Signori e signore, ecco la nostra carta dei caffè e delle pasticcerie di Roma.
Prima di fare la vostra scelta lasciatevi dire che buona parte dei lievitati trangugiati ogni giorno dai romani abbondano di margarina e zuccheri raffinati, sono spesso precotti e/o surgelati, fatti rinvenire la mattina presto quando i residenti ancora pregustano le loro colazioni.
Occhio non vede, cuore non duole, insomma.
Mica facile, del resto, proporre attimi di estasi e peccato vista l’implacabile preoccupazione dei romani: non spendere più di 1,60/1,80 euro per la combinazione cornetto e tazzina.
Con la nostra immersione totale tra chicchi, tazzine, frolle e sfoglie capitoline vi invitiamo a scoprire se è vero che la Capitale non esprime la grandeur di altre metropoli europee.
Liberi dalla tirannia del prezzo minimo, a noi è parso che questo dream-team composto da vere pasticcerie e formati ibridi all’intersezione tra neobistrot e caffetterie, riesca a far sognare i tifosi della colazione come nemmeno Totti dei tempi d’oro.
10. Le Levain
via Luigi Santini 22/23
Perché –chiederete– dobbiamo accettare compromessi come un caffè non proprio perfetto, per giunta servito nel bicchiere di carta (in pratica un invito all’asporto) e una colazione non esattamente intima?
Ve lo spiego subito: perché nella piccola boulangerie sono le soffici baguette, le torte e la pizza al taglio a incentivare il via vai dei romani che vivono o lavorano nella zona, e dei turisti ovviamente.
Mettiamoci anche il cornetto, preparato in osservante stile francese, con l’uovo ma burroso e friabile, soprattutto il cornetto farcito con la pasta di pistacchio. Attenzione pasta, non crema spalmabile fatta per lo più di zucchero, questa è densa e granulosa, un’altra cosa.
— Ambiente: Curato e caldo, con un po’ di inquinamento acustico.
— Adatto a: Colazione mordi e fuggi o in sacchetto di carta, camminando sul lungo Tevere.
— Prezzi: Caffè e cornetto: 2,10 euro.
9. Crucot
via Monte Pertica 41
Il sottostimato biscotto. Eterno secondo di ogni bar. Non conosco italiani che lo sceglierebbero al posto di un cornetto anche se appena decente. Preferiamo limitarci a “Un caffè, grazie”. Il suo appeal è relegato alle sale da tè, a costi di solito tutt’altro che modici.
Ma nel nostro paese della cuccagna mattutito, cari romani (e non) ne abbiamo anche per chi i biscotti li ama. Il fatto è che Crucot, delizioso bistrot specializzato in polpette vegetali e zuppe (?!), da il meglio di sé con la pasticceria secca.
Ma a parte quella, c’è tanta pasticceria tradizionale e ci sono ottimi dolci al cucchiaio, dal tiramisù in tazza alla mousse cioccolato e peperoncino.
La colazione si fa seduti, prendendosi tutto il tempo se è il caso, sbirciando le torte a disposizione sul tavolo delle alzate.
Anche in questo caso, ahinoi, si bada poco all’estrazione del caffè.
— Ambiente: bon ton, senza mettere soggezione.
— Adatto a: crudisti, vegetariani e vegani, oltre che a golosi con stili alimentari tradizionali.
— Prezzi: 90 centesimi per il caffè. 50 centesimi a biscotto, 3.50 euro gli altri dolci (mediamente).
— Prezzi: 2,10 euro
8. Santi Sebastiano e Valentino
via Tirso 107
“Non esco per mangiare cose che posso preparare a casa”. Il luogo comune, abusato e un po’ spocchioso, si smentisce con il pane, burro e marmellata di Santi Sebastiano e Valentino. O per meglio dire, il pane uvetta e cannella (in alternativa nocciola e uvetta) accompagnato da burro Corman e dalla marmellata di lamponi fatta in casa dai pasticcieri del locale.
Già noto ai lettori di Dissapore come numero 1 dei ristoranti romani più innovativi nel 2017, il forno/boulangerie, un imperdibile tributo al pane con ben 16 tipi diversi e forno a vista, stupisce anche con la colazione.
Abbiamo fatto la “prova cornetto” con tutto il puntiglio di cui siamo capaci. Nel locale che non impiega farine raffinate (niente tipo “00” o Manitoba, per capirsi) il lievitato vincerebbe una sfida per quello più soffice e leggero.
— Ambiente: Romantico, caldo, accogliente.
— Adatto a: Chi vuol fare colazione con tranquillità, perfino in centro.
— Prezzi: Caffè e cornetto: 2,30 euro. Pane, burro e marmellata: 4,50 euro
7. Grué
viale Regina Margherita 95/97/99
Non è un integralista ma ha rinunciato completamente ai semilavorati. Diego Jesus Alonso, responsabile della produzione di Gruè, realizza tutto, ma proprio tutto –confetture e creme di frutta secca comprese– nel laboratorio sottostante il locale.
Una smisurata vetrina di mignon, e macaron (morbidi e meno dolci dei tanti che recitano la loro abusata parte in troppe pasticcerie), non gli impedisce di concentrarsi sulla gastronomia salata. Il pane per i tramezzini è fatto in casa, va da sé
Tra i lievitati abbiamo provato il fagottino alla crema Gruè, una specie di non-Nutella adorabilmente grezza. Le pieghe perfette del dolcetto segnalano un impiego del burro sapiente. I profumi sono irresistibili.
— Ambiente: Minimal, un po’ freddo.
— Adatto a: Colazioni al banco, più che a pause slow. Come quando prendete i mignon da asporto perché i tavoli son pochi e Gruè spesso è pieno.
— Prezzi: Caffè è cornetto: 2.20 euro. Monoporzione: 3.5 euro
6. Severance
via Eurialo 1
Sulla bocca di molti romani per via di un proverbiale cornetto francese, super burroso e senza uova. Ci siamo andati incuriositi per ritrovarci in un minuscolo caffè-bistrot avvezzo ai vini naturali (?!), con esposto in vetrina un torrone morbido al pistacchio alquanto tronfio.
Abbiamo prima verificato l’indirizzo e poi chiesto dei lievitati.
Era vero. Per quanto poco aromatico rispetto ad altri, ma la scelta è voluta –serve a mettere in risalto il sapore del burro buono, in questo caso marca Pamplie– il croissant di Severance è la vaporosa nuvola dalla crosticina friabile che ci eravamo immaginati.
Ciò detto, l’angoletto non può considerarsi un posto dove fermarsi a fare colazione, a meno di non acciuffare l’unico tavolo a disposizione, più che altro è una tappa obbligatoria per uno dei croissant migliori di Roma.
— Ambiente: intimo.
— Adatto a: una sosta veloce
— Prezzi: Caffè e croissant: 2,10 euro. Pain au Chocolat: 1, 50 euro.
5. Nero Vaniglia
circonvallazione ostiense, 201
Ricordate il pippone iniziale sulla preoccupazione dei romani di non spendere più di 1,60/1,80 euro per la combinazione cornetto e tazzina?
Nel locale di Giorgia Grillo, ex responsabile di laboratorio della più nota pasticceria romana, vale a dire Cristalli di Zucchero, non si spende molto di più, ma i sapori sono all’altezza della sua esperienza.
Semplice e gustosa, l’offerta dei dolci si prende qualche licenza d’artista sulla pasticceria fresca e sui mignon.
Da provare i tipici fritti della prima colazione ma impastati con le patate, mentre il cornetto all’italiana, dunque preparato con farina, uovo e burro, non è soltanto soffice e bel alveolato, ma ha una marcia in più grazie alla glassa: uno scriroppo a base di buccia d’arancia e limone, cannella e vaniglia.
— Ambiente: Famigliare. Con il laboratorio di pasticceria che affaccia sul locale dalla parete di vetro e ferro battuto.
— Adatto a: Chi vuole un caffè (magari al banco, i posti son pochi) davvero buono (fanno anche Specialty Coffee) senza scendere a compromessi con i dolci.
— Prezzi: Caffè e cornetto: 1.90 euro (2.10 con la miscela 100% arabica). Specialty Coffe (col V60): 2.50 euro.
4. Cristalli di zucchero
via di Val Tellina 114
Meriterebbe il primo posto ad honorem. Negli ultimi dieci anni il laboratorio di Marco Rinella ha formato gran parte dei più promettenti pasticcieri romani, come dimostra anche la nostra classifica.
Celebre la sua vetrina di semifreddi monoporzione, imitatissimi e mai superati, e la parete di torte e profiterole da cui girare al largo se i dolci vi fanno perdere il controllo.
Non andate via senza aver provato il maritozzo romano, a lunga lievitazione e preparato con olio extra vergine di oliva.
Rinella è anche il più corretto a mantenere separate la brioche italiana e il croissant francese. Impiega due impasti completamente diversi, il primo fatto con lievito madre e uova fresche, l’altro con il lievito liquido.
Locale curato che stupisce più per i meravigliosi semifreddi che per l’ambiente, con posti a sedere solo nel dehors, un angolo di pace nel trafficato quartiere di Monteverde.
— Ambiente: Meglio l’esterno che la sala interna, fin troppo classicheggiante.
— Adatto a: Chiunque. Perfetto per colazione all’aperto e per l’aperitivo con brioche salate e bagel farciti.
— Prezzi: Caffè e cornetto: 2 euro
3. Roscioli Café
piazza Benedetto Cairoli 16
Pierluigi Roscioli colpisce ancora. Ad appena un anno dall’apertura, il terzo locale della stirpe di panificatori (gli altri sono il Forno e la Salumeria) è un andirivieni di clienti acquisiti e turisti che costringe a sgomitare.
Mignon, gelée di frutta e maritozzi: c’è poco da fare, al Cafè dei Roscioli si va per la pasticceria tradizionale, noi comunque optiamo per radiografare il cornetto.
Certamente il più aromatico di tutti, non una sorpresa visto l’impiego di miele, vaniglia Tahiti, scorza d’arancia, limone e burro. Ci ha spiegato il capo-pasticcere, Alessandro Alari:
“E’ una via di mezzo tra la scuola francese e italiana, con la biga (il preimpasto abbastanza asciutto ricavato da acqua, farina e lievito) lievitata nell’acqua per dare maggiore rilievo all’impasto”.
Un vero nerd della pasticceria.
— Ambiente: moderno, leggermente freddo, migliora nella saletta adiacente, molto elegante.
— Adatto a: una sosta rapida in pieno centro storico. Se ci si vuole sedere, vi segnaliamo che nella saletta, quella elegante, è disponibile solo la formula completa, per la colazione sia dolce che salata (ma ci aggiriamo intorno agli 8 euro).
— Prezzi: Caffè e cornetto: 2.20 euro.
2. La portineria
via Reggio Emilia 22
Penserete anche voi, mi sono chiesta, guardando i gianduiotti al pinolo de La Portineria, che non è scontato trovare una pasticceria –e che pasticceria– altrettanto affidabile come cioccolateria?
Accade, comunque, in questa ex galleria d’arte che ormai da 3 anni si è rifatta il look con arredi di recupero (antiche porte, perlopiù, da qui il nome) imponendosi senza discussione nell’aristocrazia della colazione romana.
Nella proposta che include anche i cornetti vegani, ma il prezzo sale a 2.50 euro a pezzo, s’impongono d’imperio le monoporzioni, frutto del lavoro congiunto del pasticciere Gianluca Fiorino e del food designer Ciro Alderi, i due gestori de La Portineria.
Di recente si sono inventati il Montenegro, versione nera del Montblanc, con meringa al cioccolato, pasta di castagna e ribes selvatico. Da provare!
— Ambiente: Elegante ma non serioso.
— Adatto a: Risvegli romantici o pranzi di lavoro, la gastronomia salata è ottima e a pranzo il clima è contagioso.
— Prezzi: Caffè e cornetto: 2 euro (2.20 con il farcito). Monoporzione: freschi a 4.50 euro, secchi a 3.50 euro.
1. Pasticceria Bompiani
via Benedetto Bompiani 8
Se alle 11 o giù di lì il cornetto di Bompiani è già finito, lasciando l’amaro in bocca (è il caso di scriverlo) al cliente che ha pazientemente scalato la fila una ragione ci dev’essere.
Abbiamo cercato di capire cos’abbia di tanto speciale questo cornetto. Il segreto è la scorza d’arancia, che il signor Bompiani stesso (Walter Musco, un vero perfezionista) candisce, trita e inserisce nell’impasto, insieme a farina, uova, burro e vaniglia bourbon.
I super classici della pasticceria sono due: il cornetto (brioche per i non romani) all’italiana” e quello più burroso in stile francese, ovviamente senza uova, che riconoscete all’esterno per le pieghe fitte della pasta, vagamente simile alla coda d’aragosta napoletana.
Comunque, la gamma di lievitati arriva addirittura a quindici (15!), con tanto di prove tecniche in corso sul cornetto fatto con farina di canapa, cannella, semi di papavero e arancia candita.
Ma Walter Musco, uno col pallino degli esperimenti, investe gran parte del tempo inventandosi torte. Ne vengono fuori cose deliziose come la caprese Malaparte: mousse di ricotta di bufala, gelée di pomodoro datterino e di basilico, con una frisella all’olio extra vergine come base. Aspetto generale quello di un’irresistibile cheesecake.
— Ambiente: minimal, elegante.
— Adatto a: colazione al banco, per chi vuole provare o far provare il cornetto di Bompiani. Oppure a colazioni, brunch e aperitivi decisamente più pretenziosi.
— Prezzi: caffè e cornetto: 1.90 euro.
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