Lo ha scritto oggi su Repubblica il capintensta di Slow Food, Carlo Petrini. Ora, presidente Petrini, guardiamoci negli occhi. Io non pretendo che il nostro pensatore ecogastronomico di riferimento, uno il cui core-business è essere molto guru trecentosessantacinque giorni all’anno, faccia tacere la sua proverbiale coscienza verde proprio a Natale. Però potremmo, cortesemente, risentirci dopo le feste?