Senza hamburger staremmo molto meglio. Potremmo invecchiare con grazia e rispettabilità, senza sentirci disgustosi. Questo prima che l’hamburger gourmet venisse sdoganato e trovasse la sua residenza ufficiale al Blend, che non è a Londra, New York o in altre capitali anglosassoni come il nome farebbe pensare, bensì a Parigi.
Dove a sentire un testimonial credibile come il celeberrimo chef Alain Ducasse, lavora uno dei migliori macellai del pianeta, una star in Francia: Yves-Marie Le Bourdonnec. E’ da lui che si rifornisce Victor Garnier per i tagli di carne bovina che compongono i suoi hamburger idolatrati dai parigini.
In neanche un anno di attività, il proprietario del Blend si è creato una reputazione tale che “Hamburger Gourmet”, il suo ricettario appena pubblicato anche in versione deluxe rilegata in legno, è uno dei successi natalizi annunciati da Colette, concept-shop di assoluto culto nella lussuosa Rue Saint-Honorée.
Se l’iperbolico successo del locale dovesse dipendere dalle dimensioni, allora sarebbe inspiegabile: la sala ha appena 24 posti a sedere, se così vogliamo chiamare le sedute striminzite (al pari degli arredi, l’armadio delle bibite è chiuso a chiave nel bagno), e i micro-tavoli in legno con taglio centrale per il menu. Ma abbiamo già detto che il segreto sta nella carne e nella cura dei particolari. Per dire, il contenitore delle patate fritte ha la stessa forma del cestino d’acciaio per friggere.
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Non guasta il simil Johnny Depp con 20 anni di meno che accoglie sorridente i clienti, giovani, informali ma attenti ai sapori, in una parola bobo*, curiosi persino del blog aziendale Burgerness, dedicato alle nuove tendenze del design.

Tutto ciò che si può ordinare è fatto in casa, dal pane ai dolci (biscotti, cupcake, gelati e cheesecake), dalle salse alle patate (in due versioni, classiche e dolci), fino al vitello tagliato al coltello, squisito, e al macinato di manzo. Oggi nel menu non c’è traccia del panino “Meat” farcito con salsa segreta e una selezione speciale di carne al modico prezzo di 50€, ma si può scegliere tra 9 hamburgher, inclusi vegetariani veggie e champ, più il panino speciale del mese.
Il pane del mio Cheesy, con carne, cheddar, bacon, insalata iceberg, cetrioli e cipolla fritta (10 € come tutti gli altri in carta, con opzione panino+patate+bibita da 15€) è morbido e sapido ma senza prevaricare i sapori, spalmato di ketchup fatto in casa che vira verso note bbq. La carne, non troppo compatta, anzi dalla grana grossa, è splendida, abbinata a un cetriolo dolce dal sapore prepotente, totalmente diverso da quello dei soliti cetrioli da hamburgher.
Gli ingredienti degli altri panini sono, piuttosto ovviamente, raffinati e di gran qualità, dai formaggi (Tete de Moine, Brillat Savrain, Emmental della Savoia) alle salse (la sauce-piquante per Halloween) con un gusto per gli accostamenti brillanti e fantasiosi (mostarda al miele, prugne candite al vino) o più sperimentali (tofu affumicato) per i vegetariani.
Doppia frittura come in Belgio per le patate fritte, irresistibili, anche grazie alle salse che le accompagnano (sugli scudi la salsa mayo e funghi servita con quelle dolci), tutt’altro che facilmente digeribili, comunque.
Ci si aiuta con le 5 birre in carta, Agent Provocateur, Blanche de Bruxelles, Gallia, Sierra Nevada e Samuele Adams, con il vino rosso Domaine Marechiaux, oppure con i soft drink: specialmente Root Beer soda e Fizzy Lizzy.
Il presunto migliore hamburgher di Parigi si conferma eccezionale, e con questa qualità il rapporto qualità-prezzo è tra i migliori d’Europa. Troviamo Blend nel quartiere Etienne Marcel, in 44 rue d’Argout.
www.blendhamburger.com
[Crediti | Colette, Burgerness, Salse Piquant. Immagini: Andrea Soban]