1 – Si sappia che il vero sintomo della crisi è la pezzenza dei conti denunciati rispetto all’opulenta estate 2009. Questa settimana ci siamo chiesti se 312 euro per una cena di pesce da 11 persone (4 bambini) in Salento sono un furto.
2 – Le allergie. Giusto loro. Nuova croce dei ristoranti italiani. Uno dei quali ha presentato il conto del pranzo (per errore, sembra) ai familiari di Davide Perta, il sedicenne celiaco e poliallergico morto dopo aver mangiato un gelato.
3 – Non voleva essere l’ennesima riedizione della serie “guide di carta vs blog”. Invece, il commento sui premi della guida ai ristoranti 2011 de L’Espresso si è tramutato in un aspro dissidio utile più che altro agli studiosi di psicoanalisi.
4 – Rievocare i souvenir gastronomici sembra un gesto gratuitamente autopunitivo, specie per chi ha finito le vacanze da poco. Ma fidatevi, alla lunga si rivela liberatorio. Ecco perché vi abbiamo chiesto cosa vi siete portati a casa dalle vacanze (o cosa avreste voluto).
5 – I Tuc e le Chipster mi insufflano nell’orecchio pensieri sconci, pratico le partenze intelligenti ma di intelligente in quello che mangio durante l’esodo non c’è neanche l’ombra. (Del perché la Rustichella è il gianc fud preferito degli italiani).
6 – Per la serie “Boh, saro io”, sbaglio a comprare il cocomero una volta su tre. Siccome dopo Ferragosto il rischio aumenta, servivano consigli pratici per il pre-acquisto.
7 – In Aprile ormoniamo al solo pensiero di estinguere spigole e Chablis. Adesso è agosto, ci siamo tolti la voglia di grigliare pesci e carni, ma è ancora troppo agosto per pensare all’autunno. Con cosa ricatturare la “joie di vivre” gastrofanatica?
8 – Gastrotime and the livin’ is easy. Come attutire lo stress da rientro dopo due settimane con la faccia affondata nell’anguria? Piatti salvabrodo, barriere acchiappapiselli, tostapane trasparenti, quando il design ci viene in aiuto.
9 – Un giorno alla Vucciria di Palermo. Venite con noi.
10 – Per chi è ancora in vacanza la Piccola guida ai ristoranti per il fine settimana (speciale alta Puglia).
[Immagine: Diner’s Journal]