E’ opinione diffusa che la tradizione romana in fatto di dolci non sia memorabile, anzi, il giudizio più mainstream è che valore modesto e prezzi alti vadano a braccetto. In effetti, nell’immaginario collettivo gli abbinamenti dolce/città sono altri: panettone/Milano, pandoro/Verona, gianduiotto/Torino, babà/Napoli, cannoli/Palermo. Ma per smontare questa teoria basta qualche passeggiata per i quartieri, sapendo dove andare si capisce, visto che in città esistono oltre 600 pasticcerie. “Sfidati” da Dissapore abbiamo radunato i 15 dolci migliori di Roma, una lista organizzata in 5 categorie che va da sè, diventa un vero girone dei golosi solo se integrata dai vostri consigli.
BUONGIORNO ROMA. Partiamo dai lieviti semplici o ripieni indispensabili al mattino, molto graditi la notte, purtroppo non più oltre le 2:00 come ordinanza impone. Che direzione prendere? Rione Monti dalla new entry Tricolore per 1) il croissant solo burro in perfetto stile francese. Monteverde in via Jenner dalla Pasticceria Ghimenti per 2) il classico cornetto semplice che ricorda le colazioni di una volta. Dalla celebre Cristalli di Zucchero per 3) il pain au chocolat o per 4) il ripieno crema, mele e pistacchi. Viale Libia da Romoli per 5) i fagottini farciti, su tutti crema cioccolato e cocco (quando c’è). Non può mancare un classico romano: 6) il maritozzo con panna del Panificio Mosca in Prati.
PURA ROMANITA’. Qui parliamo di usi antichi, memorie ebraiche, dolci a base di ricotta, frutta secca, spezie, miele e marmellata – diventate col tempo tradizione romana. Boccione al Portico d’Ottavia, noto ai romani come “il forno del Ghetto”: 7) crostate ricotta/cioccolato o ricotta/visciole senza eguali. E restando in tema kosher 8 – i biscotti de Il Mondo di Laura a Porta Portese, da qualche giorno anche in via Tiburtina all’altezza di piazzale delle Province.
TRADIZIONE IN BIANCO E NERO. Ora i dolci di sempre, alla crema e al cioccolato. Cavalletti a Montesacro per 9) il suo brevettato millefoglie; Sottocasa Sfizi Golosi vicino piazza Barberini per 10) un tiramisu “di nicchia” o il Bar Pompi a Re di Roma per 11) quello più famoso e dalle varianti fantasiose; Andreotti in via Ostiense e Dolci Desideri a Monteverde Vecchio soprattutto per 12) le creazioni crema e frutta; Pasticceria Regoli a due passi da piazza Vittorio per 13) l’impareggiabile profiterole.
DOLCI VISIONI. La rivoluzione delle forme, dei sapori, delle consistenze, anche delle vetrine e degli arredi. Settembrini Caffè dietro Piazza Mazzini, Dacrì a Mostacciano e il già citato Cristalli di Zucchero per restare di stucco di fronte alle vetrine; Bocca di Dama a San Lorenzo e Dolce in via Savoia per apprezzare la trasformazione di alcune vecchie rimesse in pasticcerie seducenti.
SPECIALE NATALE. Ci siamo quasi, non potevamo esimerci. I dolci di Natale compreteli a questi indirizzi. In zona Esquilino dal già menzionato Regoli (ci piace proprio!) e all’antico regno del pane, Panella; più nel cuore di Trastevere da Valzani per gli evergreen romani come 14) il Pangiallo e i Mostaccioli. Chiudiamo con il Forno Farinando nel cuore di Testaccio per 15) il Panettone con gocce di cioccolato, ormai un appuntamento fisso per gli amanti del genere.
Abbiamo fatto la nostra parte, adesso tocca a voi. Che direzioni prendere per trovare i migliori dolci di Roma?