Poiché in Italia l’aristo-rante per antonomasia (potrete mai perdonarmi?) è un’Osteria (Francescana) non c’è nulla di strano se a Lecce, capitale del Salento, sospirato sfondo delle vostre vacanze, de lu sole, lu mare e lu ientu, l’indirizzo migliore per mangiare pesce sia un …bar. L’Alex Bar appunto. Si chiama così in quanto spin-off di un fortunato bar aperto da Alessandro, il proprietario, sulla spiaggia dei leccesi a San Cataldo, e diventato con l’aiuto della chef Alessandra il ristorante del centro che ha aperto voragini di interesse.
Opto per il menù degustazione “brand new” (?) — 6 portate a 60 euro — abbinando un negroamaro rosato “Calafuria”, puntuale complice di incursioni salentine.
Chiude (1) gli antipasti, ma apre la mia moleskine alla voce “entusiasmo” il baccalà su baccalà dove una perfetta crema di porro estivo armonizza la polvere di capperi comune alle due consistenze del merluzzo: sbollentato e mantecato. Capolavoro mantenuto in carta malgrado l’iniziale diffidenza dei clienti per i presunti eccessi di creatività, che qui si patteggiono con la tradizione, forse a ragione forse no, chissà, e con ingredienti poco manipolati, vedi (2) la selezione di crudo: tonni, spada, salmoni, saraghi, orate, gamberi e calamari che incontrano solo lama di coltello (a corredo un kit faidate con 14 tipi di sale, 4 olii e 3 salsine artigianali), e poi l’insalata d’estate, protagonista un attraente astice, solo comparse gamberi e verdure.
(3) Le pennette gragnanesi con assoluto di gamberi sono un tuffo nel mare di questa Indian Summer salentina.
Sfidate (4) la zuppa di mare secondo Alessandra: pesce azzurro sfilettato, crostacei, molluschi e frutti di mare con crostini al nero di seppia. Annusatela prima, e d’istinto provate a fermare l’impeto del cucchiaio, se ci riuscite.
Arriva (5) la piccola pasticceria come predessert (meglio un altra pasta o un altro secondo piatto) e (6) il parfait allo zenzero con sorbetto di cioccolato fondente, poco sgrassante dopo tanto mare.
Però se questo è un bar, per il prossimo caffè giuro che passo in pescheria.
[Crediti | Link: Alex Bar, immagini: Giampiero Prozzo]