Come bevete il vino? Se lo allungate con qualche cubetto di ghiaccio, ingoiandolo invece di sorseggiare o agitate la bottiglia prima di aprirla, beh, non siete certo i soli.
L’Italia è al terzo posto nel mondo tra i paesi consumatori di vino dietro a Stati Uniti e Francia, ma questo non ci impedisce di incappare in clamorosi strafalcioni quando lo beviamo.
No, stando a un manipolo di sommelier ai quali abbiamo chiesto gli errori principali che fanno gli italiani quando bevono (ce li hanno detti a patto di mantenere l’anonimato), neanche il nostro grande amore per il vino ci salva dal bere attaccati alla bottiglia, o dal dimenticare le buone maniere più elementari.
Del resto, nessuno nasce imparato. Oltre il 50 per cento degli italiani ha con il vino un rapporto da principiante, per non parlare degli agitati momenti che precedono la scelta della bottiglia al ristorante, specie per la pronuncia del nome.
E allora vediamoli i 20 errori piu’ comuni che gli italiani fanno con il vino, chiunque confessi di essere incappato in uno di questi passi falsi non sara’ messo all’indice, parola di lupetto.
1. BERE ALLA BOTTIGLIA
2. METTERE IL VINO ROSSO NEL FRIGO
3. METTERE IL GHIACCIO NEL VINO
4. TOGLIERE UN TAPPO A VITE CON IL CAVATAPPI
5. SVITARE UN TAPPO DI SUGHERO
6. SERVIRE IL VINO NEI BICCHIERI MACCHIATI DI ROSSETTO
7. INGOIARE IL VINO INVECE DI SORSEGGIARLO
8. NON PORTARE UNA BOTTIGLIA A CASA DI AMICI MA BERE SOLO QUELLE DEGLI ALTRI
9. PORTARE UNA BOTTIGLIA DA MENO DI 5 EURO A CASA DI AMICI
10. BERE IL VINO IN UN BICCHIERE TUMBLER
11. CHIEDERE UNA FETTINA DI LIMONE
12. VERSARE IL VINO PRIMA NEL PROPRIO BICCHIERE POI IN QUELLO DEGLI ALTRI
13. AGITARE LA BOTTIGLIA PRIMA DI APRIRLA
14. BICCHIERI SCHEGGIATI
15. CHIEDERE AL CAMERIERE UNA QUANTITA’ MAGGIORE DI VINO DURANTE L’ASSAGGIO
16. ALLUNGARE IL VNO CON L’ARANCIATA
17. LAMENTARSI PERCHE’ IL VINO ROSSO NON E’ FREDDO
18. RIPORTARE A CASA UNA BOTTIGLIA PERCHE’ NON E’ STATA APERTA
19. PRONUNCIARE LA T IN PINOT NOIR
20. PRONUNCIARE LA T IN MERLOT
[Crediti | Link: Dissapore, Il Secolo XIX]