Mangiando due barrette di cioccolato alla marijuana si può morire?

Milano, un 26enne cingalese addetto alle pulizie mangia gli snack alla marijuana lasciati dagli ospiti americani nel b&b in cui lavora e finisce in gravi condizioni all'ospedale. E' possibile? E cosa sono i prodotti alimentari alla cannabis?

Mangiando due barrette di cioccolato alla marijuana si può morire?

Non capita tutti i giorni, in Italia, che qualcuno si senta male per aver mangiato due barrette al cioccolato. Se sono aromatizzate alla marijuana, tuttavia, qualche possibilità in più esiste.

Esattamente ciò  che è successo ieri mattina a un 26enne cingalese addetto alle pulizie in un bed & breakfast milanese in via Bramante che, aprendo il frigorifero per completare le pulizie della stanza appena liberata da una coppia di ospiti americani, ha trovato due snack “Thc Hubby“, simili a comuni barrette energetiche.

L’uomo li ha mangiati tranquillamente, e poco dopo si è sentito male. Il collega che era con lui ha chiamato il 118 per il trasporto in ospedale, dove il giovane cingalese è arrivato in gravi condizioni.

Nel pomeriggio sono stati comunicati gli esiti degli esami: le barrette al cioccolato contenevano THC, o delta-9-tetraidrocannabinolo, il principio attivo della marijuana, e sono prodotte — in un Paese in cui la legislazione lo consente– con un infuso di canapa indiana. Il dosaggio riportato sul retro della confezione era di circa 130 mg. di THC.

Ma com’è possibile che il principio attivo della cannabis sia finito nelle barrette di cioccolato?

leaf by snoopprodotti alla marijuana, snoop dogg

La cosa in realtà non dovrebbe stupire più di tanto:  la marijuana è stata legalizzata in diversi Paesi, e il mercato ha colto al volo la nuova opportunità di guadagno mettendo in commercio numerosi prodotti alimentari all’infuso di marijuana, le cosiddette “herbal commodity”: biscotti, torte, muesli, snack, gelati e, soprattutto, barrette di cioccolato.

Raffinata e molto apprezzata è “Leaf by Snoops” la linea di prodotti derivati dalla marijuana del rapper americano Snoop Dogg, mentre in rete è diventata un caso Chrontella, la Nutella alla marijuana.

Chrontella

Al momento comunque non è chiaro se il malore del 26enne cingalese, ricoverato in ospedale per una terapia necessaria a togliere l’effetto del Thc, sia dovuto solo al cioccolato o anche all’uso di altre sostanze.

In genere, anche esagerando un po’ con i prodotti alimentari alla cannabis, è difficile che si vada oltre brividi, allucinazioni, paranoia e un sonno innaturale.

Famoso il caso di Maureen Dowd, nota editorialista americana, già Premio Pulitzer, che ha raccontato sul New York Times il suo incontro ravvicinato con una barretta di cioccolato arricchita di erba.

“All’inizio non sentivo nulla, ma dopo un’ora un brivido spaventoso mi ha attraversato il corpo e il cervello. Sono restata rannicchiata nel letto in uno stato allucinatorio per otto ore. Avevo sete, ma ero incapace di muovermi per prendere l’acqua. Ero paranoica, non ho risposto al cameriere del servizio in camera che ha bussato per la cena, temevo che avrebbe chiamato la polizia per farmi arrestare. Più tardi la paranoia è peggiorata, ero convinta di essere morta. Affinché l’effetto iniziasse a finire c’è voluta tutta la notte“.

Dopo l’episodio, sfoderando la consueta ironia dell’Internet, qualcuno ha scritto appositamente per Maureen Dowd una guida passo passo per mangiare barrette di cioccolato alla marijuana in sicurezza.

Dove aveva sbagliato la giornalista americana?

Aveva ecceduto di gran lunga i 5 mg. di THC con cui un principiante dovrebbe iniziare. E aveva trangugiato la barretta per intero, non un pezzo per volta e a distanza di tempo uno dall’altro, come consigliato anche nell’involucro esterno di molte barrette.

Resta il fatto che sentirsi male, svenire, finire all’ospedale in codice rosso rischiando di morire per aver mangiato alimenti contenenti cannabis come accaduto all’inserviente del b & b milanese è una reazione anomala.

Più facile credere che oltre alla barrette, la coppia di turisti americani in vacanza a Milano abbia “dimenticato” nella sua stanza altre droghe.

tavolette cioccolato alla cannabis

P.S. Per i curiosi, segnaliamo l’esistenza di siti che suggeriscono i migliori e più affidabili produttori di cioccolato all’infuso di marijuana, da Defoncé Chocolatier, marchio ideato da un ex producer di Apple (e si vede) a LOL Edibles che arriva anche a 1000 gr. di Thc per barretta di cioccolato.