Sapete cosa? Tiziano Ferro è più foodie di quanto sia diritto di qualunque foodie esserlo. E io, ora, mi sento un rosicone frustrato. Ora che ho visto questo video di Vanity Fair, dove, dopo aver autorevolmente chiacchierato di Gordon Ramsay (“è il N°1”), Masterchef (“amo il programma: prima seguivo la versione inglese, quando il format è arrivato in Italia ho istituito un gruppo d’ascolto con gli amici, una cosa molto “seria”), Amatriciana (“aggiungo lo scalogno, il rosmarino e il prezzemolo nel sugo, poi caramello il guanciale, quando soffrigge, con il vino bianco”), Cucina Tex-Mex (“in Italia manca il mole messicano, una salsa fatta con 100 tipi di cacao diversi o il guacamole: un aperitivo eccezionale”), Ristoranti che ama (“Sapporo Teppanayaki, catena inglese specializzata in cucina orientale con gli ingredienti cotti su una piastra bollente di fronte a te”), Tiziano Ferro chiede a Carlo Cracco, definitivamente l’aristochef italiano del 2011, come si fa la Carbonara.
T. F. “Questa è una domanda per Cracco: molto semplice, ma è un tema che divide, crea schiere, fazioni reali nella zona di Roma. Io non lo faccio mai, ma possibile che nella Carbonara ci vadano le cipolle? Cracco cosa ne pensa lei, io l’ammiro molto, sono un grande fan, mi raccomando mi dia una risposta o mi rimandi al Pressure Test”.
C. C. “Sono molto più per l’Amatriciana e soprattutto per la Gricia (sbaglio o Cracco dice Grigia?), la versione originale senza pomodoro. Dovessi dare una risposta a Tiziano direi togli la cipolla che non serve, più cose si tolgono meglio è, ma soprattutto toglierei quella panna nella Carbonara che tutti mettono. Per cui il mio invito è caro Tiziano, prova a passare all’Amatriciana perché magari ti piace di più, è vero che lì c’è la cipolla però è molto cotta quindi è completamente diversa, in alternativa ti mando al Pressure Test”.
Non posso farcela, lo sento. Possibile che Tiziano Ferro, il cui tasso di gastrofanatismo percepito consisteva finora in una (smentita) love story con Alberico Nunziata, concorrente di Masterchef Italia, sia foodie oltre l’umano diritto? Neanche il migliore dei foodblogger avrebbe saputo essere così perfetto, così ideale, così desiderabile, e così somigliante a un moderno gourmet.
Ora però, deresponsabilizzarsi non vale. Chiaritemi questa storia della Carbonara una volta per tutte.
E della Amatriciana.
E della Gricia.
Se n’era già parlato qui, ma dopo le manipolazioni di Tiziano Ferro e Carlo Cracco sentiamo tutti bisogno di un ripasso.
[Crediti | Link: Vanity Food, Dissapore. Immagini: Vanity Food]