Io e la mia carta di credito l’abbiamo usata spesso come riferimento. E’ Traveler, la rivista del National Geographic un tempo ritenuta la migliore del mondo per la bellezza delle fotografie. Da qualche giorno, il sito di Traveler ha aggiornato le sue top ten di viaggio. Debuttano le Cinque Terre tra i 10 posti migliori del mondo per le escursioni. Ma molto amata dai turisti di tutto il mondo è la cucina del luogo. Tra Monterosso e Riomaggiore, niente è meglio di una focaccia genovese o un piatto di trofie al pesto bagnate dallo sciacchetrà, il vino doc proveniente dagli scenografici vigneti a terrazza. E se tra le “feste popolari” l’Italia ha ceduto il primato della vendemmia alla provincia argentina di Mendoza, dove i festeggiamenti durano un mese, nessuno può toglierci il raccolto delle olive. Nella top ten c’è Olivagando, la festa dell’olio di Magione (Perugia). L’Auberge du Soleil, un resort immerso tra viti e olivi della Napa Valley, la zona californiana del vino, è invece il migliore tra i primi 10 alberghi del mondo. Lo Splendido di Portofino è ottavo.
Contemporaneamente, il New York Times ha pubblicato la lista dei 31 posti dove andare nel 2010. Il Gargano, in Puglia, è il solo suggerimento italiano. Raccomandato ai gastrofanatici l’agriturismo La chiusa delle more, un casale del “600 immerso in un parco ma a pochi chilometri dal mare, dove i pasti sono locavori (prodotti in loco) compresi formaggi e uova.
Ricevuti e mandati a memoria i consigli di Traveler e New York Times, non ci resta che chiedervi, parlando di vacanze gourmet, qual è il posto dove mangiare almeno una volta nella vita.