Leggenda vuole che sia la pizzeria dove Raffaele Esposito, ideale antenato di tutti i pizzaioli napoletani, inventò nel 1889 la pizza Margherita per ossequiare la sovrana d’Italia, regina Margherita di Savoia, in visita a Napoli.
Al di là dei cliché un po’ consunti Brandi resta una delle pizzerie più note e frequentate del capoluogo campano.
Proprio questa indiscutibile notorietà ha convinto la proprietà a procedere per le vie legali contro Google chiedendo un risarcimento decisamente corposo: un milione di euro.
Di quale grave colpa si sarebbe macchiato il colosso di Mountain View?
Per circa dieci giorni i risultati del motore di ricerca avrebbero presentato la pizzeria come “definitivamente chiusa”.
Il titolare di Brandi se ne sono accorti perché tra la fine di aprile e l’inizio di maggio decine di clienti clienti hanno chiesto spiegazioni sull’improvvisa chiusura.
Un errore che ha convinto il proprietario della pizzeria a rivolgersi a un’associazione di consumatori, il cui avvocato ha sottolineato come oltre al danno ricevuto, sarà necessario spiegare ai clienti che la notizia è falsa, e i concorrenti l’hanno sfruttata ad arte.
Angelo Pisani, fondatore di Noi Consumatori, pioniere della lotta a Equitalia e già avvocato di Diego Armando Maradona, ha annunciato una dura battaglia legale all’insegna del “pieno risarcimento per i danni all’immagine causato al marchio Brandi”.
[Crediti | Link: La Stampa]