La Sicilia è una terra contraddittoria: bellezza stordente e tanta bruttezza politica e amministrativa. Un paradiso fortunatamente incapace di soccombere all’inferno. La Sicilia è un mood: calda, raffinata ma selvaggia, accogliente.
Gastronomicamente è una mamma sempre pronta a viziarti e satollarti di cibo. Con due indirizzi sulla bocca di tutti, Il Duomo dello chef Ciccio Sultano a Ragusa Ibla, e La Madia di Pino Cuttaia a Licata. Reputazione meritata.
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Per questo siamo andati alla ricerca di qualcosa di diverso.
Ristoranti, osterie e trattorie, anche hamburgherie, che meritano una sosta per scoprire la vera Sicilia.
O l’Altra Sicilia se preferite.
1. Il Pentagono – Chiaramonte Gulfi (Rg)
Nell’immaginario gastronomico la signora Giovanna è la donna delle scacce, versione locale della focaccia declinata in modi che si differenziano da paese a paese. Qui si raggiungono vette di bontà inumane; capolavori da provare al fianco della fantastica impanata di pollo o del caciocavallo ragusano. I piatti vengono preparati solo a pranzo, ma è possibile sedersi a tavolo anche la sera nel caso sia avanzato qualcosa. D’estate Giovanna propone anche due granite, mandorle o limone, straordinariamente buone.
Bar Il Pentagono – contrada Pezze 9, Chiaromonte Gulfi (Rg)
2. Consiglio di Sicilia – Donnalucata
Il regno dello chef Antonio Cicero e di Roberta Corradin, scrittrice e giornalista gastronomica (suo il libro La Repubblica del Maiale), che per amore ha deciso di stabilirsi in Sicilia. Se verrete fin qui non potrete esimervi dall’assaggiare l’immaginifico Panino Chiaramontano, creato con il salame di Massimiliano Castro ed il trancio di tonno rosso con salsa di cipolle di Giarrattana. Ma anche la spatola al forno fatta a ‘carciofo’ (con asparagi, broccoletti e melanzane), gli spaghetti di pesce con le carote amare o la bottarga. Famoso in tutta la Sicilia è il loro cannolo, realizzato in casa seguendo una ricetta segreta di famiglia che ripercorre la tradizione e prevede l’uso della ricotta di vacca modicana (aromatizzata all’arancio) senza l’uso dei canditi.
Consiglio di Sicilia – via Casmene 79, Donnalucata
3. U Locale – Buccheri
Al centro di Buccheri, paesino ai piedi del monte Lauro nel siracusano, si trova questa osteria, regno dei sapori più tradizionali della cucina degli Iblei, e gestita da un titolare particolarmente gigione, diventato un altro dei motivi irrinunciabili per una sosta. Posto per palati poco schizzinosi, vista la mole di tagli di carne “meno nobili”(famosa la loro lingua d’agnello), che compaiono in un menu organizzato rispetto alla disponibilità della materia prima locale. Qui si raccolgono anche le olive più grandi della provincia.
Osteria U Locale – via Vismet 14, Buccheri (SR)
4. FUD – Bottega Sicula Catania
Strano a dirsi ma l’hamburger gourmet ha trovato casa anche in Sicilia, da FUD, un locale moderno che è una gastronomia, una bottega di prodotti , una pizzeria e una paninoteca tutti miscelati assieme. Dietro il progetto troviamo Andrea Graziano, proprietario anche de Il Sale Art Caffè in centro storico. Solo qui troverete lo Shek Burger, territorialissimo hamburger con la carne d’asino.
FUD – via santa Filomena 35, Catania
5. L’Oste e il Sacrestano – Licata
Licata è Pino Cuttaia ma non solo. Una vecchia sacrestia accoglie questo piccolo ristorante nel centro storico cittadino, dove lo chef Beppe Bonsignore propone una cucina di piatti raffinati e creativi. Se non volete scegliere alla carta buttatevi sul menu ‘Peppe fai tu!’ con la rivisitazione del fish&chips e la chiusura affidata all’indimenticabile cannolo ai fichi d’India e arancia.
Hosteria-Enoteca L’Oste e il Sacrestano – via Sant’Andrea 19, Licata
6. Locanda del Colonnello – Modica
Anche in Sicilia si usa affiancare ai ristoranti stellati (in questo caso La Gazza Ladra, chef David Tamburini) dei locali ‘fratelli’ più informali (e meno aggressivi economicamente), per allargare la base della potenziale clientela. In questo caso la locanda è affidata al giovanissimo chef Davide Minerva, siciliano di origini pugliesi, che si sta facendo le ossa a colpi di piatti tradizionali (arancini di melanzane, timballi di alici e tutto il campionario territoriale) riproposti in chiave moderna. Non dimenticate di assaggiare i dolci, in certi casi superlativi.
Locanda del Colonnello – vico Biscari 6, Modica
7. Millefoglie – Catania
Vicino alla Fèra ‘o Luni (uno dei due mercati storici catanesi) trovate questo piccolo e accogliente ristorante vegetariano di una giovane coppia, che rimane aperto solo a pranzo tutti i giorni tranne la domenica. Ampia offerta di zuppe e insalate con omelette e pastasciutte.
Millefoglie – via sant’Orsola 14, Catania
8. Scuola Nosco | Ristorante Cenobio – Ragusa Ibla
Il Cenobio è il ristorante didattico della scuola di cucina professionale Nosco, convenzionata con l’Alma e diretta dallo chef Giuseppe Barone. Superate il senso di solennità di entrare in uno degli edifici storici più belli della città (l’Antico Convento dei Cappuccini a Ragusa Ibla) troverete un locale con una grande attenzione per la cucina e il servizio. Menu esibitamente a km zero, grazie all’uso di ingredienti locali colti direttamente nell’orto dei Semplici, realizzato e coltivato dagli allievi nel giardino del convento.
Nosco | Ristorante Cenobio – viale Margherita 41, Ragusa Ibla
9. Ristorante Enoteca Andrea Sapori Montani – Palazzolo Acreide
Andrea Ali propone una cucina di sostanza, ma non banale, che si nutre del territorio in cui opera (erbe spontanee, funghi, tartufi, trote del torrente Manghisi) e sfrutta tecniche di produzione e di presentazione moderne. Massima attenzione alla carne (coniglio, il maialino nero dei nebrodi), ma ricordatevi di ordinare la creme brulé di carruba. Goduria assoluta!
Ristorante Enoteca Andrea Sapori Montani – via Gabriele Judica 4, Palazzolo Acreide (SR)
10. Hosteria del Vicolo – Sciacca
Il locale di Nino Bentivegna (fiduciario della Condotta Slow Food di Sciacca) ha affidato un team talentuoso a allo chef Antonio Gelone. Il locale è raffinato e raccolto, con proposte che permettono di immergersi nelle prelibatezze siciliane. Nota di merito i formaggi in degustazione (tra cui il Piacentinu DOP Ennese) con una buona carta di vini e distillati.
Hosteria del Vicolo – vicolo Sammaritano 10, Sciacca (Agrigento)
11. Ristorante Pizzeria La Piazzetta – Pedalino
Siamo fuori da qualsiasi itinerario turistico classico, in questo ristorante (che funge anche da pizzeria) dove potrete assaggiare una solida cucina del territorio a base di carne, pesce e zuppe. Se avvisate del vostro arrivo almeno tre giorni prima potrete farvi preparare qualche piatto realizzato con alcune erbe spontanee raccolte appositamente per voi.
Ristorante Pizzeria La Piazzetta – piazza A. Tumino 5, Pedalino (Rg)
12. U Dammuso – Chiaramonte Gulfi
Ristorante aperto in un caratteristico basso affacciato su una viuzza del centro di Chiaramonte. Qui regna una cucina semplice (in cui impera il maiale) e molto piacevole, a cui si affiancano i famosi salumi di Massimiliano Castro. Grande attenzione alla carta dei vini, con molte etichette locali come l’Arundo, uvaggio creato da i due geologi che sono dietro l’azienda agricola Meridio.
Ristorante U Dammuso – via Martiri Ungheresi 7, Chiaramonte Gufi (Rg)
13. La Taverna del Lupo – Ragusa
Un locale appena fuori Ragusa dove è sostanzialmente doveroso tuffarsi sui mitici Spaghetti alla Donnalucatese con acciughe e cipolle, sulla pasta con la bottarga o le telline. I secondi cambiano in base alla disponibilità del pescato, con fritti e insalata fresche che si accompagnano a piatti a a base di carne.
La Taverna del Lupo – piazza Cappuccini 22, Ragusa
14. Ristorante del Crocifisso – Noto
Nato da una classica osteria con cucina, oggi il testimone è passato dalla madre allo chef Marco Baglieri, che lo ha fatto diventare una delle mete più rinomate della scena gastronomica di Noto. Pasta fatta in casa e menu che scorre riproponendo i classici siciliani destreggiandosi tra carne (coniglio, maialino nero) e pesce (tonno, pesce spada, ventresca, calamari)
Ristorante del Crocifisso – via Principe Umberto 46, Noto (Sr)
15. La Rusticana – Modica
Gestione antica, arredo anni Sessanta e grande fascino per un locale che pare uscito direttamente da una macchina del tempo. Anche la cucina è ferma nel tempo ma viene proposta con una passione ed un amore per il proprio mestiere encomiabili. Menu affidato ad una lavagna (unica infrazione al viaggio nel tempo), ma ordinate se disponibili, tagliatelle alla carrettiere e caponata.
La Rusticana – via Medaglie d’oro 48, Modica (RG)
[immagini: facebook, thespecialistnetwork, reastaau, caponataweb, chiarachiaramonte, scattidigusto, tripadvisor, ilturismoculturale, siciliafan, passionegourmet, google map. Flickr/Marco Ranzino]