Di Luca Zaia dicono che si batte per la polenta con gli osèi e di sera gozzoviglia con gli jiaozei. O, in alternativa, che al pomodoro di Pachino preferisce lo zhongguó cài di Pechino. Questo perché predica bene e razzola male, da ministro dell’agricoltura gridava “viva lo spumante” e “abbasso lo champagne”, oggi va un po’ troppo al Wok-sushi di Marco Hu Lishuang — dieci euro a pasto, 420 posti a sedere sulla statale del Santo a Cadoneghee, Padova. Ci va perfino a Capodanno, allora il sancta sanctorum del coeghin col puré, ovvero i ristoratori padovani, si sentono traditi e scrivono al Mattino di Padova una lettera di protesta. Caro Governatore, tu sei paladino dell’oca, del prosecco e del radicchio, che ci fai dentro un ristorante cinese con in mano un vassoio di sushi?
Eppure un’indagine sul gradimento dei politici italiani rivela oggi che proprio il leghista è il Governatore più amato. Qui i casi sono due, o chi si somiglia si piglia e i veneti come Zaia cambiano opinione facilmente. Oppure, le vivande dei cinesi, tailandesi, musulmani a noi italiani piacciono sempre di più, se perfino Zaia…
Urge quindi ampia e soddisfacente ricognizione con i lettori di Dissapore, vi piacciono la medusa cruda e le lingue d’anatra? A Milano andate allo Jubin, a Roma da Green Tea a Torino al King Hua? Sporcizia e carne di cane dei risto cinesi sono ormai leggende metropolitane? E quelli etnici? Dialettici su: cinese a parte che cucina preferite, quali piatti esotici avete provato di recente?
[Crediti | Link: Repubblica.it, Il Mattino di Padova, Dissapore. Immagine: Il Mattino]