Non so se per voi lo stesso, ma per me la fine dell’anno è davvero emozionante. E’ il momento in cui decido di buttarmi alle spalle le cose che non voglio più e di stabilire, almeno a parole, una linea guida per quello che dovrà essere, proposito dopo proposito.
E’ anche il momento in cui mi accorgo delle cose che hanno avuto un valore e che decido di portare con me, per approfondire, migliorare. Nella speranza di non perdere l’entusiasmo già nel mese di Febbraio, farò lo stesso anche questo 31 dicembre: alla mezzanotte, mentre tutti brindano, si abbracciano e si telefonano, io rimarrò con gli occhi chiusi a ripetere a mente promesse e speranze per il nuovo anno. Questi sono i miei propositi, lettori, raccontati in un delirante elenco personale che fa tanto autunno-inverno 2010:
BUTTERO’ VIA:
- il dado knorr,
- l’insalata in busta,
- le merendine del Mulino Bianco,
- le sigarette,
- i cavatappi a forma di omino.
- Gli shottini di vodka gelata perché sono come le ciliegie,
- l’amaro Del Capo,
- i supplì che non filano e comunque ingrassano,
- il cioccolato al latte.
- Il cappuccino con la schiuma,
- il tofu,
- la gastro-politica,
- il fanatismo,
- lo zafferano in polvere.
- I vini comprati per disperazione dall’indiano aperto fino alle 23,
- la carne da allevamento intensivo,
- le uova codice 2 e 3,
- il governo Berlusconi.
- Butterò via: il bere compulsivo,
- il mangiare compulsivo,
- il bisogno compulsivo di essere i migliori e ogni forma di intolleranza, snobismo, puzzismo sotto il naso.
- Le diete a zona, a uomo, a punti, a base di proteine,
- le promesse non mantenute e il Philadelphia.
- L’anoressia, la bulimia, la gastrite,
- i tappi che non tappano e i coperchi che non coperchiano.
- Le istruzioni per montare i mobili dell’ikea,
- le ricette piene di termini francesi,
- la Corona, la Bud e pure l’Heineken perché in Italia abbiamo birre eccezionali.
- I francesismi, i cataclismi, gli eroismi e i sillogismi, perché fa rima.
- Kinder, Nutella, Girelle, Ferrero Rocher e Raffaello. Non senza fatica.
- Butterò via le cattive abitudini alimentari, il salto del pasto e il pasto alle due di notte,
- l’accidia,
- le tazzine scompagnate, i bicchieri sbeccati.
- Le zucchine a febbraio, le fragole tutto l’anno,
- i supermercati e le zuppe pronte Dimmi di sì.
PORTERO’ CON ME:
- lo Champagne,
- il bue grasso,
- il pannicolo,
- le ossa alla francese,
- la mia famiglia e il mio cane.
- I grandi piccoli produttori,
- il quinto quarto, i quattro quarti, il brodo di gallina,
- il risotto fatto bene.
- L’Amatriciana fatta bene, la Carbonara fatta bene, la Cacio e Pepe fatta da Felice
- la birra artigianale.
- La voglia di viaggiare, di mangiare, di imparare a cucinare.
- Le verdure di stagione,
- le degustazioni, le cenette,
- i Riesling,
- la capacità di sognare.
- La pastina in brodo quando fa freddo,
- il gelato se fa caldo e i vincisgrassi a qualsiasi temperatura.
- Porterò con me: il Vodka Martini,
- la pizza,
- i melograni,
- il caffé,
- il menù delle acque.
- La cioccolata di Guido Castagna,
- i bagni dei ristoranti con i piccoli asciugamani arrotolati,
- le ostriche, le cozze pelose,
- i cavatappi da sommelier.
- Le uova codice 0 e 1,
- il Mac,
- Kurt Vonnegut,
- la fondue bourguignonne, la boeuf bourgignon, i vini di Borgogna e quelli piemontesi.
- I broccoletti ripassati,
- gli amici,
- i prati inglesi,
- le candele,
- l’aperitivo preso in spiaggia dopo una giornata di sole,
- la doccia prima di andare a dormire e cucinare per la persona che amo.
- Porterò con me: la raccolta differenziata, il consumo critico, la spesa critica, la Critica della ragion pura,
- lo spirito di ricerca.
E ho un sogno: scoprire se il paradiso dove si nascondono i cucchiaini e lo stesso di quello dei calzini.
Dai sfogatevi anche voi, vi giuro che è una bella sensazione. Di cosa vi volete liberare? O meglio, quali sono i vostri propositi per il 2011?
[Crediti | Link: Wikipedia. Immagine: Shittershock]