Caldo è caldo, non c’è che dire. La temperatura mi rende così indolente da non aver trovato un attacco migliore a questo post.
Costretta in città (“che a Bologna in estate è sempre più caldo e d’inverno sempre più freddo”, dicono gli umarell), ingobbita sul computer a ticchettare, passatemi il post sentimentale e personale.
Nient’altro che la lista che ho appena appuntato a matita sul mio taccuino, dei ristoranti in cui mi piacerebbe essere stasera per cenare all’aperto, con un vestito leggero, un paio di sandali, la certezza che domani non ho nulla da fare prima delle 14.
Li ho scritti in ordine sparso e sono tutti verosimili, ossia nei miei paraggi. E nei paraggi di chi bazzica la Romagna nel weekend.
Cenare all’aperto è indubbiamente una delle opportunità più belle dell’estate. Sono sempre diffidente verso coloro i quali si rinchiudono in locali dotati di aria condizionata: che tipo di problema avete che vi fa optare per i 20 gradi a giugno e i 21 a dicembre
Foste in me, dove andreste?
Clandestino, Portonovo.
Non è in Romagna, già. Ma quando chiudo gli occhi e provo a immaginare il posto perfetto per una cena estiva, non posso che pensare al Clandestino di Moreno Cedroni a Portonovo.
Quest’anno il menù è Susci Letterario, e io sto ancora pensando a quanto era spettacolare il British Susci della scorsa estate. Niente da fare: insuperabile.
Ca’ Mì, Savio.
Torno sempre volentieri da Camì: un agriturismo marittimo a Savio. Che vuol dire? Vuol dire che c’è l’orto anche se siamo in zona mare.
L’atmosfera è sempre bella e di relax, forse per via delle luci ma anche di una cucina confortevole, semplice però sfiziosa, figlia della grande esperienza dello chef Vincenzo Cammerucci.
Le Ghiaine, Cervia.
Se avessi voglia di mangiare carne, non avrei alcun dubbio e mi dirigerei spedita a Cervia a Le Ghiaine.
Si mangia in giardino e si sta bene, coccolati dalla tipica accoglienza informale romagnola. Si, sono quelli della Piadina di Eataly.
Gente di Mare, Cattolica.
Andrei a Cattolica anche solo per cenare sul mare e per ricordarmi sempre che la Romagna ha due profumi: d’inverno quello di noce moscata e d’estate quello di rosmarino e di salsedine.
Chiederei gli spaghetti alle pavarazze. Voi sapete cosa sono?
Povero diavolo, Torriana.
Sarò lì venerdì prossimo, in occasione di Spessore, ma vorrei esserci anche stasera: cenetta all’aperto, in uno dei tavolini piazzati proprio sotto il monte di Torriana.
Ogni occasione è buona per guardare il panorama della Romagna dalla piazzetta davanti al ristorante Povero Diavolo. E il fresco che c’è a Torriana fa pendant con i piatti di Pier Giorgio Parini.
Ca’ de Be, Bertinoro.
Casina Pontormo, Bertinoro.
Ci si va per la piadina e gli affettati e lo squacquerone, per bere i vini di Romagna e per anche il panorama. Molto meno fighetto dei posti che ho citato prima, alla Ca de Bè di Bertinoro ci siamo andati tutti, una volta o l’altra.
Non passa estate che io non vada: magari stasera è la volta buona. Un’alternativa a Bertinoro, è la Casina Pontorno, agriturismo atipico e molto piacevole.
Marè, Cesenatico.
Siamo a Cesenatico, sulla spiaggia. Il Marè è uno stabilimento balneare con cucina raffinata. Gli amanti del genere, possono anche mangiare con i piedi nella sabbia. Si sente, il rumore del mare. In cucina c’è Omar Casali, e io saprei già cosa ordinare: la Tempura di alici e il BBQ di pesci e crostacei.
Luca Zaccheroni, il proprietario, questa sera invece non ci sarà: è con il papà in Brasile; non ho capito se tiferà Italia o Giappone…
La Zanzara, Lido di Volano.
Lido di Volano, ossia lidi ferraresi. Se non conoscete il Delta del Po’ Po– la Camargue italiana – aggiornatevi; ci sono stata lo scorso inverno, riscaldata dal camino in sale ho mangiato anguilla alla brace con polenta, ma ho promesso di tornare in estate per godere del giardino e del tramonto sull’acqua.
Non temete, ci sono più zanzare a Milano che qua.
Le Vele, Misano Adriatico.
Se andassi a Misano non avrei dubbi, e punterei a Le Vele; si gode del fresco, della brezza marina (speriamo ci sia) e della vista del mare.
Ovviamente anche di una buona cucina. Ordinerei crudi e tartare, ecco.
Le Giare, Montenovo di Montiano.
Potrei andare anche a Montiano a Le Giare, questa sera, da Claudio Amadori e Gianluca Gorini. La terrazza estiva è un affaccio mozzafiato sulle colline della Romagna.
Il posto è romanticissimo e lo chef Gorini propone una delle cucine più promettenti del momento, non certo solo in Romagna.