L’obiettivo degli spot Buondì Motta, costruiti con un registro grottesco e paradossale per generare reazioni contrastanti, dal sorriso all’indignazione, è stato raggiunto.
Allontanandosi dai cliché rassicuranti delle famiglie in stile Mulino, i creativi di Saatchi & Saatchi (direttore creativo Agostino Toscana, regia di Ben Callner) stanno riportando la gloriosa brioche nata nel 1953 sulla bocca degli italiani, e non soltanto a colazione.
Andiamo con ordine però, lasciamo prima parlare la pubblicità:
La bambina felice per il tavolo imbandito nel giardino domanda una colazione adatta alla sua età, ma la madre dopo aver pronunciato una battuta infelice viene colpita da un asteroide.
Seguono alcune reazioni agli spot pescate tra migliaia.
Ci sono quelli che polemizzano:
E quelli che invece apprezzano:
Mai comprato merendine. Ma celebreró il coraggio dell’ironia in questo paese di isterici sfondandomi di #buondì #Motta . Bravi!!
— Vanessa niri (@VanessaNiri) September 2, 2017
Fanno un caso nazionale per la pubblicità del Buondì Motta dove arriva l’asteroide in testa a una donna perché “diseducativo”.
Siamo morti.— Flavio (@flabel82) September 2, 2017
Ma c’è anche chi ha raccontato che i figli piccoli, davanti alla tv, sono rimasti colpiti dal finale “violento” della pubblicità e che alcuni di loro si sono messi a piangere.
Preoccupato dalla piega che le migliaia di reazioni stavano prendendo, il social media manager di Buondì Motta ha risposto con puntiglio a ogni commento, difendendo la campagna pubblicitaria e diffondendo le immagini del backstage dello spot.
[La nostra più completa solidarietà al S.M.M. perché nessuno si merita giorni tanto difficili]
Questo succede quando si fa strage di cliché: plauso e centinaia di commenti disgustati sulla fan page, compresa una denuncia all’istituto per l’Autodisciplina della pubblicità e un’altra all’Agcom.
Del resto i cervelloni del marketing Motta se la sono cercata, gli spot sono politicamente scorretti dal primo all’ultimo frame, non si salva nessuno: madri, bambini e pubblicità stessa.
Restate voi che la pubblicità la guardate.
Ecco, voi avete apprezzato?
[Crediti | Link: Agi]