Mangiare in autostrada. Ci promettono da lustri che il calvario culinario lascerà il passo a oasi gastronomicamente edificanti. Attendiamo.
Per ora la sosta è:
Un incubo per i gourmet
Un paradiso per gli amanti del Camogli.
Un’opportunità per quelli dotati di abnegazione, tempo e senso pratico, di uscire dal casello e fare qualche km in più. Per approdare a un ristorante di pesce con vista, un’osteria di quelle dure e pure, un bistrot gggiovine e creativo.
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Insomma per godere un po’ invece che addentare un panino di plastica con 11 grammi di companatico servito da un poverino/a che deve occuparsi di 16 azioni in contemporanea.
Riprendiamo allora le preziose dritte che sabato scorso il giornalista e nostro lettore Antonio Scuteri elencava su Repubblica, e rimpolpiamole di qualche informazione.
10 uscite dal casello e 20 ristoranti che meritano il pagamento del pedaggio. Leggete, raccontate e suggerite.
A12 – SARZANA
Locanda delle tamerici, Ameglia
Ristorante del lussuoso Locanda delle Tamerici, uno dei migliori modi per smentire lo stereotipo che “nei ristoranti degli alberghi si mangia male”. A proposito di stereotipi: splendida la cornice, uno dei migliori scorci dello spezzino, e splendidi pure i piatti a base di crostacei.
Via Litoranea 106, Ameglia (SP).
www.locandadelletamerici.com
Panzallegra, Sarzana
Viva la tradizione, viva il rustico, viva Slow Food, viva le Osterie Slow Food. Cucina di mare e di terra, a chilometro (quasi) zero come i vini. Se dico “trofie al pesto con cozze” è sufficiente a farvi saltare in macchina e imboccare l’autostrada?
Via Mascardi 21, Sarzana (SP).
A4 – ROVATO
La Villetta, Palazzolo sull’Oglio
Le materie prime sono del territorio (bresciano), i vini della Franciacorta. Le premesse paiono ottime. Pesce di lago, formaggi e salumi nostrani, uso disinvolto del quinto quarto di vitello. Qui trovate un racconto più dettagliato dell’esperienza.
Via Marconi 104, Palazzolo sull’Oglio (BS).
www.osteriadellavilletta.it
La Dispensa, Adro
Su quel ramo del lago di Iseo, Vittorio Fusari fa una multiforme proposta: bistrot, enoteca, bottega e ristorante. Menù gourmand a 90 euro al ristorante; trippe in brodo a 9 euro all’osteria; hamburger (senape,carciofi,salsa di peperoni,spinaci,salsa di vino rosso) a 8 euro al bancone del bar; spuntini da aperitivo a 4 euro. Decidete voi cosa ne vale più la pena.
Via Principe Umberto, Torbiato Di Adro (BS).
www.dispensafranciacorta.com
A4 – MONTEBELLO VICENTINO
Damini&Affini, Arzignano
La nostra Martina Liverani ne ha fatto una bellissima recensione. Vi metterete in macchina subito dopo averla letta.
Via Generale Cadorna 56, Arzignano (VI).
www.daminieaffini.com
Zamboni, Arcugnano
Cinquant’anni di attività portati benissimo. Lasciatevi accudire dalla famiglia Zamboni, e orientatevi sulla carne, che sia declinata nei primi o nei secondi: impossibile resistere a un piatto come il pasticcio di anatra e funghi. Cucina solida, porzioni abbondanti e un rapporto qualità prezzo quasi ridicolmente favorevole.
Via S. Croce 73, Lapio di Arcugnano (VI).
www.trattoriazamboni.it
A14 – RIMINI NORD
La Sangiovesa, Sant’Arcangelo di Romagna
Genuina e veracemente romagnola. Nelle ennemila stanze della Sangiovesa si possono comprare prodotti tipici come la saba (sciroppo d’uva concentrato) o il savour (una sorta di marmellata) o cenare: impossibile uscire senza aver assaggiato la loro piadina, accompagnata da squacquerone e fichi caramellati.
Piazza Beato Simone Balacchi 14, Santarcangelo di Romagna (RN)
www.sangiovesa.it
Antiche Fosse, Sogliano al Rubicone
Difficile raggiungerlo, facile goderne. Nomen omen: vi trovate il celeberrimo pecorino di fossa. Ovvero formaggio stagionato per più di un mese, chiuso in sacchi di tela naturale, dentro fosse di tufo coperte da paglia e fieno.
Via Roma 67, Sogliano al Rubicone.
A14 – PORTO ASCOLI
Espri, Colonnella
Gli amici vegetariani vi ringrazieranno di averli portati in questa osteria-vineria che fa un’ottima cucina definita naturale. Nel locale di Emanuela Tommolini e Fabio de Cristofaro, formatisi rispettivamente da Leemann e Romito) la carne c’è ma è poca. Sperimentazioni crudiste e piatti che – sarà mica una parolaccia? – si possono definire come sani e leggeri.
Via XX Settembre 22, Colonnella (TE).
www.osteriaespri.it
Zenobi, Colonnella
Stessa località, diverso registro. Zenobi è un agriturismo bucolico nel senso proprio del termine. Olio, vino, verdure ed erbe sono di loro produzione. In questa cucina a filiera cortissima Scuteri consiglia di provare l’agnello cacio e ova, e chi sono io per smentirlo?
Contrada Riomoro 132, Colonnella (TE).
www.ristorantezenobi.it
A1 – VALDARNO
Uvaspina, Montevarchi
La partenza è la tradizione, le materie prime sono del territorio, mai guizzi creativi non mancano. Sia ristorante che bar à vin, ovvero … beh, che ve lo devo spiegare io cos’è un bar à vin?
Via del Lungo Isidoro 62, Montevarchi (AR).
www.osteriauvaspina.com
Podere Panzano, Bucine
Dalla Sardegna con furore. Caseificio gestito dalla famiglia di origini sarde, che produce pecorino ma anche ricotta, yogurt e formaggi freschi.
Via di Cennina, Bucine (AR).
A1 – ORVIETO
Sala della Comitissa, Baschi
Non c’è solo Vissani in questo angolo d’Umbria, ma anche questa trattoria con “spunti creativi e ottimi vini”. Si passa agilmente dall’hamburger di Mora Romagnola agli umbrichelli all’amatriciana scomposta al crudo di tonno con olio all’avocado.
Via Roma 11, Basci (TR)
www.saladellacomitissa.it
Fratelli Giuliani, Baschi
Da più di 70 anni una garanzia in materia di formaggi. Variazioni sul tema di ricotta e pecorini che attirano in quest’angolo d’Umbria cacio-fissati da tutto il mondo.
A1 – CAIANELLO
Il Contadino, Caianello
Fuori dal casello nel senso proprio del termine. Popolare in tutto: nei prezzi, nella proposta, nell’accoglienza dello chef e patron Berardino Lombardo. Ricette all’incrocio tra Campania, Lazio e Molise: uova a susciello, pane cotto con i broccoli, zuppa di zucchine e salsiccia.
Via Starze 159, Caianello (CE).
berardinolombardo.it
La Fenice, Presenzano
Azzardarsi a parlare di “vera mozzarella di bufala” è un rischio che non voglio mai correre. Ma pare che, in questo caseificio, si trovi una bufala casertana da menzione. Già che ci siamo, parliamo della differenza tra casertano e salernitano per quanto riguarda la mozzarella di bufala? Il flame è ufficialmente aperto.
Via Boscarelle 1, Presenzano (CE).
A3 – PALMI
De Gustibus, Palmi
Pare stia per spostare location. Affrettatevi finché è ancora a portata di autostrada, e potete godervi la vista sul mare che è uno dei due motivi per cui è famoso. L’altro è la stroncatura, un piatto tipico della valle di Gioia Tauro, fatto con gli scarti del grano e condito con aglio, acciughe, olive, pangrattato e peperoncino.
Viale Rimembranze 60, Palmi (RC).
www.degustibuspalmi.it
Le Chicche, Taurianova
Non di soli ristoranti vive l’uomo. A volte, per dire, vive anche di pasticcerie. Questa, gestita da decenni dalla famiglia Taverna, è famosa in particolare per torroni e torroncini (morbidi, friabili, aromatizzati) e per la frutta secca ricoperta di cioccolato. Non mancano excursus nella tradizione calabrese come pitte o pignolata.
Piazza Italia 8, Taurianova (RC).
www.pasticceriataverna.it
A19 – BAGHERIA
I Pupi, Bagheria
Spunti di mare e di terra. Qui non va chi è in cerca della cucina tradizionale siciliana. Un esempio? Agnello farcito alla Siciliana con riso Thai e spuma di patate al forno.
Via del Cavaliere 59, Bagheria (PA).
www.ipupiristorante.it
Arrhais, Santa Flavia
Il tema è la cucina regionale, l’esecuzione è ineccepibile. Giovanni Tarantino propone del pescato sempre freschissimo, direttamente dalla marineria di Porticciolo.
Largo Marino 2, Santa Flavia (PA).
[Crediti | Immagini: Leonardo 3000, cercaristoranti.com, Witaly, Cucchiaio, 2spaghi.it, italiaristoranti.info, mytable.com]