Ci sono stati tempi in cui mangiare una pizza intera alle due di notte era un piacere assoluto, una parentesi di socialitá notturna ispirata da una fame reale, fisica, palpabile.
Poi ci sono stati altri anni in cui, tornando a casa da una serata alcolicamente impegnativa, lo spuntino notturno era composto da qualsivoglia cibo spugna, solitamente ingurgitato in piedi davanti al lavandino della cucina, illuminata dalla lucina flebile del frigo aperto.
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Poi gli anni passano, le cose cambiano, e il cibo della notte viene passo dopo passo sostituito in quantità da quello della domenica a pranzo, quel pasto che da giovane veniva stravolto e rimpiazzato da un cappuccino e un leggero cerchio alla testa.
L’imborghesimento, però, é un processo inesorabile e dove prima c’erano scelte di gusto temerarie nel buio della notte, oggi ci sono solo prove generali di gastrite. Il tutto, anche se é un passaggio graduale, dopo i 35 viene percepito più ferocemente, esattamente quando ci si rende conto che alcuni virtuosismi temerari dello spuntino di mezzanotte non sono più permessi. Ecco qualche esempio sconsigliatissimo.
1. AGLIO, OLIO E PEPERONCINO
In un gruppo c’é sempre qualcuno che, nel cuore della notte, lancia la sfida agliata. Re incontrastato della cucina notturna, lo spaghetto aglio olio e peperoncino é un vero cult, oltre ad essere un salvavita di cui si posseggono quasi universalmente gli ingredienti. Attenti, però. La digestione allunga mortalmente le sue grinfie lunghe su di voi quasi quarantenni, il tempo passa per tutti.
2. PANINO DEL CAMIONCINO
La scelta standard, se casa è ancora troppo lontana o se il frigo è vuoto, è quella del paninaro da strada illuminato da una giostra di led tra il verde e il blu. Mediamente, fino ai 35 anni, la sfida ha la forma di un panino industriale con salamella a mattonella, peperoni e cipolle grigliate, il tutto annaffiato di maionese o senape a scelta. Provate a riaddormentarvi, cari quarantenni, dopo una botta gastrica di questo genere. Poi ditemi se ci siete riusciti.
3. CRACKER E GORGONZOLA
Rispetto a quello che offre la vostra dispensa, ecco comparire sul piano della cucina grissini e brie, crostini e pecorino, cracker e gorgonzola. Non solo tarderà il sonno e conterete un migliaio di giri e giravolte nel letto, ma quando vi sarete finalmente riappisolati gli incubi vi giocheranno scherzi orribili, e non riuscirete mai ad arrivare alla bottiglia d’acqua. Forse se avessi scelto una ricottina magra…
4. VASCHETTA DI GELATO
É scientificamente provato che, una volta placata la fame notturna, sopraggiunga la pace dei sensi. Per riuscire in questo intento arrivandoci morbidamente e dolcemente, mi é capitato decine di volte di attaccarmi al barattolo del gelato. Il problema si pone se il barattolo è pieno. In questo caso, non sono mai riuscita a fermarmi prima di ritrovarmi a grattare sul fondo della confezione sul cucchiaino. Di recente, però, me ne sono pentita la mattina dopo.
5. SPUNTINO ALCOLICO
C’é chi, in notturna, torna a casa e già pigiamato si concede il bicchiere della staffa, che diventa strumento di riflessione cosmica amplificato dal silenzio delle ore piccole. Che sia una grappa cinese alla rosa, un amaro in proporzioni triple rispetto al bar o un bicchierone di passito, é indubbio che concilierà il sonno, ma il vostro risveglio si farà di certo più pesante.