Che le vie della cucina sono infinite lo sappiamo, e non da oggi. Anzi, il tema del cuoco-testimonial ci è quasi venuto a noia. A Padma cognomeirriferibile Lakshmi, regina a forma di modella dello spot porno-soft—e sì, pure un po’ cuoca—abbiamo già fatto pervenire i sensi del nostro eretto affetto. In Italia c’è Carlo Cracco, che al netto del delirio dei suoi piccoli fans, con l’Acqua Panna ha fatto un figurone. Ma sorpresa!, il nuovo paradiso del cuoco-testimonial è il mondo del calcio.
Prima il milanista Andrea Berton, due stelle Michelin per il risto Trussardi alla Scala di Mialno, in un glorioso pomeriggio a Milanello ha convertito perfino un tagliatellaro come Daniele Massaro alla “Crema di melanzana affumicata e corallo di fasolaro”. Ora, in una specie di derby a distanza, il fortunato (e interista) cuoco-imprenditore del D’O di Cornaredo (MI), Davide Oldani, ha esportato il suo marketing “non convenzionale” a un recente workshop dell’Inter. Tanto a cucinare per stadi di persone c’è abituato.