Non c’è niente come l’avvistamento di un possibile marito per circondare di luce una ragazza. I ninnoli, le tazzine, i bicchierini che vedrete in rapida successione sembrano composti dalle mani amorevoli di una ragazza da marito.
Ma non è così. Sono opera dei nostri cuochi migliori, e vanno sotto il nome di “piccola pasticceria” che, largamente provvista di considerazione altrove (in Francia per dire, dove gli chef-patissier sarebbero migliori de les italien), è piuttosto snobbata dai nostrani intenditori.
Perchè piccola? Perché arriva a fine pasto con la pancia già riempita? Perché ancillare al vero dessert?
Non è dato saperlo, ma a guardare le 30 foto che seguono, scattate da un capo all’altro della Penisola, il genere andrebbe decisamente rivalutato.
Osteria Francescana, Modena, chef Massimo Bottura.
Tartufo tiramisù e cuore liquido al caffè; caldarroste e cioccolato; madeleine al tè Earl Grey; cioccolatino zucchero di canna e pralinato nocciola e mandorla; gelatina al passion fruit e polvere di lampone; torta Barozzi.
Pipero al Rex, Roma, chef Luciano Monosilio.
Marshmallow bruciato; pralina di cocco e liquirizia; pralina di paprika e lenticchie; frolla lamponi e latte; croccante di mandorle e pistacchi; cioccolatino al tè verde.
Magorabin, Torino, chef Marcello Trentini.
Frollini al cioccolato; baci di dama; brisolona di nocciole e mele; praline alle amarene; macaron al cioccolato.
Guido, Rimini, chef Giampaolo Raschi.
Semifreddo di ricotta di pecora e pasta di mandorle; pane, burro e marmellata; cioccolatino al caffè con gruè di cacao.
Dal Pescatore, Canneto sull’Oglio, chef Nadia Santini.
Pasticcini, marshmallow, tartufini, fondant al cioccolato, piccoli cannoli e cremini.
Le Calandre, Sarmeola di Rubano, chef Massimiliano Alajmo.
Spiedini di frutta fresca con le essenze In.gredienti: fico e menta, pesca e lavanda, ricotta di mandorla e rosa, mela e cannella.
Perbellini, Verona, chef Giancarlo Perbellini.
Crema di mandorle e salsa di fragole; morbido alla vaniglia, albicocca e zenzero; pera & frutto della passione; cremoso al caffè e zabaglione; millefoglie di frolla con crema pralinata di nocciole e scorzetta d’arancia; gelato alla menta ricoperto al cioccolato; macaron in vari gusti; cestino di crumble al caffè e agrumi; babà al rhum con panna montata.
Antica Osteria Cera, Campagna Lupia, chef Daniele Cera.
Pasta fillo con crema alla gianduia; cestino con cioccolato bianco, ananas e sedano; cannolo alla crema; bignè al caffè e cioccolato; cacao e cioccolato; cioccolatino al cardamomo e liquirizia; lampone con crema e pistacchio.
Cracco, Milano, chef Carlo Cracco.
Diamante con ripieno di Nutella; macaron al cioccolato; pan di Spagna bianco e pan di Spagna; tartellette e gelatine alla frutta; assortimento di frutta disidratata; mandorle con cioccolato bianco; nocciole piemontesi con cacao amaro.
Bulgari, Milano, chef Andrea Ferrero.
Gelatina all’uva; cioccolatino al tè Lapsang Souchong; bacio di dama al contrario.
Locanda Margon, Trento, chef Alfio Ghezzi.
Tartelletta alle fragoline di bosco; macaron come una pizza; parfait al tiramisù; torroncino al cioccolato e nocciole; nocciole pralinate.
Enoteca Pinchiorri, Firenze, chef Italo Bassi e Riccardo Monco.
Trionfo di cioccolato.
Miramonti L’altro, Costoro di Concesio, chef Philippe Léveillé.
Meringhe alla panna; cannoncini alla crema; nocciole meringate; biscotti di burro salato; tartellette alla ricotta e pistacchi; tatin di mele; cioccolatini all’aceto balsamico tradizionale; eclaire alla crema di nocciole; rami di cioccolato al frutto della passione e fave di tonca.
Villa Crespi, Orta San Giulio, chef Antonino Cannavacciuolo.
Cioccolatino al tè al bergamotto; gelée di pesca bianca; torrone bianco; cremino alla nocciola; macarons ripieno di ganache al passion fruit; bignè al cacao con crema di mirtilli e cioccolato al latte soffiato; roccia alla liquirizia; marshmallow alla fragola; rocher al pistacchio.
Trussardi alla Scala, Milano, chef Luigi Taglienti.
Cremino alla nocciola di Langa; nacardi caramellati allo zucchero vanigliato; tartufo al pepe nero di Sarawak e cacao amaro; canelé alla vaniglia e rhum con marmellata di arancia amara; gelatina di pompelmo rosa e Campari; cannoncino di pasta sfoglia al caffè; macaron alla farina di castagne con crema alla birra.
Sadler, Milano, chef Claudio Sadler.
Grissini di sfoglia; gelatine alla frutta (pesca, mango e cassis); marshmallow alla viola; cremoso di latte e salsa di cioccolato; macaron con cremoso alla vaniglia e lime; cioccolatini all’olio; babà al limoncello; lecca lecca alla barbabietola e liquirizia; lollipop di cioccolato e amarene ricoperte; nocciole sabbiate in crosta di gianduja.
Antica Osteria del Ponte, Cassinetta di Lugagnano, chef Fabio Barbaglini.
Cioccolatino nero con pannacotta profumata all’anice; cioccolatino bianco con caramello al whisky.
La Taverna del Capitano, Massa Lubrense, chef Alfonso Caputo.
Occhio di bue con mou e con marmellata di limone; cartuccia; crostatina; pasta di mandorle; rotolino al cioccolato e ricotta; gelatine di limone e arancia; scorzette di arancia semplici e al cioccolato.
Quattro Passi, Marina di Cantone, chef Antonio Mellino.
Mini crostatine all’arancia; al mango; alle fragoline di bosco; macarons al pistacchio, al cioccolato e crema; cheesecake alla fragola e limone; muffin; zuppette al mango e mascarpone.
Uliassi, Senigallia, chef Mauro Uliassi.
Crumble, crema bruciata al caffè, piccolo bombolone alla crema.
Piccolo Lago, Verbania, chef Marco Sacco.
Amaretti; brutti ma buoni; biscotto al miele di Rododendro; ciliegie alla grappa di Nebbiolo.
Agli Amici, Udine, chef Emanuele Scarello.
Macaron con piselli e menta; bignè alla crema di Marsala; ciokko sempre; sablé al rosmarino.
Marconi, Sasso Marconi, chef Aurora Mazzucchelli.
Macaron bianco al caffè e alla nocciola; macaron cioccolato e dragoncello.
La Madonnina del Pescatore, Senigallia, chef Moreno Cedroni.
Cinque praline di cioccolato che rappresentano ciascuna un vulcano in un’area geografica sul planisfero. Per l’Aso in Giappone cioccolato al latte, alga, tè e wasabi; per il Popocatépi in Messico fondente, fagioli e peperoncino; per il Karthala nelle isole Comore banana, tapioca e curry; per il Vesuvio in Italia cioccolato bianco, pomodoro e basilico e infine per Santorini in Grecia cioccolato al latte-fondente, olio, oliva nera e grattata di mastice.
Don Alfonso, Sant’Agata tra i due Golfi, chef Ernesto Iaccarino.
Cannolo siciliano; macaron alla fragola e menta; gelfruit arancia e pistacchio; zeppola di San Giuseppe; cioccolatino al cedro su piastra di brisée; cilindro croccante alla curcuma.
Il Canto, Siena, chef Paolo Lopriore.
Non sappiamo se la bellissima piccola pasticceria architettata dallo chef Paolo Lopriore sia rimasta la stessa dopo la chiusura e riapertura del locale, noi speriamo di sì. Cioccolato bianco e dragoncello; cioccolato nero e fisherman; cioccolato 100% e sambuca; cioccolato gianduia e arancia; tegola ai pinoli; cacao, banana e curry; fave di cacao tritate e ganache al Grand Marnier.
La Pergola, Roma, chef Heinz Beck.
Gelatine ai lamponi e al frutto della passione; triangolo marzapane e gianduia; sfogliatina alle mele; ventagli al cioccolato fondente; cannoli croccanti al cioccolato bianco; diamantini al caco e caramello; cornettini alla vaniglia e frutta secca.
Combal Zero, Rivoli, chef Davide Scabin.
Tartelletta al limone con crema al limone; micro bunet; cioccolato con ganache 70%; cioccolato bianco, cardamomo e barbabietola disidratata.
Piazza Duomo, Alba, chef Enrico Crippa.
Biscotto di meliga; financier al cocco e cioccolato; torta di castagne bianche; ciliegie sciroppate, cacao e panna; spuma di cioccolato e tanaceto; fragole e cioccolato bianco.
Duomo, Ragusa Ibla, chef Ciccio Sultano.
Piccola pasticceria siciliana.
[Crediti | Tutte le foto sono di Viaggiatore Gourmet]