Ieri avete scoperto le posizioni dal numero 100 al 51.
Era solo l’antipasto del piatto principale che la classifica delle migliori 100 gelaterie artigianali del 2017 vi riserverà oggi, con le posizioni dal numero 50 all’11, e soprattutto domani quando sveleremo le migliori 10 gelaterie dell’anno.
Nel frattempo complimenti alle 16 nuove entrate di ieri, invece oggi scopriremo la prima volta in classifica di altri 9 campioni del gelato artigianale, che continua a piacere anche anche per rapporto qualità/prezzo vantaggioso –il costo di una coppetta è in media di 2 euro– oltre a essere uno spuntino e un pranzo leggero che gratifica l’umore.
Consumati dall’attesa di scoprire il gelato migliore d’Italia?
Avete degli antidoti: scorrete le passate edizioni della classifica —2016, 2015, 2014, 2013 e 2011, oppure ripassate i criteri di selezione, o ancora il premio gelatiere dell’anno 2017, assegnato dagli stessi colleghi del vincitore.
Noi, intanto, si prosegue.
#50 Terra Australis | Castenaso (BO) | N.E.
La prassi vuole che gli italiani in cerca di fortuna vadano all’estero a far gelato. Stavolta è stato un australiano a venire in Italia, e non si è presentato a mani vuote.
Il gelato di Terra Australis, alle porte di Bologna, è contaminato da ingredienti provenienti della terra dei canguri.
Andateci, anche voi sarete tentati da gusti come “wattleseed” (seme di acacia dall’aroma tostato che ricorda cacao e nocciole) “lemon myrtle” (foglia di mirto dall’intenso profumo di limone), e honeycomb (un alveare croccante fatto di caramello amato nei paesi anglosassoni), insieme alla noce di macadamia ormai sdoganata anche alle nostre latitudini.
GUSTO CONSIGLIATO: macadamia
Gelateria Terra Australis – via Tosarelli 370/2 – Villanova di Castenaso (BO)
#49 100% Naturale | Sestri Levante (GE) | +2
Applicate la filosofia di Slow Food, tal quale, al gelato. Lo prepara Luca Pannozzo, che nella piccola bottega in un carrugio di Sestri fa del “buono, pulito e giusto” il suo mantra.
Tanti sorbetti, parecchi gusti dedicati alle specialità locali e giusto qualche divagazione esotica, premunendosi che tutto venga fatto con frutta di stagione, latte fresco di razza Cabannina (Presidio Slow Food, razza bovina autoctona genovese che produce poco ma ottimo latte), e altri ingredienti che viaggiano verso la conversione totale al biologico.
L’attenzione meticolosa all’origine delle materie prime restituisce un gelato vicino al suo gusto “in purezza“.
GUSTO CONSIGLIATO: non ci crederete ma Olio d’oliva, provate voi stessi!
100% Naturale – via XXV aprile 126, Sestri Levante (GE)
#48 Bar Mincuccio | Palagiano | N.E.
Non è una sorpresa che questa gelateria, come tante altre al sud, discenda da un carretto con due carapine immerse in ghiaccio e sale.
Curioso ma rivelatore che oggi Giuseppe Laterza –per scelta– prepari il gelato come il padre Domenico “Mincuccio” faceva per necessità 50 anni prima, quando tutto era organic e local al netto del marketing.
Così facendo richiama a Palagiano, piccolo centro in provincia di Taranto famoso per gli agrumi, in particolare le clementine, stuoli di famelici pugliesi alla ricerca di sorbetti di frutta fresca o cioccolati monorigine.
GUSTO CONSIGLIATO: Fiorone (una varietà di fico).
Bar Mincuccio – largo Colombo 1, Palagiano
#47 Gelateria Naturale Scaldaferro | Dolo | N.E.
Con la predilezione mai nascosta per i torroni Scaldaferro, siamo andati sulla Riviera del Brenta a provare la nuova avventura di mastro Pietro con un po’ di batticuore.
Cretini che siamo. La ricerca degli ingredienti che rendono unici i torroni (undici mieli rari e un brillante impiego delle spezie come vuole la tradizione veneziana) si ritrova nei gelati, proposti in pochi gusti, alcuni eccezionali, altri soltanto buoni.
C’è persino l’aperitivo a base di gelato, in cui i cosiddetti “gusti gastronomici” come peperone, carota e miele di coriandolo o rosmarino, si accompagnano a pani, formaggi e vini.
GUSTO CONSIGLIATO: miele di arancio e pepe di Sichuan con granella di torrone (probabilmente il migliore gusto di gelato tra tutti quelli provati nel 2016)
Gelateria Naturale Scaldaferro – via Ca’ tron con 33, Dolo (VE)
#46 Pavè, Gelati & Granite | Milano | -7
Brusco capitombolo per lo spin-off della pasticceria milanese nota per i frequentatori tatuati, barbuti e col piercing, al pari dei camerieri, ma fortunatamente anche per i lievitati melodiosi.
In cabina di regia, insomma a preparare il gelato di Pavè –più alta nuova entrata della classifica 2016– c’è sempre Simona Carmagnola, per anni alla corte di Gianfrancesco Cutelli della gelateria De’ Coltelli di Pisa.
Si è attenuato l’effetto sorpresa dei gusti riconducibili ai dolci simbolo di Pavè, che hanno nomi per iniziati tipo pane burro e marmellata (la 160% nota ai frequentatori della pasticceria milanese); ma non tutte le proposte settimanali, come rabarbaro, crema di limone e agastache o fior di latte al muscovado hanno convinto del tutto.
Ad ogni modo, per originalità e attenzione alle nuove voglie dei consumatori la gelateria meneghina merita di stare tra le prime 50 d’Italia.
GUSTO CONSIGLIATO: sbrisolona
Pavè, gelati & granite – via Cesare Battisti 21, Milano
#45 L’arte di Mauro | Mirano | N.E.
Mauro Crivellaro dopo una pausa, lasciata la Bottega del Gelato, ha riaperto nel centro di Mirano.
Per una volta non si parla di culto del local o dell’organic, Crivellaro non è l’epicentro di nessun movimento, ma vorrà pur dire qualcosa se in ogni concorso di gelateria, presto o tardi, sbuca il suo volto sagomato tra i premiati.
Senza bisogno di fronzoli o squilli di trombe il gelatiere veneto combina le materie prime come pochi, e confeziona gusti ben lavorati, spesso classici come i cioccolati e le creme realizzate con un ottimo latte locale.
GUSTO CONSIGLIATO: vaniglia
L’arte di Mauro – piazza Martiri 15, Mirano (VE)
#44 Pico Gelato | Roma | +8
Mica facile per un artigiano ritagliarsi il proprio spazio a Roma. I gelati di Pico, però, in pochi anni sono riusciti a toccare le corde giuste degli appassionati di gelato nella capitale, viziati dalla presenza di molte buone botteghe.
Gustavo Fabian Sosa, gelatiere argentino ma romano d’adozione, si fa forte dei gusti classici che propone senza divagazioni salate/gastronomiche, in controtendenza rispetto al panorama romano.
Sfiziose le varianti mutuate dal mondo della pasticceria come il croccante all’amarena o la cheesecake ai frutti di bosco. Imperdibile il gusto argentino per antonomasia, che è poi quello consigliato
GUSTO CONSIGLIATO: dulce de leche
Pico Gelato – largo XXI aprile 1, Roma
#43 Gelateria di piazza – San Gimignano [-9]
Decano dei gelatieri italiani, Dondoli si è conquistato una solida fama grazie alla verve da toscanaccio gioviale e alla posizione strepitosa della sua gelateria, in piazza della Cisterna a San Gimignano.
Abituato a valorizzare i prodotti locali, da decenni propone gusti come la Crema di Santa Fina che esalta lo zafferano di San Gimignano e i pinoli di Pisa, e di recente si è convertito all’impiego del latte crudo biodinamico della vicina fattoria di Camporbiano.
È stato premiato come Maestro d’Arte e di Mestieri (MAM), unico gelatiere in un parterre formato da illustri nomi come quelli di Marchesi, Massari, Marinato e molti altri.
GUSTO CONSIGLIATO: Curva Fiesole® (ricotta e mirtilli)
Gelateria di Piazza – piazza della Cisterna 4, San Gimignano (SI)
#42 I Vizi degli Angeli | Matera | – 11
Se ancora non avete trovato abbastanza motivi per un giro a Matera, potreste lasciarvi convincere dal gelato.
Dietro le geometrie di cristalli con cui l’architetto Mattia Antonio Acito ha arredato la piccola bottega del centro storico, nel laboratorio completamente a vista, si producono gusti di gran pregio.
Gli ingredienti locali adoperati sono la promozione turistica più efficace per quella terra. Oltre alle tante varietà di frutta, necessarie per granite e cremolate, cattura l’interesse l’impiego di erbe e profumi della macchia mediterranea che allargano lo spettro sensoriale del gelato. Largo allora a bergamotto, lavanda e timo.
GUSTO CONSIGLIATO: Aglianico del Vulture
I Vizi degli Angeli – Via Domenico Ridola, 36, Matera
#41 La Svolta | Marciana Marina (Isola d’Elba) | +2
La svolta citata nell’insegna è stata la decisione presa da Paolo Formica di abbandonare Milano e una carriera da dottore in scienze delle preparazioni alimentari per trasferirsi all’Elba a mantecare gelati.
Un progetto realizzato insieme alla compagna Federica, con ricette attente a quanto di meglio l’Elba abbia da offrire come la ricotta di pecora di Lacona e in particolare la frutta, prodotta con tecniche di coltura vicine a quelle bio.
Ma anche grazie alla raccolta spontanea nella macchia e nei boschi a sud dell’isola, il famoso foraging, generosi di fichi d’India e castagne.
GUSTO CONSIGLIATO: ricotta di pecora dell’Elba
Gelateria La Svolta – via Cairoli 6, Marciana Marina (LI)
#40 Gelateria Liparoti | Trapani | N.E.
Maurizio Liparoti lavora da tempo per riportare ai fasti di un tempo l’arte gelatiera siciliana.
Non sarà originalissimo ma “ricercatori di gusto” è lo slogan della gelateria e per una buona ragione: lungi dal proporre solo i classici regionali come mandorla, pistacchio e cassata, Liparoti allarga l’orizzonte delle materie prime verso tutto ciò che il territorio ha da offrire.
Ecco allora zibibbo, carruba, gelsomino, passito di Pantelleria e sale di Nubia che trovano spazio nei gelati e nelle richiestissime granite, da assaggiare in riva al mare di Trapani vecchia.
GUSTO CONSIGLIATO: pistacchio
Gelateria Liparoti – viale delle Sirene, Trapani
#39 Cremeria Sestri | Genova | -1
Marco Lupi ha sbancato la piazza di Genova imponendosi tra i nomi nuovi (e gli osservati speciali) del gelato artigianale.
Dalla minuta bottega di Sestri Ponente ha spiccato il volo atterrando prima in un corner mobile nell’aeroporto cittadino e da poco nella centrale via San Vincenzo.
Gusti come la crema delle due Sicilie, con pistacchio e mandorla o il cioccolato al sale rosa dell’Himalaya restano notevoli, meno indimenticabile l’interpretazione cremosa di dolci come la colomba o i brownies.
GUSTO CONSIGLIATO: gelato al basilico
Cremeria Sestrese – via Donizetti 36/R, Genova | Aeroporto di Genova | via San Vincenzo 68/R, Genova
#38 Sikè Gelato | Milazzo (ME) | N.E.
Sikè è il termine da cui si ritiene derivi la parola Sicilia, dalla radice “sik”, che esprime concetti come fertilità e crescita.
Il termine “crescita” riguarda da vicino anche Rosario Leone D’Angelo, in classifica nel 2016 con il Bar pasticceria d’Angelo di Monforte San Giorgio e presente quest’anno con un’insegna tutta sua.
In questo nuovo progetto a Milazzo il gelatiere impiega ingredienti come le masse monorigine, lo zafferano, le bacche di goji, con una certa inclinazione all’utilizzo di vini e liquori come nella crema di malvasia o nel gusto Italico, con Torcolato di Breganze, fichi di Villapiana e ricotta di Pizzoli.
GUSTO CONSIGLIATO: Cuba (cioccolato e rum)
Sikè gelato – Marina Garibaldi, Milazzo (ME)
#37 Tonka il gelato che volevi | Aprilia |-2
Valerio Esposito, figlio di pasticcere, appena diciannovenne ha preso una strada diversa entrando nel mondo del gelato, trascinando con l’entusiasmo anche il padre Umberto.
La pasticceria di famiglia, dopo ventotto anni di attività, ha lasciato spazio allo spirito d’iniziativa del giovane gelatiere, ai gusti classici, come il pistacchio e la nocciola (in versione Santa Rosa), e quelli più fantasiosi come il gelato al latte di bufala variegato alle olive celline.
Anche “Vacanze Romane” è uno dei gusti marchio di fabbrica della gelateria insieme alla mandorla e alla nocciola green (vegane e con zucchero di canna integrale).
GUSTO CONSIGLIATO: riproduzione gelata della torta Setteveli.
Tonka, il gelato che volevi -via Ugo Foscolo 15, Aprilia (LT)
#36 Gelateria Popolare | Torino | – 7
Da 10 anni Maurizio De Vecchi soddisfa i palati di avventori vecchi e nuovi di quell’unicum urbano che è il quartiere Borgo Dora, dove si svolge ogni sabato il Balon, storico mercato delle pulci cittadino.
Strettamente intessuto nella trama del quartiere, ne è il vero motore pulsante, anche grazie alle serate organizzate da De Vecchi che portano la musica e il teatro di fronte alle vetrine dei gelati.
Crocevia di persone e nazionalità, ma soprattutto di sapori, che finiscono per contaminare il suo gelato senza troppi fronzoli, schietto e popolare nel gusto (e nel prezzo).
GUSTO CONSIGLIATO: bunet
Gelateria Popolare – via Borgo Dora 3, Torino
#35 Gelateria della Passera | Firenze | -3
Cinzia Otri, spronata dal marito, aveva deciso di allargare il raggio d’azione della loro caffetteria in un locale attiguo, adibendolo a cucina.
L’impossibilità di utilizzare la canna fumaria li ha costretti a modificare di corsa le intenzioni iniziali, dedicandosi all’apertura di una gelateria; la falsa partenza poteva far pensare a un adeguamento del progetto alla Firenze del turismo di massa.
Invece non più di venti gusti colorati e invitanti, che niente hanno da spartire con l’estetica poverella di certe gelaterie fin troppo buone, pulite e giuste, fanno di questa bottega nata per caso un perfetto inserimento nella dimensione dell’accogliente piazza della Passera, Oltrarno.
GUSTO CONSIGLIATO: Monnalisa (mele cotte, uva sultanina, fiori d’arancio e noci – quando disponibile)
Gelateria della Passera – via Toscanella 15/R, Firenze
#34 Ciocolat | Toscolano Maderno | N.E.
Carmela Grotta, figlia di pasticciere, dopo un passaggio al ristorante Calandrino degli Alajmo, si è fatta le ossa lavorando in diverse gelaterie in Italia e all’estero. Un percorso che puntava dritto verso l’apertura di una gelateria tutta sua ad Avellino.
Si è messo in mezzo Cupìdo, che ha previsto una deviazione portandola sul lago di Garda, a Toscolano, per raggiungere il marito Andrea Florioni e portare avanti Ciocolat, un’esultanza di gusti e abbinamenti insoliti. Dai ricordi dell’infanzia come l’uovo sbattuto, una specie di zabaione preparato alla buona da molte nonne a colazione, fino al tributo alle sue origini campane, come la pastiera napoletana.
Nel frattempo, il fratello di Carmela quella gelateria ad Avellino l’ha aperta, si chiama Gelosia (via Francesco De Sanctis 54), altro indirizzo da segnarsi.
GUSTO CONSIGLIATO: pastiera
Ciocolat – via statale 130, Toscolano Maderno (BS)
#33 Zeno gelato e cioccolato | Verona | +11
Già dall’insegna è intuibile come gelato e cioccolato viaggino su binari paralleli che spesso s’incontrano e con ottimi risultati, negli ultimi tempi, in particolare, per valorizzare le ricette vegane.
Altro presupposto è la stagionalità: gusti classici e un ricambio di nuove proposte gourmet, servite la sera in un vassoio degustazione da tre palline.
Coltivatori, vinicoltori e casari di fiducia, piccoli ma solo nelle dimensioni, riforniscono Roberto Bonato in arte Zeno, l’autodefinitosi “gelaticoltore per gelaticultori” (nessuno è perfetto), che interpreta le prelibatezze come tè matcha, lavanda, timo, miele, fagioli rossi azuki, calendula e ginjinha.
GUSTO CONSIGLIATO: crema agrumata
Zeno Gelato e Cioccolato – piazza S. Zeno 12/A, Verona
#32 Joia gelateria naturale | Formigine (MO) | N.E.
Emigrato con mantecatori e palette al seguito da Reggio Emilia in quel di Formigine, Andrea Martinelli ha trovato la sua dimensione.
Già cuoco nella brigata di una cucina stellata, impiega le pause invernali per tornare al primo amore, le padelle (quest’anno a El Molin di Cavalese, ristorante che secondo la guida Michelin “porta il bosco nel piatto”).
In laboratorio questo estro poliedrico prende vita: oltre al gelato sempre trattato con tecnica esatta e buon gusto, produce le focacce che accompagnano le granite e si premura di preparare da sé anche i canditi che finiranno nei suoi gusti.
Complimenti a Martinelli, Joia è la più alta nuova entrata nella classifica 2017.
GUSTO CONSIGLIATO: crème brûlée alla fava di tonka
Joia – via Trento Trieste 112, Formigine (MO)
#31 Gelateria Sanelli | Salsomaggiore Terme (PR) | -4
Corrado Sanelli è uno dei nomi storici del gelato artigianali italiano.
La sua piccola bottega di Salsomaggiore, un bancone che dà direttamente sotto un portico senza arredi vintage né logo fresco di graphic designer, è da decenni una tappa sicura per un gelato molto tecnico nel contesto autenticamente retrò di un’ex latteria.
Sanelli con il figlio Costantino propone gusti straordinari nella loro semplicità, realizzati con la frutta raccolta direttamente dai suoi alberi, o con il latte e il miele della zona come nel caso del bacio di montagna. Quando disponibili da provare assolutamente Parmigiano Reggiano e gorgonzola.
GUSTO CONSIGLIATO: mandorlato al sale di Salsomaggiore
Gelateria Sanelli – piazza del popolo 2/L, Salsomaggiore Terme (PR)
#30 Gelizioso | Sarno | +10
Il terreno vulcanico dell’agro sarnese-nocerino, tra le pendici del Vesuvio e Salerno, concede frutti dal sapore concentrato e l’aspetto turgido che Giuseppe Cascella, uno dei nuovi volti della gelateria italiana, non poteva lasciare fuori dal suo laboratorio.
Del resto il suo gelato “appena raccolto” si definisce soprattutto in virtù dell’attenzione alla stagionalità e all’offerta local, basti ricordare il sorbetto al pomodoro San Marzano e menta dell’estate scorsa.
I gelsi rossi di Ottaviano e l’albicocca “pellecchiella” vesuviana sono solo qualche esempio delle varietà tipiche e di gran pregio proposte quest’anno, insieme a gusti come la percoca nel vino, un vero must estivo in Campania.
GUSTO CONSIGLIATO: ricotta e fichi
Gelizioso – via Matteotti 47, Sarno Gelizioso – via Matteotti 47, Sarno
#29 Chiccheria | Marina di Grosseto | +7
Manuele Presenti ha il suo ruolo nella scena del gelato moderno.
Anche a lui si devono i tanti progressi degli ultimi anni per effetto dei molti gelatieri passati dalla sua “Gelato Naturale Academy” per imparare (e spesso ritrovare) il modo corretto di fare il gelato.
Qualcuno trova la sua strada e arriva pure a superare il maestro, altri si limitano a seguire il solco sicuro tracciato da Presenti. Nella sua Chiccheria latte e frutta in arrivo dalla Maremma concorrono a formare molti gusti: da provare pane burro e marmellata o la pesca al Morellino di Scansano, i sorbetti di frutta, la millefoglie con la crema chantilly o il gelato al basilico, ché dalla Liguria non siamo lontani.
GUSTO CONSIGLIATO: pane , burro e marmellata
Chiccheria – via Piave 14, Marina di Grosseto (GR)
#28 Scian | Cordenons (PN) | +1
Alessandro Scian si è costruito una solida reputazione nel mondo del gelato a nordest. Oggi le schiere di golosi che affollano le sue 4 gelaterie apprezzano il prodotto pulito e diretto dello “chef-gelatiere”, costruito sul gusto personale di Scian, molto chiaro nel definirlo “il gelato come lo vorrei io”.
Come lo vuole lui lo vogliono in tanti, dato che dopo la gelateria di Cordenons l’insegna Scian campeggia oggi anche a Aviano, Jesolo e Lignano Sabbiadoro.
Il progetto più recente è il ritorno al primo amore, la ristorazione, con la Bonteca, locale per pasti veloci con pizze, hamburger e ovviamente gelato.
GUSTO CONSIGLIATO: Dolc’uve
Scian, l’insolito gelato – via Sclavons 75, Cordenons (PN) | piazza Duomo 21, Aviano (PN) | piazza Carducci 26, Jesolo (VE) | via Udine 34, LIgnano Sabbiadoro (UD)
#27 Il Pinguino gelateria naturale | Roma | +3
Stefano Ferrara è il nemico pubblico numero uno di grassi idrogenati, additivi e conservanti. Anche grazie a questa mania per l’aspetto nutrizionale è riuscito a farsi largo nell’affollata scena romana del gelato artigianale.
L’uso ben congegnato delle fibre vegetali solubili e insolubili, che assorbono l’acqua con capacità diverse, gli permette di ottenere gusti dalla struttura appagante nonostante il minor impiego di zucchero.
Questo gelato dall’indice glicemico contenuto e adatto agli intolleranti mantiene intatto il sapore: provate per credere il gusto Gentilini, ispirato agli omonimi biscotti romani, o il caramello con arachidi salate.
GUSTO CONSIGLIATO: Gentilini
Il pinguino gelateria naturale – via Silvestri 224, Roma
#26 Chantilly | Moglia (MN) | -4
Pianura mantovana, a cavallo con l’Emilia, girando per le stradine si incrociano stalle e caseifici. Poi all’ingresso di Moglia, in una traversa della provinciale, una struttura moderna e un po’ anonima accoglie Chantilly.
I gusti sono perlopiù classici, anche gli abbinamenti più originali sono orientati verso sapori invitanti e accessibili a tutti i palati.
Comfort food fatto gelato, come il Maisenza (farina di mais tostato e ciliegie), l’Abbraccio di Venere (gianduja e nocciole intere) o la Regina di Cuori (yogurt con salsa di frutti di bosco e cioccolato fondente croccante), accanto ai quali coesistono pasticceria fredda, dolci da forno e pralineria, in un locale dove si può anche fare soltanto colazione con le brioche farcite al momento.
GUSTO CONSIGLIATO: zabaione al passito mantovano
Chantilly – via dell’Artigianato 22/C, Moglia (MN)
#25 Stefano Dassiè | Treviso | -3
La giovane promessa del gelato italiano si è fatto uomo, o meglio gelatiere affermato: oggi sono tre le gelaterie che portano il suo nome tra Treviso e Montebelluna.
Figlio d’arte, la cifra di Dassiè non può essere altro che la tecnica, puntellata da una creatività fuori dal comune, altrimenti una rotazione dei gusti che solo a pensarla viene il mal di testa non si riesce a sostenere.
Nel gelato di Dassiè, irrequieto e instancabile, si sommano ricerca di ingredienti pregiati e abbinamenti inediti, specie sul tema cioccolato (alla rosa o con limone e zenzero). Da provare anche granite, yogurt e prodotti adatti a celiaci o intolleranti.
GUSTO CONSIGLIATO: Back to Venice (con meringhe artigianali al pistacchio e cannella e gocce di cioccolato)
Stefano Dassiè – via Sant’Agostino 42, Treviso | piazza Negrelli 13, Montebelluna | via Calmaggiore 60, Treviso
#24 Greed | Frascati | Rientrata
Dario Rossi si è fatto conoscere con Greed a Roma, nel quartiere Tuscolano, prima di trasferire baracca e burattini, a Labico, per approdare infine a Frascati.
Un percorso segnato dalla ricerca di uno spazio a lui più congeniale (è originario di Zagarolo, dove coltiva la frutta che finisce nei suoi gelati) in cui spingere sull’acceleratore dei gusti a chilometro zero. Sarebbe una magnifico ministro dell’agricoltura laziale, Dario Rossi, che sta valorizzando come pochi le realtà contadine dei Castelli Romani.
Nella lista degli ingredienti si trovano la lattuga romana biodinamica, il basilico, il pecorino stagionato in grotta, i fiori di zucca, l’olio extravergine, le alici…
GUSTO CONSIGLIATO: visto che Rossi è considerato un maestro del gelato in versione gastronomica, cacio e pepe ci sta bene
Greed, avidi di gelato – via Cernaia 28, Frascati (Roma)
#23 Crivella Gelati & Dessert | Sapri (SA) | -3
Instancabile, Crivella scorrazza in lungo e in largo per far conoscere –quasi fosse un dovere morale – la bontà dei prodotti del Cilento, ispirazione principale del suo gelato.
Cresciuto nella gelateria di famiglia, pur non essendo più un ragazzino, riesce a restare un passo avanti ai colleghi giovani che sgomitano per un posto al sole.
Tenere conto del numero di gusti che ha provato e fatto assaggiare dal suo chiosco sul lungomare di Sapri è quasi impensabile. Tra gli ultimi si segnalano le combinazioni di varie piante aromatiche, come la ricotta di capra con infusione di erbe della macchia mediterranea.
GUSTO CONSIGLIATO: foresta nera
Enzo Crivella gelati & dessert – corso Italia 54, Sapri (SA)
#22 Pasticceria Santo Musumeci | Randazzo (CT) | -5
Santo Musumeci è un artigiano d’altri tempi. Oltre le regole, le tecniche, i libri comandati, realizza gelati, granite e dolci in base alle percezioni che restituisce il suo palato, rodato da decenni di esperienza (nonché dai numerosi premi di cui fa incetta).
Legato a filo doppio con la Sicilia, insieme alla figlia Giovanna –prezioso braccio destro– adopera da anni i migliori ingredienti locali ma senza spingere sulla retorica del chilometro zero, puntando invece sull’abitudine istintiva a tirare fuori il meglio da ciò che si ha tra le mani.
P.s.: leggere sul sito web gli affettuosi commenti lasciati dagli estimatori vi farà sperare di trovarlo in pasticceria Santo Musumeci, magari quando assaggerete una delle granite paradisiache da abbinare alla brioscia col tuppo, colazione prediletta dalle parti di Randazzo.
GUSTO CONSIGLIATO: oro verde di Sicilia
Santo Musumeci – piazza Santa Maria, Randazzo (CT)
#21 Armonia e Poesia | Civitavecchia (Roma) | -7
Da Roma Ermanno di Pomponio è tornato nella sua Civitavecchia, ma non ha perso le buona abitudine di preparare grandi gusti. Mai accomodante, se ne frega di essere simpatico e apprezza poco le conventicole dei gelatieri.
Cultore della biodinamica, porta avanti idee singolari sulla preparazione del gelato, sostiene ad esempio l’importanza di amalgamare la miscela a mano. Un burbero che lascia parlare il gelato, per anni la sua chiave d’accesso al cuore dei romani che non hanno dimenticato Neve di latte, quando era al numero uno della nostra classifica.
Attenzione però, reduce da un percorso che lo ha visto cambiare sede più volte, ha annunciato il suo ritorno a Roma con una nuova gelateria nel 2018…
GUSTO CONSIGLIATO: cioccolato Amedei
Armonia e Poesia – via Bramante 48, Civitavecchia (Roma)
#20 maCam | Novara |+5
Il profilo gastronomico di Novara, non proprio brillante fino all’arrivo dello chef Cannavacciuolo, sta finalmente cambiando. Complice maCam, piccola e singolare gelateria attenta a conciliare etica e profitto, minimizzando il più possibile l’impatto ambientale.
Dedicata ai grandi (quelli che affogherebbero il gelato nel rum) ma soprattutto ai piccoli e a chi piccolo vuole tornarci, maCama spiega bene il suo essere particolare nel nuovo sito web.
Nella gelaterisa gramolate e gelati viaggiano spesso accompagnati, e diventano una merenda (abbinati a biscotti, frolle e croissant), insieme a centrifughe, yogurt. Quando le temperature si abbassano spuntano cioccolata, caffè e infusi caldi.
GUSTO CONSIGLIATO: lime e menta
maCam – corso Italia 40/E, Novara
#19 Alberto Marchetti | Torino | -4
Uno dei gelatieri più famosi d’Italia, Alberto Marchetti è partito da Torino per approdare prima ad Alassio quindi a Milano. Un bello sforzo imprenditoriale che di recente lo ha riportato a Torino per l’apertura dell’impegnativa Casa Marchetti in piazza CLN.
Un nuovo modello di gelateria, su due piani, dove il banco gelati diventa polo d’attrazione per i raffinati ingredienti usati da Marchetti, spiegati nell’aula didattica in cui si organizzano degustazioni e incontri, e messi in vetrina grazie all’area shop.
Casa Marchetti è il punto d’incontro che seducendo con il gelato (i classici ci sono tutti, dal gianduja alla crema all’uovo, alla farina bona) porta poi chi ama la gastronomia su altri lidi. Il gelato come mediatore di valori gastronomici, insomma.
GUSTO CONSIGLIATO: farina bona
Alberto Marchetti – piazza CLN 248, Torino | corso V. Emanuele II 24, Torino | via Po 35, Torino | via XX settembre 48, Alassio | viale Montenero 73, Milano
#18 Officina del Gelo Avalon | Bolzano | -2
Paolo Coletto è un mistico, una di quelle persone che viaggiano in un’altra dimensione, per cui talvolta ci si chiede se sono così o se interpretano una parte. Un artista insomma, solitario e con pochi contatti con il restante mondo del gelato.
Capace però di conquistare, solo pochi giorni fa, un’intera pagina di Süddeutche Zeitung, con successive code di tedeschi che, quotidiano alla mano, hanno preso d’assalto la piccola gelateria bolzanina.
Poche cose raccontano la passione totalizzante meglio del rapporto che Coletto vive con i fornitori. Le fragole vengono raccolte in un determinato periodo dell’anno sempre nello stesso maso a Schlinig, le uova sono soltanto quelle del maso Gampenhof di Aldino, il latte della latteria di Dobbiaco, quello di capra arriva da Merano.
E se i sapori devono molto al Südtirol l’eclettismo di Coletto scalda il gelato con una vena speziata ispirata all’esotico. Caso lampante il gelato al riso basmati, cocco, cannella, cardamomo, pepe rosa, nero e bianco, anice e olio essenziale di rosa bulgara.
GUSTO CONSIGLIATO: fragola
Officina del gelo avalon – corso della Libertà 44, Bolzano
#17 Gelateria Pastorino | Calice Ligure (SV) | =
Negli anni venti del ‘900, in una famiglia di artigiani e contadini, uno zio eccentrico prende del latte e s’inventa un gelato vendendolo sul carretto. Solo molti anni dopo i Pastorino abbandonano tutte le altre attività per dedicarsi alla produzione artigianale di gelato.
Oggi sono un vero esempio in fatto di trasparenza, una delle pochissime gelaterie che pubblica sul sito la lista completa degli ingredienti.
I clienti sono molti e decisamente affezionati, tanto che dalle spiagge si inerpicano in gita fin quassù (siamo sui “bricchi” di Calice Ligure) per potersi sedere ai tavoli e assaporare gusti singolari come Orzo antico, fatto con un rara varietà di orzo chiamata Leonessa, o il mascarpone al caffè croccante, gelato di mascarpone variegato con una salsa mou al caffè e croccante di nocciola.
GUSTI CONSIGLIATI: pinolata o cioccolato al chinotto di Savona
Gelateria Pastorino – via Veneto 37, Calice Ligure (SV)
#16 Gelato Giusto | Milano | -4
Vittoria Bortolazzo è probabilmente la gelatiera più famosa d’Italia e allo stesso tempo la più schiva.
Nonostante non frequenti festival, sagre, eventi o incontri dove va la gente di mondo, è nota perché da alcuni anni la sua gelateria è ritenuta una tra le più buone di Milano.
Il gelato che propone dall’inizio (e sono ormai 8 anni) nella graziosa bottega in zona Venezia – Monforte è una dichiarazione di buon gusto. Tutto è fatto con equilibrio e misura, senza sovraccaricare i gusti di questo o quello, con puntigliosa attenzione alla struttura, sempre della giusta consistenza.
Esempi? Provate zenzero e lime, fico, ricotta e nocciola o il sorbetto di banana e sappiateci dire. Con la stagione più fredda arrivano poi i piri piri, piccoli dolcetti di cioccolato (giusto).
GUSTO CONSIGLIATO: mascarpone, fragola & meringa
Gelato Giusto – via San Gregorio 17, Milano
#15 CiaccoLab | Parma | +9
Stefano Guizzetti, tecnologo alimentare, ha portato il “gelato senz’altro” da Parma, dove è nato, a Milano e Bergamo. Oggi rilancia con una nuova idea dedicata a Parma, CiaccoLab, che “crea connessioni con i produttori locali e valorizza le materie tipiche della tradizione emiliana”.
Nel “laboratorio sperimentale”, novello Bottura del gelato, Ciacco sperimenta e impreziosisce i suoi gusti con i fiori: ibisco, camomilla e cappero di Pantelleria, per esempio.
Ma le novità arrivano anche dal lavoro di revisione delle vecchie ricette, che spesso ha compreso il cambio dei fornitori in favore di piccoli produttori locali: esempi sono le uova da galline allevate all’aperto nella crema e la robiola di Colorno nella “quasi cheesecake”.
Andandoci noterete anche una formulazione delle ricette che riduce l’apporto calorico senza togliere il piacere del gelato, insieme a una lista corta degli ingredienti impiegati, che è sempre un buon segno.
GUSTO CONSIGLIATO: crema del miracolo (con infusione di Grano Arso antico)
CiaccoLab – via Mentana 91/A, Parma | strada Garibaldi 11, Parma
#14 Cremeria Scirocco | Bologna | -2
Il sacro fuoco della gelateria non ha blandito Andrea Bandiera in giovane età (nella vita precedente era un tecnico informatico), ma in poco tempo ha fatto di lui uno dei gelatieri più amati di Bologna.
Mano ferma e una gran conoscenza delle materie prime lo portano a essere tra gli esponenti più audaci e di spicco del gelato gastronomico (o “salato”, anche se salato non è) con gusti come tonno e cipolla, parmigiano e fichi o gorgonzola e noci. Niente paura, li troverete morbidi, rispettosi nei confronti dell’ingrediente d’origine e fedelissimi, anche nel gusto, alla promessa di qualità.
GUSTO CONSIGLIATO: crema classica
Cremeria Scirocco – via Barelli 1/C, Bologna
#13 La Gourmandise | Roma | -2
Tra le manie di Dario Benelli c’è il latte di capra. I coni poi non sono previsti, perché potrebbero deviare il palato dell’avventore dal gusto del suo gelato.
E nonostante tanto puntiglio dobbiamo dargli credito?
Sì, perché gli esiti sono davvero lodevoli, sia nelle preparazioni più fantasiose, come Mandorla in crosta di sale, crumble di pere, gran Moka mandorlato o cheesecake rivisitata con tomino di Vallecervo, fragole e paste di melissa, che in quelle più tradizionali, quali i cinque gusti di cioccolato – due a base acqua, tre a base latte (di capra) e il pistacchio sia crudo che tostato.
Gusti buoni e belli da vedere, giustamente non secretati nei pozzetti, che issano questa piccola gelateria di Monteverde sull’Olimpo della Capitale. O almeno nei pressi.
GUSTO CONSIGLIATO: crema zafferano e noci
La Gourmandise – via F. Cavallotti 36/B, Roma
#12 Bloom | Modena | +14
Immaginate un mix di ambizione, data dalla giovane età, di giusta arroganza, figlia del carattere, e avrete Gianluca Degani. Aggiungete talento e creatività e capirete perché questo ragazzo sta bruciando le tappe, candidandosi a essere uno dei gelatieri più in vista in un futuro molto prossimo.
Già socio di Stefano Guizzetti nella gelateria Ciacco, si è fatto conoscere a Modena a colpi di gelati per taluni incredibili, per altri pretenziosi già dal nome (starà forse scimmiottando l’illustre chef concittadino?).
“Goodbye Ruby Tuesday” (pinolo, timo e salsa di rabarbaro), “Ricordo catalano” (vaniglia, cannella e marmellata di arance), “Calabria calling” (liquirizia, peperoncino e bergamotto candito), fino a sconfinare in “An american guy walking in vignola, thinking about Milan” (burro d’arachidi, amarene, campari bitter), sono solo alcuni dei nomi che –pur facendo arricciare il naso ad alcuni– lo espongono al centro della scena.
Anche perché, se questi toni ampollosi ispirano gelati del genere, possiamo abituarci senza troppi problemi. A 3 anni dall’inizio la strada è ancora lunga, ma i risultati arrivano: è appena stato aperto il secondo negozio a Modena.
GUSTO CONSIGLIATO: Due Sicilie (leggermente piccante)
Bloom – via C. farini 23, Modena | via Taglio 16, Modena
#11 Cremeria Santo Stefano | Bologna | -1
Se mai vi troverete a spiegare a un amico poco attento cos’è una vera gelateria artigianale, la Cremeria Santo Stefano potrà tornarvi utile come esempio calzante di autoproduzione e originalità.
Gli direte che il locale attiguo completamente a vista, il laboratorio creativo di Mattia Cavallari, non solo rifornisce la gelateria producendo lievitati, confetture e cioccolato, ma è sempre lì che viene tostata e raffinata la frutta secca.
Racconterete di una piccola cremeria retrò dai gusti classici irresistibili e molto “bolognesi”, specie le creme, l’immancabile mascarpone, anche il pistacchio salato e il sorbetto di cioccolato.
Vi dilungherete sulle proposte di ispirazione orientale: zafferano, pistacchi e acqua di rose (mille e una notte), acqua ai fiori d’arancio, amaro di Vallebona, mandorle e pistacchi (crema libanese), e persino le granite come il karkadè con le pesche e il tè indiano con zenzero e bergamotto.
Alla fine inviterete l’amico a scegliere con voi, la prossima volta, ma solo a patto che vi lasci rubare una cucchiaiata di gelato dal suo ‘cestino’ (la tipica cialda bolognese).
GUSTO CONSIGLIATO: crema delle zitelle (mascarpone e pinoli)
Cremeria Santo Stefano – via Santo Stefano 70/C, Bologna
Continua domani…
con le posizioni dal numero 10 all’1