Voi che demonizzate il lato food dell’Ikea, additandolo come il male gastronomico par eccellence. Voi che schifate la gommosità ipnotica delle polpette. Sì, voi: ricredetevi infedeli. Adesso potete entrare da Ikea, comprare una Billy e bere Vino Libero. Capito o no? Tra una cassettiera Malmo e un dolcetto alla cannella, ora Ikea vende il Vino libero di Oscar Farinetti.
Certo, il vino, da Ikea. Il vino dell’associazione che comprende 12 produttori vitivinicoli provenienti da 8 regioni diverse. Ultra impegnati secondo la retorica Farinettiana a produrre vini liberi da concimi, solfiti e diserbanti. Insomma, il diabolico patron di Eataly è arrivato pure tra gli scaffali dei 12 punti vendita Ikea in Italia. Non crediate sia facile: è la prima volta che il ramo food dell’azienda di arredamento stipula un accordo in esclusiva con un solo marchio.
Peraltro, l’accordo non prevede solo la vendita in bottiglia: il Vino Libero si può anche bere sul posto, persino spillato dalle botti di legno.
Ottimo affare per Vino Libero, considerato che nell’ultimo anno Ikea Food ha contato quasi 16 milioni di clienti. Il progetto parte in questi giorni a Torino, Carugate, Roma e Bari, e da febbraio sarà esteso in tutta Italia.
Ma coma ha fatto quel satanasso di Farinetti a convincere il gigante svedese? Suvvia, a voi che siete uomini di mondo non può sfuggire che recentemente Ikea è entrata nel club dei partner strategici dell’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
Slow Food apre ancora delle porte in questo Paese.
[Crediti | Link: Green Biz, Vino Libero | Immagini: vinolibero.it]