Il tartufo non è solo roba per VIP. Cioè, non è che se il massimo che ci siamo concessi finora sono gli scorzoni dalle altissime aspettative e le rese sconfortanti, significa che non possiamo puntare più in alto. Anche se non abbiamo mezzi faraonici, intendo.
Prendete Oprah Winfrey, la regina dei talk show: si è sparata un volo transoceanico perché uno dei suoi sogni era cercare il tartufo, a parte l’incontro con Matteo Renzi. Lei, dalla sua, per realizzare i sogni ha un budget pressoché infinito, ma noi da qui abbiamo il vantaggio del tempo-spazio. Insomma, se proprio siete sfortunati geograficamente, il peggio che vi possa capitare è abitare in Sardegna e dover volare fino in Piemonte, ma avete comunque un vantaggio su Oprah di diverse ore. Senza contare che lei, poi, non sarà lesta come voi nello scovare la trifola, anche solo perché deve smaltire il jet lag (e qualche chilo di troppo).
[related_posts]
I vostri sogni ambiziosi di far parte del jet set del food sono a portata di mano. Per un giorno, ma anche una settimana, potete fare finta di avere lo stesso potere di Oprah: quello di visualizzare il sogno profumato del tartufo e materializzarlo sotto i vostri denti.
Non ci riescono mica solo gli americani di successo!
Innanzitutto per prepararvi al meglio potete scegliere in quale dei musei del tartufo vi è più comodo andare per studiarlo da vicino: Mantova, Perugia, Siena. E ricordatevi anche del Centro Nazionale di Studi sul tartufo ad Alba. Per non sfigurare quando vi troverete a dover disquisire amabilmente sul tartufo, non dimenticate di visitare settimanalmente la Borsa del Tartufo con le quotazioni aggiornate.
Vi faranno spavento, lo so, ma pensate di nuovo alla vostra silenziosa sfida con Oprah l’acchiappasogni: si vive una sola volta, e poi vi basterà un solo acquisto nella vita per potervi bullare con gli amici.
Poi naturalmente dovete anche provare sul campo: noi vi veniamo gentilmente incontro nella sfida col vostro sogno di tubero nel cassetto e vi diamo qualche consiglio sulle migliori trattorie piemontesi per mangiare il tartufo come si deve, senza avere tracolli e collassi al momento del conto.
Qui, mi raccomando, dateci dentro.
Non fate gli schizzinosi quando capite che un uovo al tegamino spolverato di tartufo vi costerà sui 27 euro, lo sapevate che sarebbe stata dura. Godetevi il momento, pensate agli spuntini di pausa pranzo risicati che vi concedete durante l’anno. Questa meraviglia non ve la meritate tutta?
Per poter tornare davvero con la pancia piena a casa, manca la ciliegina sulla torta: l’esperienza sul campo. Quella che vi permetterà in futuro di ripensare con nostalgia al vostro week end piemontese, quella che vi farà apprezzare ancora di più il prodotto vedendo da vicino da dove viene, la faccia di chi lo cerca per voi, il nasone del cane all’opera… Ve l’avevamo raccontata la nostra cerca di tartufo, vi ricordate?
Puro romanticismo, roba da far venire le lacrime anche ai più ruvidi e spietati trifolai alla ricerca del tubero che ti risolve il mese intero. Sì, perché di questo stiamo parlando, cara la mia Oprah: di tartufi dal cuore di panna. Non di spedizioni di caccia che sembrano fare il verso a Platoon: guardatela, le manca l’elmetto e il colpo in canna.
È che le manca la poesia, lei e i suoi sogni che si realizzano sempre. Cosa vuole saperne lei dei sospiri all’alba, delle mattinate di rugiada e sottobosco, dei tajarin? Che volete che ne sappia lei? Il vostro sogno di tartufo vale molto più del suo, ne sono sicura.
E quindi, se non avete ferie, se avete la febbre, se dovete curare la nonna e non potete fare un salto ad Alba, ma avete il cuore tenero e pieno di sogni di tartufo accontentatevi di un mezzo sogno a Milano (tappatevi il naso perché c’è di mezzo Simone Rugiati) o di un assaggio di sogno a Roma.
Buon tartufo a voi.
[Crediti | Link: New York Mag, Huffington Post, Dissapore, Scatti di Gusto. Foto: Daily Mail, Instagram]