Magari a Trento avete programmato una visita alla cinquecentesca villa Margon (di mercoledì e sabato), dove soggiornarono cardinali e vescovi convenuti da tutta Europa per il Concilio di Trento: i saloni sono decorati da splendidi affreschi, in particolare un ciclo dedicato ai mesi, con vivide scene rurali e l’immancabile vendemmia, e uno alle gesta dell’imperatore Carlo V, che dormì nella villa passando da Trento.
Magari, dopo aver visitato villa, mostra e mercato, siete affamati. Non resta che fermarsi alla Locanda Margon, su un terrazzamento a mezza costa affacciato sulla città, a pochi minuti dal casello di Trento sud. Siamo nei pressi sia della villa Margon sia delle sconfinate cantine Ferrari.
La cucina dello chef Alfio Ghezzi, detentore di una stella Michelin, è ambiziosa e creativa con ragionevolezza. Ci sono sorprese e invenzioni fantasiose, c’è l’utilizzo delle tecniche più innovative, c’è l’attenzione a cogliere tutte le opportunità del territorio. La Locanda si sviluppa su due sezioni: la Veranda, una panoramica teca di vetro, dove si offrono menu più semplici, meno costosi e serviti velocemente, perfetti per chi è in viaggio: con due portate e un dolce (per esempio zucchine farcite di merluzzo e salsa allo zafferano, zuppa di ceci con castagne e pancetta, crostata di orzo perlato) spenderete 32 euro.
Più complessi i menu del ristorante, dove mangiare in meno di un’ora sarebbe un delitto. Anche perché, tra la quantità di fantasiosi e gustosi stuzzichini (anelli croccanti di polenta, bonbon di mozzarella in carrozza, bigné di riso e trentingrana farciti di funghi con la crosta del formaggio lavorata al forno e trasformata in piatto di portata), i pani e grissini e focacce della casa, e le degustazioni di vini, val la pena di prendersela comoda.
Il menu “Suggestione Bollicine” (7 portate + 5 etichette Ferrari al bicchiere, 110 euro) è un’appassionante cavalcata tra piatti di concezione “frizzante” e vini. Oppure provate i classici della Locanda: il riso mantecato con erborinato di capra e Ferrari Perlé Rosé, lo squisito pollo ruspante farcito, cucinato intero in una casseruola a cono ideata dallo chef, che lo arrostisce in modo perfettamente uniforme (30 minuti di attesa, consigliato per almeno due persone, 80 euro; il virtuosistico salmerino al timo; la bavarese di mais tostato, con biscotto di meliga, gelato e una nuvola di polenta. Per farlo, dovrete aspettare che il locale riapre riapra dopo le ferie, il primo giorno di febbraio.
Locanda Margon,
Via Margone, 15 Trento,
tel.: 0461 349401.
[Crediti | Dalla rubrica “Cibo e Oltre” di Camilla Baresani su Sette, inserto del Corriere della Sera]