Dal discorso d’insediamento del primo ministro Enrico Letta:
“Molti stranieri vogliono bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare italiano“.
Dall’intervista del sottosegretario ai beni culturali (e dunque anche gastronomici) Ilaria Borletti Buitoni a Panorama nel numero in edicola.
Panorama: “Come giudica il livello degli chef italiani?”
IBB: “Negativamente. in Italia s’è smesso da tempo di mangiar bene, purtroppo. Siamo corsi dietro alle mode, ai francesi, allontanandoci dalla nostra idea di cucina”.
Sono pochi i commenti da fare quando un vice ministro dà prova di una simile mancanza di professionalità. E peraltro di buongusto (oltre a un buon parrucchiere, diciamolo).
Inutile ricordare che la cucina italiana è probabilmente la più famosa del mondo, una cucina di prodotto, vistà la qualità delle nostre produzioni gastronomiche, meravigliosamente interpretata da decine e decine di chef preparatissimi.
Ma quando il glorioso manuale Cencelli è la sola fonte d’ispirazione nella composizione di un governo, poi non meravigliamoci se i primi ad allontanare i molti stranieri che “vogliono bagnarsi nei nostri mari, visitare le nostre città, mangiare italiano” siamo noi.
Una domanda per finire: cosa sarebbe successo oggi se a dire la stessa cosa fosse stato un viceministro francese o spagnolo?
[Gazzetta Gastronomica]