Di tutte le feste capitalistiche San Valentino è definitivamente la peggiore, con l’enfasi sull’amore, le coppie e le coccole sponsorizzata da Interflora. Peggio di San Valentino c’è solo chi mannò, mauffa, la enfatizza con il suo disprezzo. Proprio così, è anche colpa degli scoppiati (antinomia degli accoppiati), se dopo aver speso troppo in ostriche e troppo poco in champagne, le coppie si sentono in dovere di tubare in una specie di San Remo della felicità coatta. Certo, San Valentino è stato inventato per vendere paccottiglia amorosa assortita: cioccolatini, fiori, cene romantiche in mangiatoie di lusso e biancheria eccentrica da Victoria’s Secret così essenziale da restare nel cassetto fino al San Valentino successivo. Epperò, la reazione è altrettanto automatica e scontata. Diciamolo: odiare San Valentino è un cliché maledettamente triste.
Come ogni anno ormai, le iniziative del movimento anti-San Valentino abbondano. C’è chi lo boicotta su Facebook (“Aboliamo San Valentino“, “Aboliamo il 14 febbraio, da oggi sarà 13+1“, “Reintroduciamo il 29 febbraio e aboliamo il 14“), e chi organizza l’antifesta il giorno dopo, il 15 febbraio, San Faustino, patrono dei single.
Ma non sarebbe meglio che i sabotatori, invece di ironizzare sulle massime da baci Perugina (vi piace vincere facile, eh?) si dividessero un sufflé al cioccolato e la dose quadrimestrale di sesso orale? (San Valentino + i rispettivi compleanni). Cosa c’è di così sbagliato ad eprimere l’amore che uno sente per il partner?
A quelli di noi temporaneamente sforniti di relazione, ma che non detestano per partito preso, non odiano né resistono — i veri eroi di San Valentino — chiediamo invece di condividere la lista Single a San Valentino. Cosa togliere? Cosa aggiungere? Cosa condividere?
Single a San Valentino.
(1) Comprarsi un mazzo di fiori.
(2) Creare una playlist per l’iPod piena di canzoni di Morrissey, Smiths e Depeche Mode.
(3) Riflettere su quanto sia bello in fondo, non sentirlo/a più soffiarsi il naso sotto la doccia o fare le puzzette sul pregiato divano di casa nostra. Ci avrà anche lasciato, ma vuoi mettere?
(4) Mangiarsi un bel piatto di pasta nel ristorante preferito a Trastevere come fa Cristiana Capotondi.
(5) Guardare per l’ennesima volta L’amore davvero o C’è posta per te, o Ghost pensando che fortunantamente al momento siamo single.
(6) Stappare un buon merlot. Scolarselo. Con una bistecca, o con la cioccolata, o con tutti e due.
(7) Andare da solo al ristorante per scoprire che altri vanno da soli al ristorante. E se ci piacciono, magari tampinarli.
(8) Approfittarne per dare una bella rassettata alla casa.
(9) Andare in un sito che vende cose buone e ordinarle. Anche se abbiamo la dispensa piena delle stesse cose.
(10) Fare la solenne promessa a noi stessi che per il prossimo San Valentino non saremo più single.
[Crediti | Link: Fecebook, Diretta News, Il Sole24Ore, Wikipedia, immagine: Flickr/Shirin Winiger]