“Semestre in crescita. 40 piloti Alitalia richiamati al lavoro”. Fa davvero piacere leggere certe notizie mentre sei in volo su un boeing della compagnia nostrana. E’ quasi ora di pranzo, sei in business perchè viaggi per lavoro. Ti immagini hostess e steward contenti per le ultime dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato Rocco Sabelli. C’è da festeggiare no? Arriva il pranzo.
Quando si dice “piatto unico”. Nel senso che ti mettono tutto nel piatto: arrosto di pollo, due fette di formaggio boh, pompelmo rosa, acini d’uva su un letto di insalata. Intorno: yogurt di Vipiteno, numero due panini riscaldati, cracker, vaschetta di burro President, monoporzione di marmellata di albicocche Zuegg. Ora, vorrei chiedere all’ad Sabelli: in che ordine va mangiato il tutto? Perchè non destinare gli utili del semestre in crescita a piatti più invitanti? Chi è il consulente alimentare di Alitalia? Perchè devo arrivare a 4mila piedi di altezza per mangiare questa roba? Per completezza di cronaca, la tratta era Atene-Napoli. Il costo del biglietto – non pagato dalla sottoscritta – si aggirava intorno ai 400 euro.