Per la serie: “le cose migliori dei blog capitano nei commenti”, non perdete la lectio magistralis tenuta nottetempo dal Prof. Enzo Vizzari. Il direttore delle guide L’Espresso ci ha spiegato la critica gastronomica come se avessimo 5 anni, con passaggi che ognuno di noi, questa mattina, ha furtivamente trascritto sulla moleskine. Al succinto inizio: “l’oggettività non esiste in un giudizio”, segue l’inarrivabile teoria del pacchero: “un pacchero cotto 8 minuti è crudo, un altro cotto 20 è scotto: questi sono dati di fatto, non sono fatti giudicabili; e nel caso del pacchero sono errori del cuoco. Se viceversa la cottura dello stesso pacchero sta in un range fra i 13 e 15 minuti, può piacere o non piacere (giudizio soggettivo) ma non è un errore del cuoco”. Anche se il pezzo forte è la chiusura con incorporata citazione: “E se (il pacchero) come me lo giudicano mediocre altre persone qualificate il mio giudizio soggettivo è rafforzato. Come diciamo al Grand Jury Européen du Vin: ‘un insieme di soggettività qualificate può costituire un inizio di oggettività’.”
Il commento di Enzo Vizzari arriva dopo altri 112, uno tsunami che perfino domenica si è abbattuto sulla petizione (probabilmente) ideata da Ernesto Iaccarino ma realizzata con l’aiuto di un amico grafico, e sul messaggino che lo stesso Ernesto ha inviato ai ristoratori italiani per sostenerla. La petizione chiede alla guida diretta da Enzo Vizzari, di non giudicare più il celebre ristorante Don Alfonso di Sant’Agata sui due Golfi (NA)—proprietà di Ernesto insieme ai genitori Livia e Alfonso—perché colpevole di averlo maltrattato secondo criteri incomprensibili. La discussione che si innesta commento dopo commento è magistrale. Le fazioni che si creano, gli insulti, le riflessioni, gli appuntamenti consumati e da consumare meritano di essere riassunti.
- Vincenzo Gargiulo si confessa, ha creato lui la petizione.
- Enzo Vizzari ha visto con i suoi occhi la firma e il numero di cellulare di Ernesto Iaccarino sotto l’sms inviato a un ristoratore con l’invito a sottoscrivere la petizione.
- Il commentatore db9 vuole incontrare Enzo Vizzari per capire i suoi criteri di giudizio, in particolare quelli sui ristoranti della costa sorrentina (dove si trova anche il Don Alfonso).
- Enzo Vizzari accetta.
- Ma il commentatore Francesco dubita che sia lui.
- Invece, è proprio lui.
- Il commentatore Fabio Fassone chiede a Enzo Vizzari perché il parere che il New York Times ha sul Don Alfonso è tanto diverso dal suo.
- Il giornalista Carlo Cambi ricorda polemicamente a Enzo Vizzari il caso Roadhouse Grill.
- Nel frattempo, db9 torna dall’incontro con Enzo Vizzari (e pure con la sua bella collaboratrice, Eleonora Cozzella). Ha fatto domande, ha avuto risposte.
- Il lettore Vincenzo Pagano inventa l’espressione: “gastro-citizen journalism”.
- La commentatrice Francesca Ruocco accusa Enzo Vizzari di “giudizi uterini”, trova i suoi punteggi “ridicoli”, e chiede se la sua critica si avvale di una scheda di valutazione oggettiva.
- Più paragona il ristorante Don Alfonso agli altri della stessa zona, più il commentatore Maurizio Cortese, che li conosce bene, trova incomprensibile il giudizio di Enzo Vizzari.
- La commentatrice Paola Di Loreto lancia un appello per scoprire l’esistenza di rapporti, presenti o passati tra Enzo Vizzari e em… Massimo Bernardi, colpevole di ritenere petizione e messaggino di Ernesto Iaccarino, una trovata di cattivo gusto.
- Il commentatore Vincenzo Pagano propone che Enzo Vizzari e un manipolo di gastrofanatici 2.0 che contestano i suoi giudizi, si incontrino a breve per un tour nei ristoranti campani oggetto del contendere.
- Entusiasta, db9 parla di “prima sessione fra critica e fruitore della stessa, un evento epocale”.
Il riassunto finisce qui, i commenti invece continuano. Anche ora.