Ho deciso che oggi il mio core-business è essere molto pacato, per cui non chiedete spiegazioni sui motivi che hanno reso inaccessibile Dissapore nel fine settimana, finirei per strozzare certi amministratori di domini. Parliamo d’altro, per esempio, dove vi è stato servito il cestino del pane più invitante d’Italia? Se fatto con tutti i crismi, il pane è uno dei grandi piaceri di una cena al ristorante. O al contrario, ma per lo stesso motivo (vale a dire, è così buono che non smettiamo di mangiarlo) ci impedisce di provare tutte le portate del menù.
Alcuni cestini colpiscono perché sono originali, altri contengono il singolo pane più buono del mondo, quelli che seguono sono i nostri beniamini.
1 – Antica Trattoria Montecostone , Galliate Lombardo, Varese. Chef: Ilario Vinciguerra.
Ricchissimo, praticamente un antipasto, contiene un pane impastato con il corbarino (o pomodoro di Corbara) che da solo vale il prezzo della cena.
“Talmente dolce”, dice lo chef, “che per farlo confit non devo aggiungere lo zucchero”. Completano il cestino del pane, un delizioso pan brioche, il pane alle erbette, quello alla frutta secca, il pane con i semi di papavero e con le cipolle di Tropea.
2 – La madonnina del pescatore, Senigallia, Ancona. Chef: Moreno Cedroni.
Alla fine degli anni ’90, La madonnina del pescatore era una sfilata di effetti speciali. Arredo, abbigliamento del personale, posateria e un cestino del pane da dove occhieggiava il primo pane nero (al nero di seppia). Oggi al Clandestino di Portonovo (AN) Cedroni propone il pane nel sacchetto (di carta bianca), piccolo capolavoro di semplicità.
Ma la panificazione è un chiodo fisso dello chef marchigiano, tra i primi a regalare deliziosi mini-panettoni ai suoi clienti nel periodo natalizio.
3 – Aimo e Nadia, Milano. Chef: Aimo Moroni.
A proposito di singoli pani più buoni del mondo, il pane di grano spezzato preparato da Aimo Moroni, chef del ristorante milanese Aimo e Nadia, è uno dei più seri pretenenti al titolo.
A completare il cestino del pane, il pan di polenta con farina di mais, l’integrale di farro della Garfagnana, il pane pomodoro e olive, grissini e taralli rigorosamente homemade.
In quale ristorante italiano avete trovato un cestino del pane così delizioso da farvi perdere il controllo? O eccezionale al punto che avreste preferito concentrarvi su quello invece di proseguire la cena?
[Fonti: Comune di Corbara, immagini: Serious Eats, La cuoca della porta accanto, Altissimo Ceto]