Mia cara, forse un giorno ci incontreremo. Per adesso, vorrei solo raccontarti qualcosa del mondo nel quale sceglierai di vivere: quello delle pierre. Un mondo nel quale sarà dura entrare ma in cui, se sei veramente sfortunata, potresti trovarti davvero. (CIT.)
Si dice pierre, ovvero pubbliche relazioni, e si immagina che a svolgere l’attività siano preposte le signore dell’alta società capitolina [inserire lochescion a piacere] cui necessita una professione per occupare il tempo, oppure i giovanotti con il ciglio rifatto e l’abbronzatura assassina che scortano in discoteca le persone facoltose. Infine ci sono loro, le pierre del cibo e del vino, professione vorticosamente cresciuta nei favolosi anni Novanta, impegnata ora a superare il classico momento di transizione.
Ovvio che, essendo uomini la quasi totalità dei giornalisti gastronomici, loro sono donne, diversamente da quanto succede nella moda. Se esagerano, è possibile ammirarle in gonna micro e parigine abbinate anche d’inverno, anche alla cena di gala. Ma la maggior parte di loro sceglie il basso profilo: tailleur pantalone sobrio, vade retro trucco eccessivo o scollatura generosa.
Per farvi conoscere le pierre food&wine conviene dividerle in categorie:
1) Le diligenti: a cadenza regolare mandano comunicati stampa confidando sulla massa, senza nemmeno due righe per avvalorare la tesi che ti hanno a cuore. Non richiamano mai, non richiedono articoli a sostegno del loro lavoro, puoi perfino dimenticarti che esistono.
2) Le ciniche. Chiamano e invitano solo se scrivi per una testata importante e chiedono invariabilmente quando esce l’articolo. Non nascondono di selezionare i giornalisti, gestiscono budget vistosi per cui non possono sbagliare.
3) Le (finte) simpatiche. Spediscono sempre i comunicati stampa con un veloce saluto personalizzato, si rivolgono a te, che sia chiaro. Chiedono in maniera disinvolta se è possibile scrivere dei loro clienti. Sono gatte morte, se le bidoni a lungo la vendetta può essere terribile.
4) Le sfrontate. Ti impattano con aria supponente, sì, è del tutto evidente che hai stroncato il ristorante o il vino da loro sponsorizzato. Ti ricordano i punteggi ottenuti dagli altri e quasi si aspettano che tu chieda perdono.
5) Le apprensive. Gentili, educate, carine, ti invitano all’evento poi ti stanno col fiato sul collo fino a quando, sfinito, decidi di andarci. Ma tutto garbatamente. Per una mancata uscita sulla rivista possono farsi venire una crisi di nervi.
Letto con attenzione? Siete stati avvisati, se vi capiterà di averci a che fare non dite che non.