Sorbillo ai Tribunali vs Elite Rossi: Campionato della Pizza 2017

Oggi nel Campionato della pizza 2017 di Dissapore si sfidano una pizzeria di Napoli, la celebre Sorbillo ai Tribunali, è una di Alvignano, in provincia di Caserta, Elite Pasqualino Rossi. Ecco chi passa il turno nella sfida diretta

Sorbillo ai Tribunali vs Elite Rossi: Campionato della Pizza 2017

Il Campionato della Pizza 2017 è una produzione Dissapore con Molino Dallagiovanna e Clai Salumi. Se volete informazioni sullo svolgimento delle sfide cercatele in questo post.

Sorbillo ai Tribunali

Via dei Tribunali, 32, Napoli – Pagina Facebook

Se oggi Via dei Tribunali è un mondo diverso, un quartiere celebrato e ricco di locali di tendenza, un po’ del merito va anche a Gino Sorbillo, uomo immagine della pizza napoletana, il cui successo racconta una storia di riscatto e riqualificazione.

A 43 anni è proprietario di varie pizzerie a Napoli (la pizza fritta di Zia Esterina), Milano e New York, ma non si è mai davvero staccato dal locale che fu di suo padre, dove, con l’aiuto del fratello Toto, interpreta il disco ricolmo di fior di latte e pomodoro nel rispetto della tradizione ma senza pregiudizi verso altri modi di fare la pizza.

Elite Rossi di Pasqualino Rossi

Corso Umberto I, Alvignano (CE) – Pagina Facebook

Pasqualino Rossi è di Alvignano, comune di 5mila abitanti in provincia di Caserta. Ha deciso di aprire la sua pizzeria nel posto in cui è nato, oggi un approdo sicuro per i residenti della zona e per i turisti che fanno scorta di mozzarella, fiordilatte o salumi di maiale nero casertano nel piccolo paese.

Impasti tradizionali e non, l’antica pizza “rind o’ ruoto” (nella teglia), una famiglia intera ai fornelli e dietro al forno con una proposta di livello.

Pasqualino Rossi

Locale e Servizio

Il locale di Gino Sorbillo si trova in una colorita zona del centro storico di Napoli negli ultimi anni presa d’assalto dai turisti.

L’ambiente ampio e costantemente affollato dall’inconfondibile atmosfera napoletana, si divide in due piani e diverse sale, compresa la più nuova, con un caratteristico tavolo “comune” a forma di ferro di cavallo.

Numero elevato di coperti, oltre 100, gestiti con rapidità per smaltire le onnipresenti file.

Sorbillo ai Tribunali
Sorbillo ai Tribunali
Elite Rossi
Elite Rossi

A caratterizzare il locale di Pasqualino Rossi è un singolare colore verde acido, all’interno di sale ben illuminate che, quando è in funzione il gazebo esterno, garantiscono 170 coperti.

Lo stile della pizzeria, ci ha detto il mastro pizzaiolo, viene rinnovato ogni 5 anni, colori compresi.

Il menu di Sorbillo è un patchwork pop in stile… Sorbillo, con loghi, riconoscimenti, parenti e storia della pizzeria.

I prezzi sono di una convenienza quasi irripetibile: la Margherita classica costa 3,80€, 4,80€ in versione doppia mozzarella.

Da menzionare il Ripieno Aperto, ovvero una pizza con gli ingredienti del Calzone napoletano ma non ripiegata su se stessa; il 10% di servizio fa alzare leggermente i prezzi complessivi.

Essenziale, perfino troppo, la scelta delle bevande, nel caso delle birre limitata a due etichette, una industriale e l’altra artigianale rinominata “Casa Sorbillo”.

Stesso trattamento per i due vini presenti, Piedirosso e Falanghina, entrambi con il marchio dell’eclettico pizzaiolo napoletano.

Sorbillo ai Tribunali
Sorbillo ai Tribunali
Elite Rossi
Elite Rossi

Il menu di Elite Rossi, in linea con lo stile della pizzeria, propone la Margherita a 4 euro e prezzi scritti in lettere anziché numeri; da segnalare la pizza denominata “Carmé Carme”, che oltre alla salsiccia secca di maiale nero casertano arriva con un ripieno di mozzarella nel cornicione.

Nella carta dei vini sfilano le quattro DOCG della Campania (Aglianico del Taburno, Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo)) più qualche escursione tra Champagne, Prosecco e Franciacorta.

Numericamente discreta ma abbastanza piatta la scelta delle birre artigianali.

Impasto

Sorbillo ai Tribunali serve quella che i napoletani chiamano la vera pizza del popolo: niente voli pindarici, seduzioni gourmet o lavorazioni complesse.

Abbiamo a che fare con miscele di farine tipo 0 e 00 provenienti da agricoltura bio, mentre il condimento della Margherita “base” prevede pomodoro italiano, fiordilatte misto latte di bufala del matese e olio bio.

La lavorazione dell’impasto e la lievitazione avvengono a temperatura ambiente il giorno precedente, con dosi scelte in base ai tempi di lievitazione e cottura previsti.

Cottura esemplare, gli ingredienti legano tra loro e si amalgamano alla perfezione, il disco di pasta fonde con delicatezza in bocca, elastico ma non gommoso.

Il sapore deciso e la lavorazione trasferiscono un senso di pienezza senza appesantire.

Sorbillo ai Tribunali
Sorbillo ai Tribunali
Sorbillo ai Tribunali
Sorbillo ai Tribunali
Elite Rossi
Elite Rossi
Elite Rossi
Elite Rossi

Elite Rossi segue una procedura simile a quella di Sorbillo, con farina di tipo 0 e impasto lavorato il giorno prima, di solito a temperatura ambiente.

Il pizzaiolo svolge una parte della procedura a temperatura controllata quando il clima esterno lo rende necessario.

La Margherita propone un cornicione più accentuato, alla stregua della scuola casertana, ben alveolato e soffice al tatto.

Pomodoro e mozzarella legano bene, pur evidenziando una punta di acidità iniziale, la cottura è ben fatta. L’ottimo olio impiegato compensa la punta di sapidità che manca al sapore.

Giudizio finale

Lavorazioni simili, scelte estetiche differenti, risultato gradevole e prezzi molto accessibili in entrambi i casi.

Nonostante il numero di pizze sfornate dal locale, che nei giorni di massima affluenza supera agevolmente le mille unità, le sbavature sono poche nella margherita di Sorbillo, che si mantiene gustosa e tradizionale. Ragione per cui si aggiudica la nostra preferenza.

Passa il turno: Sorbillo ai Tribunali

Il tabellone aggiornato

Se non siete d’accordo o volete dire la vostra, fatevi sotto con i commenti. E ricordate che alle 19 ci sarà la votazione dei lettori sulla pagina Facebook di Dissapore.

[Link: Dissapore | Immagini: Rossella Neiadin, Antonio Fucito]