Giovedì 21 marzo una notizia movimentava l’ordinaria amministrazione di tutti i cioccolatomani. Rigoni, (un tempo si sarebbe detto) “azienda leader” nelle confetture bio, passando da 5 a 35 tonnellate prodotte ogni giorno della sua crema spalmabile, la Nocciolata (bio e senza olio di palma), lanciava un’inconfessabile sfida al mito ogni epoca: sua cioccolosità la Nutella.
Quale insolenza, apprestarsi a mangiare nel piatto, ehm, nel barattolo di una leggenda. E da parte del marchio che, in un precedente test sulle creme spalmabili, proprio voi lettori avevate suggerito.
Figurarsi se, a neanche un mese di distanza, la Prova d’assaggio di Dissapore, test settimanale tra prodotti della stessa categoria, possibilmente di largo consumo, perdeva l’occasione per mettere a confronto le due creme. Ecco com’è andata.
CONTENDENTI
— Ferrero Nutella
— Rigoni di Asiago
Il test si è svolto “alla cieca”, come sempre ricordo che non sono una tecnologa alimentare, e che il verdetto è oggettivo con deviazioni personal-affettive.
CRITERI
– Aspetto visivo
– Consistenza
– Gusto
Nutella
Formato: 400 g. Ingredienti: zucchero, olio vegetale, nocciole (13%), cacao magro (7,4%), latte scremato in polvere (6,6%), siero di latte in polvere, emulsionanti: lecitine (soia), vanillina. Prodotto da Ferrero S.p.A. – Stabilimento di Alba.
– Giudizio: il punto è che con il sapore eccessivamente zuccheroso e non immediatamente riconducibile al cioccolato, Nutella rappresenta per buona parte del mondo il modello di riferimento, un gusto codificato sulla base del quale giudichiamo gli altri.
– Packaging: piccolo (oddio, manco tanto) capolavoro di formosità, etichetta con illustrazione retrò.
– Aspetto visivo: densa, superficie omogenea e piaciona, colore marroncino chiaro.
– Consistenza: morbida.
– Gusto: inconfessabilmente buono, molto personale, ma pure dolcerrimo, appiccicoso, unto (per quanto spiegato da Ferrero, l’uso del famigerato e poco costoso olio di palma come materia grassa si nota eccome). Gli è che, malgrado la modesta quantità di nocciole impiegate, è definitivamente lo standard di settore.
– Prezzo: € 7,38/al kg quindi € 2,95
– In breve: lussuria chimica.
VOTO 7
Nocciolata
Formato: 350 g. Ingredienti: zucchero di canna*, pasta di nocciole 16%*, olio di girasole*, latte scremato in polvere*, cacao 6,5%*, burro di cacao*, lecitina di girasole, estratto di vaniglia*. *biologico. Prodotto da Rigoni di Asiago, Asiago (VI) – Laboratorio di Via Gecchelini, Foza (VI).
– Giudizio: meno dolce di Nutella ma non certo un capolavoro di consistenza. Anche ‘sta volta la nocciola, più che una presenza, è un’idea. Alla fine è un prodotto equilibrato però non dà dipendenza come la crema spalmabile rivale.
– Packaging: barattolo in vetro dalla forma allungata e spigolosa.
– Aspetto visivo: colore carico e brillante, superficie compatta e poco omogenea.
– Consistenza: asciutta, densa e vischiosa.
– Gusto: sobrio e più equilibrato rispetto a Nutella, la nocciola non spicca, molto gradito l’uso del burro di cacao che nel cioccolato significa qualità.
– Prezzo: € 10,54/al kg quindi € 3,69
– In breve: sobrio.
VOTO 7
Vince il test — Per la prima volta non c’è un vincitore
Miglior rapporto prezzo felicità — Nutella
COSE IMPARATE DA QUESTA PROVA D’ASSAGGIO.
Nella lunga storia della nostra Prova d’assaggio non era mai accaduto prima. Non c’è un vincitore, diciamo che la Nocciolata Rigoni non ha perso, un po’ come il Pd alle ultime elezioni. Gli intenditori dovrebbero preferirla nonostante il costo, meno zuccherata, ingredienti migliori (non c’è olio di palma) sapore equilibrato, e tuttavia meno diabolicamente seducente rispetto alla pur stucchevole Nutella. Morale della favola: Rigoni non perde, ma io stessa, probabilmente, comprerei Nutella. Alla fine abbiamo optato per il pareggio.
Ecco, questa volta più che mai, ci aiutate a chiarire il punto? Meglio la diabolica seduzione di Nutella, o un rapporto meno coinvolgente ma forse più duraturo con la Nocciolata? Voi cosa ne pensate?
[Crediti | Link: Dissapore, Immagini: Carmelita Cianci]