“Per il Sottosegretario Martini l’Authority di Foggia è inutile? Viene da chiedersi piuttosto quale sia l’utilità del Sottosegretario Martini“. Io, col vostro permesso, chiuderei questo post con una stending ovescion per l’onorevole del PdL Salvatore Tatarella. Come dite, siete all’oscuro di tutto e volete saperne di più? Già, è vero! Quando Francesca Martini ha annunciato la chiusura dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare non ha chiamato le telecamere di Striscia la Notizia, per cui tocca a me darvi la brutta notizia.
E la notizia è che dei veleni o delle sofisticazioni che finiscono nel vostro piatto non frega niente a nessuno, meno che mai al governo italiano. Qualche giorno fa, l’inutilmente bionda si è esibita in parlamento annuciando che l’Agenzia, istituita dal governo Prodi e in via di insediamento a Foggia, non si farà perchè considerata superflua dalla cosidetta Legge Brunetta, il folletto che ha battuto sul tempo perfino la scure di Tremonti sugli oltre duecento enti considerati inutili. La verità però è che i soldi non c’entrano nulla. La Lega voleva per sé l’agenzia ed era già pronta la sede a Verona, ma poi la decisione del governo Prodi ha scombinato il piano dei lumbard.
Neanche il ministro Zaia (pomata ci manchi!) è mai riuscito a trasferirla e qui entra in campo la Martini che, con due colpi di spazzola e uno di phon ha chiuso Foggia per riaprire domani a Verona. Nel frattempo l’Europa sghignazza felice. Tanto per darvi un’idea, l’Italia ospita a Parma l’Agenzia Europea per la sicurezza alimentare (160 esperti, 260 funzionari e contatti con 1500 ricercatori) e ogni paese dell’Unione ha una sua rappresentanza tranne uno, l’Italia. E tutte le belle chiacchiere sugli addittivi e la sicurezza dei cibi dell’inutile Martini che fine hanno fatto? Beh, a quelle ci pensa Max Laudadobermann, per tutto il resto arrangiatevi.