Prima cosa, cos’è la Festa a Vico? Per i pochi che non lo sapessero, è un rendez-vous annuale che fa capo a Gennaro Esposito, chef pluristellato del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense (NA). In poche parole: l’intera gastrosfera si prende un po’ di tempo e festeggia, come ci si aspetta spudoratamente bene. Partecipano chef, giornalisti, blogger, fotografi e gli immancabili appassionati. Insieme, s’immergono per tre giorni nell’imponente cornice della costiera Amalfitana e mangiano, bevono, cucinano, ballano, scrivono, raccontano, fotografano.
Come da tradizione durante la Festa, chef Esposito organizza per i suoi ospiti una gita che ha il solo obbiettivo di essere indimenticabile. Niente di meno. Com’è andata quest’anno? Date un’occhiata poi ditemi la vostra.
L’appuntamento è lunedì mattina al molo di Seiano. Ancora barcollanti per le gozzoviglie della serata d’apertura, gli ospiti raggiungo i barconi e all’incirca 200 coraggiosi affrontano il mare un po’ mosso, ma spudoratamente bello.
La destinazione è Li Galli, arcipelago appartenente al comune di Positano, all’interno del Parco marino di Punta Campanella. La proprietà è della Famiglia Russo, un tempo di Eduardo De Filippo e poi del ballerino Rudolf Nurejev. La carica dei 200 sbarca e si arrampica sull’isolotto non senza fatica. Il premio, una volta arrivati in cima, è una vista da togliere fiato.
La natura è magnifica, di una bellezza sfacciata almeno quanto la tenuta. Gli allegri gitanti prendono d’assalto l’isola avidi di catturare ogni possibile immagine ma consapevoli che non sarà facile.
Dopo poco, la parte maschile (e non solo) della comitiva viene rapita da bellezza e fascino di Violant Marquez Jimenez, maestra dell’arte del coltello e del taglio del famoso Jamon iberico. La brunissima cortadora trasforma abilmente un maestoso prosciutto spagnolo in piccole fettine di un rosso che neanche Chanel. Il gusto è deciso, persistente, il grasso fluido e oleoso. Da sentirsi male.
Nel frattempo le signore si godono mozzarella di bufala su pane caldo e si chiedono cosa sia meglio: la vista su Positano o Teo Musso, emblema del birrificio piemontese Le Baladin. Chissà. Cominciano ad arrivare panini al baccalà, tramezzini con peperoni, paste, risotti, zeppole e fiumi di bollicine a dissetare i gitanti felici e un po’ accaldati.
Ma a distrarre dal caldo e da qualche seduta meno comoda c’è la comitiva di grandi chef, grandi giornalisti, grandi personaggi della gastronomia che in questo contesto smettono le uniformi ufficiali per tenute informali da chiacchiera e sorrisi. Tra loro anche il regista americano Julian Schnabel (nella foto in alto a sinistra) con la sua compagna, la scrittrice e giornalista arabo-italiana Rula Jebreal.
Il tempo stringe e alla prima serata di assaggi, quella al Bikini di Vico Equense, lo stabilimento balneare per gourmet, manca ormai solo qualche ora. Gli ospiti riprendono dunque i barconi cercando di sopravvivere alle onde e verso le 5 del pomeriggio sono tornati al punto di partenza.
E’ andata più o meno così. Cosa ne pensate? E’ o non è una gastro-gita perfetta?