Questa settimana diamo i voti a: Euro2012, Pierre Dukan, Tim Burton, Festival di Cannes 2012, Argentina, Food coach, James Suckling.
EUROPEI DI CALCIO 2012, voto 5.
Un autentico porco ucraino, “profeta, fine conoscitore del calcio, indovino unico nel suo genere” predirà i risultati delle partite di Euro 2012 in Polonia e Ucraina. Il suino prende il posto del polpo Paul, che era diventato il mollusco più celebre del mondo indovinando tutti i risultati della squadra tedesca alla Coppa del mondo 2010 in Sudafrica, scegliendo il cibo tra due scatole in plexiglas con i colori delle squadre. [Corriere.it]
PIERRE DUKAN, voto 4.
Lo ha chiesto e in settimana è stato radiato dall’ordine dei medici, un assist per i suoi detrattori, che hanno commentato all’unisono: “te l’avevo detto che con la medicina ufficiale non c’entra niente”. Pare che l’ex medico lo abbia fatto per evitare le richieste di danni causati dall’apocalisse proteica che ha inventato, nota come dieta Dukan. Amatissima dagli italiani ma accusata, tra le altre cose, di aver plagiato l’americana Scarsdale. MASOCHISTA [Corriere.it]
TIM BURTON, voto 5.
Dal suo genio non aspettavamo l’ennesimo spot più o meno volontario per il gigante del fast food. Se nell’ultimo film Dark Shadow, il regista visionario Tim Burton voleva prendere per i fondelli McDonald’s francamente non ce ne siamo accorti. Anzi, il probabile risultato è che quando milioni di persone si chiederanno cosa mangiare una volta usciti dalla sala, la risposta più probabile sarà l’hamburger McDo. DELUDENTE [YouTube]
FESTIVAL DI CANNES 2012, voto 7.
Vogliamo una sezione per il cinema gastronomico in ogni festival del cinema planetario, a iniziare da quello di Cannes. Dove dilaga, come si apprende dalle prime cronache, la contagiosa moda dello “Chef table” o Tavolo dello chef. In cucina, meglio se allestito per l’occasione, con “Massimo”, “Davide” o “Moreno” che ti spiegano i piatti, il servizio impeccabile ma assolutamente disinvolto, il conto meno caro. SPUMEGGIANTE [Festival di Cannes]
ARGENTINA, voto 3.
Visto il clamoroso successo del “Regianito”, copia conforme del Parmigiano Reggiano cui il ministero dell’Agricoltura ha dato via libera senza tanti scrupoli, la decisione del governo argentino di bloccare l’importazione di prosciutti italiani, spagnoli e brasiliani come misura protezionistica per favorire il consumo di carne locale non sembra lungimirante. Né in linea con la legittimazione del falso Made in Italy. INCOERENTE [Ansa.it]
FOOD COACH, voto 1.
Non siamo protezionisti neanche con le parole eppure l’espressione “food coach” lascia interdetti. Non sorprende che a sdoganarla sia Nestlé, che ha bisogno di copywriter quasi quanto di una nuova verginità. Però, quando è troppo è troppo. Per inciso, i food coach sono “coloro che all’interno di una famiglia –coppie o gruppi, tate e zii, insegnanti, amici e colleghi– diventano effettivi responsabili dell’alimentazione di tutti i componenti”. Tra gli ambasciatori del Food cocach, inevitabilmente, i food blogger. ILLEGGIBILE [Ansa.it]
DIVINO TUSCANY, voto 8.
Alla fine ha avuto ragione “Giacomino”, come lo chiamano i detrattori, ovvero James Suckling, americano, ex giornalista di Wine Spectator, ideatore di una kermesse che ha portato a Firenze una paccata (cit.) di ricconi da 19 paesi del mondo, serviti e riveriti dai principali produttori di vino toscano. Bravo Giacomino! La formula funziona, anche perché pranzare nel castelletto toscano di Sting, fortuna esclusiva riservata ai ricconi, non capita tutti i giorni nemmeno a loro. GENIALE [Divino Tuscany]