Oggi Slow Food compie 20 anni. Per celebrare sia il movimento che il lìder maximo Carlo Petrini, pensatore di riferimento dei gastrofantici planetari, Dissapore diventa nostalgico e aggiunge i suoi ricordi ai festeggiamenti.
10 dicembre 1989 | Con la firma dello scrittore Folco Portinari che ha redatto il Manifesto, nasce Slow Food Internazionale. Presidente è Carlo Petrini (freccia bianca). Presente anche un giovane Edoardo Raspelli ( freccia nera).
Il movimento nasce a Parigi nel 1989 per contrastare il diffondersi dei fast food. Slow, lento, è il cibo da preparare e gustare secondo le tradizioni. Fast, veloce, è la distruzione dei sapori e l’omologazione del gusto, proprie dei fast food. Missione di Slow Food è recuperare il piacere di stare a tavola, riscoprire i sapori e tutelare la biodiversità del cibo che mangiamo. Prima di fondare Slow Food, Carlo Petrini passa per la Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo, cui aderiscono tra gli altri Roberto Benigni e Francesco Guccini, e la Lega Arcigola che riceve l’appoggio della rivista milanese La Gola e del gruppo romano Gambero Rosso. Il movimento diventa presto una rete mondiale di associati suddivisi in sedi locali (chiamate Condotte in Italia e Convivia nel mondo).
Carlo Petrini, nato nel 1949 a Bra, la cittadina piemontese che ancora oggi ospita la sede di Slow Food, è un giovane (lo è stato anche lui) animatore culturale (professione naif dell’epoca), quando partecipa ai movimenti studenteschi del ’68. Pochi anni dopo si iscrive a Arci Langhe e nella primavera del 1979 organizza Canté i’euv, una rassegna di canzoni popolari che prende spunto dalla tradizione piemontese di “cantar le uova”. Per pagare i debiti accumulati, visto che dopo l’edizione del 1980 la Regione Piemonte ritarda i pagamenti, i giovani dell’Arci aprono lo Spaccio di Unità Popolare. Le bontà del territorio hanno trovato un nuovo divulgatore: Carlo Petrini. Ne sentiremo parlare.
Carlo Petrini prima di fondare Slow Food.
Slow Food Editore. Con la pubblicazione della prima edizione di Osterie d’Italia , una guida che presenta la cucina regionale, tipica e tradizionale in contrapposizione al fast food, nasce nel ’90 Slow Food Editore. 90. La casa editrice produce guide, saggi e due riviste. La rivista internazionale Slow, Messaggero di gusto e cultura e la rivista italiana SlowFood.
I laboratori del gusto. Al Vinitaly di Verona del ’94, Slow Food organizza Gran Menù, primo evento dedicato ai prodotti alimentari. Nella stessa occasione si inaugurano i Laboratori del Gusto, basi del percorso educativo di Slow Food.
Salone del Gusto. Dal 1 al 4 dicembre del ’94, Slow Food organizza la rassegna Milano Golosa, banco di prova per quello che nel ’96 diventerà il Salone del Gusto a Torino. A Torino, dal 5 al 9 novembre ’98, si svolge la seconda edizione, questa volta aperta al grande pubblico: 120.000 visitatori.
Presìdi. Il 29 giugno del ’97 viene pubblicato il Manifesto dell’Arca, dal quale nel 2000 nascono i Presìdi. Sono organi che tutelano prodotti tradizionali “a rischio di estinzione”. Ai produttori viene offerte assistenza tecnica per colture e prodotti. Ogni presidio riguarda una precisa area di produzione, garantisce la rintracciabilità, artigianalità e alta qualità del prodotto.
Come cambiano negli anni le tessere del socio Slow Food.
Cheese. 97, A Bra, dal 19 al 22 settembre, Slow Food organizza Cheese, le forme del latte, prima rassegna internazionale dei formaggi di qualità.
Movimento ecogastronomico. In occasione del Congresso di Slow Food Australia, viene introdotto il concetto di Slow Food come movimento ecogastronomico. A febbraio del 2004, la FAO riconosce ufficialmente Slow Food come organizzazione no profit.
Slow Fish. A giugno 2004 Genova ospita la prima edizione di Slow Fish, rassegna dedicata alla pesca e al pesce sostenibile.
Università di Scienze Gastronomiche. Il 5 agosto 2004 il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica riconosce ufficialmente l’Università di Scienze Gastronomiche. Ospitata nell’Agenzia di Pollenzo (bra), l’ex residenza di casa Savoia ora una scuola, un albergo, un ristorante e la Banca del Vino, apre i battenti ai primi 75 studenti il 4 ottobre.
Terra Madre. Nell’ottobre 2004, in concomitanza con il Salone del Gusto, viene organizzata la prima edizione di Terra Madre, promossa da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food. Obiettivo dell’incontro tra produttori del settore agro-alimentare mondiale è un modo nuovo di intendere la produzione di cibo: attento alle risorse ambientali e alla qualità dei prodotti.
Nel 2000 Carlo Petrini è il “Communicator of the year”. Nel 2004 il settimanale Time lo elegge uno dei 27 eroi per avere “cambiato per sempre il nostro approccio nei confronti del cibo”. Carlo Petrini con Gino Veronelli in una foto degli anni ’90. Il critico e giornalista è stato uno dei suoi maestri.
Oggi Slow Food conta 100 000 iscritti, con sedi in Italia, Germania, Svizzera, Stati Uniti, Francia, Giappone, Regno Unito (in ordine di costituzione) e aderenti in 130 Paesi. Oltre a essere un venerabile maestro del pensiero eco-gastronomico e membro costituente del PD, il suo fondatore è stato incluso dal quotidiano britannico Guardian nella lista delle 50 persone che possono salvare il pianeta.
E per finire, la prima volta di Carlo Petrini in un blog. Ecco l’intervista data pochi giorni fa al nostro Maurizio Cortese, in occasione dell’uscita di Terra madre. Come non farci mangiare dal cibo, il suo nuovo libro.
Le fotografie e alcuni informazioni che avete letto provengono dal libro Slow Food Revolution scritto dal giornalista Gigi Padovani.
Gli altri post della serie. La vita di Fulvio Pierangelini. Fino a ora.