Ogni 6 secondi un bambino muore di fame. Ce lo ricorda il direttore generale della FAO Jacques Diouf, che in queste ore ha iniziato lo sciopero della fame e della sete nel suo ufficio di Roma. Protesta contro i capi di governo che dal 16 al 18 novembre non verranno al Vertice sulla fame di Roma, ridotto a un’inutile sfilata di comprimari. Non arriveranno neanche i 20 miliardi di dollari promessi durante il vertice dell’Aquila da Obama e dai capi di Stato del G8. Pare rimangano sulla carta, come si dice.
[Fao, L’Unità]