“TU GLI STAI INSEGNANDO AD AMMAZZARE! TU GLI STAI INSEGNANDO AD AMMAZZARE! E’ DIFFICILE ACCETTARE DI ESSERE DEGLI ASSASSSINI, VERO? TU STAI INSEGNANDO TUO FIGLIO AD UCCIDERE!! ASSASSINI” ASSASSINI!”
No, le parole sopra riportate non sono una reprimenda contro qualche terribile terrorista che sta indottrinando il proprio figlio verso chissà quali orribili e sanguinose pratiche.
No.
Le durissime parole riportate sono quelle minacciosamente dirette da una banda di vegani ad un pacifico padre di famiglia che si era recato tranquillamente a pesca con il proprio figlioletto di nove anni, e riprese da un video che sta circolando in rete in questi giorni.
Tranquilli sulle sponde del fiume Sesia, in provincia di Vercelli, padre e figlio avevano programmato di godersi una serena giornata di pesca nell’ambito della gara che si tiene annualmente in quel di Quarona.
Una domenica di festa, a contatto con la natura, padre e figlio a pescare.
Invece, ecco che si palesa una banda di facinorosi di nero vestiti, che con fare aggressivo minacciano sia padre che figlioletto, al grido di “assassini, assassini!”.
Il padre viene tacciato di essere un assassino, di insegnare al figlio ad uccidere, ma nemmeno il bambino viene risparmiato: gli viene gridato “sai che lo stai facendo soffocare? Lo sai che i pesci muoiono soffocati, ti piace questo?”, con il consueto contorno di urla “assassini, assassini”.
Il povero padre è l’unico che, per il bene del figlio, cerca di non alzare i toni e di far ragionare il drappello, ma gli squadroni vegani sono implacabili. Con un fare sempre più minaccioso continuano ad inveire contro il pescatore che, alla fine, sempre con far mite e dimostrando una calma veramente encomiabile, raccoglie i suoi temibili strumenti di morte –vale a dire canne ed esche– e se ne va.
Finale del video con bambino in lacrime e squadrone vegano che butta pietre nel fiume per allontanare i poveri pesci da morte certa per mano della bieca coppia padre e figlio, asssassini della domenica nonché killer seriali di trote e carpe.
Ecco il video ripreso dall’associazione La pesca in mare.
Lo squadrone di bene intenzionati che ha dato vita al simpatico quadretto sopra riportato fa parte dell’associazione META (movimento etico tutela animali) e comprendeva al suo interno Valerio Vassallo, già noto per le memorabili diatribe con il conduttore radiofonico Giseppe Cruciani, che dall’azione ha ricavato una pronta espulsione persino dalla stessa associazione META, di cui lo stesso è co-fondatore, in base a comportamenti incompatibili con i principi di non violenza che dovrebbero essere il cardine per una associazione che riporta nel suo logo la parola “etico”.
Purtroppo, mai parola fu usata più a sproposito.
L’etica non è mai una questione di parte da imporre con violenza e tracotanza ai propri simili, ma un cammino condiviso che comprende le ragioni di tutti.
Non abbiamo bisogno di una polizia religiosa e nero-vestita che ci instradi nel nome della nuova dottrina chiamata “veganesimo”, non abbiamo bisogno di esaltati che vogliano imporre la propria personale idea di società con metodi squadreschi, tracotanti ed arroganti.
Abbiamo bisogno di gente di buon senso, che sia in grado di spiegare il proprio punto di vista a favore degli animali senza per questo mancare di rispetto ai propri simili, soprattutto quando il proprio simile ha ancora l’età dell’infanzia o è mentalmente più fragile.
Abbiamo bisogno innanzi tutto di rispetto, noi come i tanto amati animali.
[Crediti | Link: Dissapore, Corriere, Facebook]