Firenze chiedeva una presentazione del Libro del Cavolo come Panorama una copertina con le tette, se il paragone non vi sembra irriguardoso. Così ieri, compulsata la lista delle presentazioni itineranti e scoperto che noncicredo, Sigrid Verbert/Cavoletto di Bruxelles era al Santo Bevitore, mi ci sono infilato. La luce stile panic room serviva a nascondere l’emozione. Emozione? Sì, quando incontri la santa icona di noi foodblogger anche gli uomini fatti possono emozionarsi. Già, perché può capitare perfino noi di Dissapore di non pensarla allo stesso modo sul Libro del Cavolo. Quando è arrivato il mio turno ho chiesto a Sigrid una dedica particolare. Per sapere quale dovete vedere il video. Necessariamente.
Visto tutto? Ora guardate cosa ha scritto Sigrid nella mia dedica.
Carattere di ferro, disciplina, ogni cosa deve essere fatta bene e soprattutto, come vuole lei. Anche le dediche. Capito ora perché Cavoletto è Cavoletto?