Siete saliti sul vostro volo? Avete già raggiunto la meta tanto sospirata nelle ultime settimane, che poi sono quelle che non passano mai? Se il tg ci racconta di italiani sempre più in città, a me piace immaginare molti di voi in vacanza, mentre ci leggete quasi distrattamente con un mojito tra le mani e aspettate le canoniche tre ore prima di ributtarvi a mollo.
Qualsiasi meta straniera avrete scelto, una certezza gastronomica è assoluta: lo sgomento da supermarket straniero è un classico intramontabile per viaggiatori ficcanaso.
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Se avete scelto una vacanza on the road e non vi siete rinchiusi dentro un resort con braccialetto dove lo scopo dichiarato è quello di ingrassare di 5 Kg a settimana, allora sapete di cosa parlo, perché di sicuro anche voi siete rimasti vittime della vostra curiosità da visitatori di supermarket.
Per chi invece, scelta o virtuosismo che sia, non è attratto dai supermercati di altri Paesi, allora questa lista servirà a orientarsi sulla scelta. Perché anche voi, inesorabilmente, entrerete prima o poi almeno in un negozietto locale, anche solo per lo spazzolino da denti dimenticato, e a quel punto dovrete decidere di quale golosa stramberia morire. Di seguito vi aiuto a non fare i miei stessi errori.
USA
Se siete negli USA – state lontani dalle patatine al gusto gamberetto, in vero stile gumbo. Non avrete mai Pepsi a sufficienza per far passare la sete indotta e non dimenticherete facilmente l’olezzo nauseante sprigionato dal prodotto al momento dell’apertura della confezione. Evitate anche i bagel confezionati che vi si piantano inesorabili ad altezza trachea e lì restano immobili per 25/30 minuti.
ROMANIA
Se siete in Romania – la domenica vi verrá voglia di imitare gli autoctoni con un pic nic in mezzo al verde (anche quando sono solo piazzole in cemento con vista sulla foresta). Attenzione a non munirvi di strane scatolette al gusto millantato di varie carni. Hanno la consistenza collosa di un testarolo, il sapore indefinito di “animale” e vi faranno pentire amaramente della vostra curiositá da scatoletta. Provare per credere.
TURCHIA
Se siete in Turchia – dopo aver assaggiato forzatamente il loro caffè, un intruglio assassino inquietante, vi verrà voglia di togliervi quel saporaccio dalla bocca il più velocemente possibile. Allora quasi sicuramente vi capiterà di entrare in un supermarket locale e di scegliere tra le bibite. Il mio consiglio è di non optare per quelle gasate al gusto ciliegia, zuccherine come un manifesto pro-diabete e che rischiano di incollare il labbro superiore a quello inferiore.
BALCANI
Se siete nei Balcani – non vi azzardate a risparmiare su un panino, che tanto non sarà mai troppo caro. Io ho azzardato a farmene uno con pane al burro e busta di affettato stile salame comprati in un supermercato sperduto in Serbia. La fosforescenza del salume avrebbe dovuto mettermi in allarme. (Esempio applicabile in diversi altri Paesi dediti allo stile dell’insaccato rosso fuoco).
BALEARI
Se siete alle Baleari – per sedare la sete assassina dell’hangover della mattina dopo avrete bisogno di litrate d’acqua liscia. É scientificamente provato che tutte le bottigliette d’acqua che troverete al supermercato di turno saranno inevitabilmente troppo sapide. Tanto da farvi supporre che i locali imbottiglino acqua di mare.
SVIZZERA
Se passate dalla Svizzera – sappiate che una volta ho comprato una confezione di striscioline di alghe, o almeno credevo lo fossero visto che la confezione era scritta in tedesco. In realtá ho scoperto presto che in terra elvetica vendono confezioni di fagiolini disidratati che assomigliano ad alghe appunto. Non metteteli in bocca nella speranza di poterli masticare, perché vi si incrineranno anche i molari.
L’Asia mi manca. Non mi sono sentita ancora pronta, non chiedetemi il perché. Mi mancano un sacco di altri posti, in realtá. Aiutatemi a compilare la lista, per il bene del turista sprovveduto e in presa a crisi di fame. Fatelo per lui, prima o poi saremo tutti nei suoi panni.