Se quando dico “specialità dell’estate” vi vengono in mente il Cornetto Algida e l’Orrido Delitto Familiare™, allora il post che segue fa al caso vostro, in quanto mi avvio a combinare –non senza mestiere– questi due argomenti.
Com’è noto il caldo rende litigiosi, e infatti questi sono i mesi nei quali suppurano i peggiori malesseri esistenziali. Prendiamo, a titolo d’esempio, una persona moderatamente rissosa: me.
Ecco un elenco non esaustivo delle cose che mi hanno irritato da stamattina:
1) A colazione al bar un anziano leggeva la Gazzetta dello Sport però si teneva stretto anche il Corriere della Sera
2) A pranzo io volevo parlare di Wonder Woman – un film straordinario – ma i miei commensali volevano parlare di numerologia
3) Ero al semaforo e appena è scattato il verde l’automobilista dietro alla prima auto ha suonato il clacson
4) Ero a un altro semaforo e quando è scattato il verde il primo automobilista è rimasto lì impalato con la colonna di auto dietro (non stavo nemmeno guidando. Camminavo. Ma mi sono irritata lo stesso)
Però almeno io poi sono tornata a casa e ho potuto stare zitta, senza dover interagire con nessuno. Non come il Social Media Manager del Cornetto.
Il Social Media Manager, lo dico per i non-millennial tra voi, è quella persona –o quel team, ma a me piace immaginarmelo solo, sopraffatto dall’enormità del suo compito, che lavora fin nel cuore della notte come il Piccolo Scrivano Fiorentino del libro Cuore– che dialoga con i clienti di un brand o di un prodotto sui social network.
Risponde sempre a tutti e deve essere sempre gentile, e a parte alcuni brand coraggiosi (sto guardando te, eroico SMM di Unicef) gli tocca di essere accomodante con gli stolti.
Su questo io ho una mia teoria, che ora vi espongo – resta valida l’offerta di litigare, se non siete d’accordo.
La mitezza dei Social Media Manager, la loro attitudine a validare le opinioni degli sciocchi, sta contribuendo a convincere sempre più gente di avere il diritto di essere ascoltata qualunque sciocchezza dica. Ai miei tempi se dicevi una cretinata non esisteva una figura professionale costretta a darti retta (forse le mogli?).
Adesso invece vale tutto, quindi l’unica arma a disposizione del Social Media Manager è l’essere passivo-aggressivo. Il suo motto è “kill them with kindness”: azzittisce le persone dandogli retta, senza sbilanciarsi ma anche senza replicare polemicamente.
Veniamo alla pratica. L’altro giorno mi stavo chiedendo se acquistare il Cornetto Veggy, e mi sono chiesta quali fossero le opinioni degli utenti. Allora sono andata sulla pagina Facebook del Cornetto Algida e uh! quanti utenti fortificati dalla convinzione che in democrazia tutte le opinioni abbiano diritto di cittadinanza.
E il SMM Algida sempre mellifluo – chissà come fa, mi son detta, scommetto che quando torna a casa picchia i bambini.
Esempi.
Come risponde il Social Media Manager Algida ai complimenti:
COSA INTENDE VERAMENTE:
Cinque anni di università e un Master per mettere faccine a quattromila commenti al giorno sul Cornetto Vegano ?
Come risponde il Social Media Manager Algida alle critiche sul Cornetto:
Ciao [nome utente], faremo tesoro del tuo consiglio
COSA INTENDE VERAMENTE:
??
Come risponde il Social Media Manager Algida alle domande sul Cornetto:
Ciao [nome utente], per qualunque informazione sui prodotti ti suggeriamo di rivolgerti al nostro Customer Care al numero verde 800-800121, attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18. Continua a seguirci! Il Team Cornetto
COSA INTENDE VERAMENTE:
Sono a fine turno. C’è il latte nel Cornetto Vegano? Non lo so. C’è il glutine nel Cornetto senza glutine? ¯\_(ツ)_/¯
E ora, alcuni miei modesti suggerimenti per risposte alternative ai commenti sulla pagina del Cornetto:
Cornetto gusto Cilicio! In omaggio anche un sacchettino di sabbia, così puoi metterla nel costume bagnato per completare la tua esperienza di miseria.
Penso che lascerò qui questa:
Fine dei suggerimenti.