Non so come dirlo, ma è probabile che ieri, con questa dichiarazione, Michela Vittoria Brambilla abbia scelto la via del ridicolo volontario per evitare il rischio di quello involontario.”Se la Catalogna rinuncia alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche palio che danneggia l’immagine dell’Italia“. Un ministro del turismo per cui il Palio di Siena non è un veicolo di promozione del “Made in Italy”, come lo chiama lei, che ministro del turismo è?
Tra l’altro, a Siena, il sindaco del PDL si è imbestialito (è il caso di dirlo) perché il Palio è perfettamente in regola con le disposizioni in materia di tutela degli animali.
Ha detto a Repubblica Maurizio Cenni: “E’ una vergogna, se il ministro non ritira le sue dichiarazioni sui maltrattamenti al Palio adiremo alle vie legali”.
Dobbiamo tutti avere più sensibilità con gli animali, questo è chiaro.
Ma ieri, mentre guardavo la Brambilla ero come ipnotizzavo, sapevo che il suo fondamentalismo di lì a poco avrebbe avuto esiti ridicoli, e in un istante — TA-DA! — eccola scagliata contro Il Palio in una specie di sagra del calcio in culo, fammene dare uno a Siena e chissenefrega se sono il suo ministro.
C’è poi il caso Baustelle-Follonica. Un mese fa è uscito Follonica, lento un po’ retrò del gruppo rock di Montepulciano. La canzone, ovviamente dedicata alla ridente località balneare in provincia di Grosseto, se la prendeva con la spiaggia. “Lische e caffè, Tampax e qualche Hatu, ossi di seppia e bidet”, e ancora “Siringhe e barattoli, conchiglie di plastica, penne Bic, cicche e collant”. Ecco, non è così che si descrive una discarica? Parole (grosse) scritte da Francesco Bianconi, lìder maximo del gruppo, che hanno fatto sbroccare il sindaco Eleonora Baldi cui si deve un’inascoltata richiesta, nientemeno che una canzone riparatrice. Ma come sempre il tempo aggiusta le cose e la polemica si stempera.
Oggi, il fatto nuovo. La rivista Rolling Stone va sul posto per vedere come stanno le cose e nel numero in edicola, pubblica 4 pagine con foto tremende riassumibili nel commento: “Tampax, Hatu e siringhe? Ci fossero solo quelli!” Riesplode il sindaco: “l’immagine di Follonica è totalmente distorta. Rolling Stone ha fatto un articolo trash trascurando il lato vogue e se vogliamo rock della mia città. La spiaggia non è assolutamente sporca, chiaro che in estate, quando arrivano 80 mila turisti, qualche problemuccio si può creare”.
Prima Siena e ora Follonica a far da rinforzo, verrebbe da chiedersi chi è che trama contro la Toscana. Ma lì comunque non sono preoccupati, convinti da sempre del cosmico non contare una fava di Michela Vittoria Brambilla e di Rolling Stone.
[Fonti: La Nazione, Repubblica Firenze, Canzoni mp3, immagini: Repubblica, Rolling Stone]