Non parlarmi di treni non ti sento. Il punto è che a rileggerle oggi certe cose sull’Alta Velocità — “Una giornata storica, non ci sono altre espressioni per descrivere l’inaugurazione dell’Alta Velocità” — uno si mangia le mani mica i piatti degli chef che Trenitalia strombazzava in Aprile (dite a Enrico Bertolini e gli altri di scegliersi meglio le collaborazioni, okay?). Prima con Chef Express si mangiava da schifo oggi con Tanto&Buono sarebbe meglio se riconoscessero che i diritti civili dei passeggeri sono momentaneamente sospesi.
E poi dico, avete letto ieri Milena Gabbanelli? Biglietti che costano come una manovra economica e hanno lo stesso indice di gradimento. E poi ritardi, regolamenti inesistenti, rimborsi negati, tempi di percorrenza identici a prima dell’Alta Velocità. Oggi… beh oggi. Vi dico solo che le foto non sono prese dalla Transiberiana. Da un momento all’altro non spunta la Tundra. Questa è Trenitalia. La peggiore. Compagnia ferroviaria. Di sempre. Senza discussioni.
Repubblica ha pubblicato un’opportuna scheda con i diritti dei viaggiatori. Se dovete mettervi in viaggio…
Aggiornamento: L’ad di Ferrovie Mauro Moretti ha detto: “Consiglio a chi prende treni a lunga percorrenza di portarsi qualche coperta, un po’ d’acqua e qualche panino in più: potrebbe mancare l’energia elettrica e il treno fermarsi”
Immagini: Repubblica