Questo enuncia l’ordinanza n°217 del 1°ottobre 2012 del sindaco di Roma, Gianni Alemanno: “Nelle aree comprese nel perimetro della città storica […] si verificano episodi contrastanti con le più elementari norme di decoro urbano, quali consumo di cibi o bevande sulle scale o sulle gradinate di piazze, a ridosso di monumenti e fontane artistiche, con frequente abbandono di varie specie di rifiuti alimentari e non, anche con pericolose scolature di liquidi“. Ordinanza che, riassumendo, vieta di “bivaccare” per le strade del centro consumando cibo. Segue una possibile risposta.
Carissimo Gianni,
Non so che tipo d’educazione abbia avuto, come sieda a tavola, in che modo consumi il cibo, né con quali liquidi condisca il suo nutrimento, ma ci perdoni se troviamo questa ordinanza esagerata.
Come cittadini della capitale, amiamo vivere la nostra città in modo spensierato, non maleducato. Ci piace leccare un bel gelato seduti sulle scale del centro storico nelle belle giornate di ottobre. Ci piace passeggiare mangiando pizza al taglio, o magari un supplì, forse un panino farcito all’alimentari sotto casa, e mai ci sogneremmo di avere atteggiamenti indecorosi, né di sporcare o far scolare liquidi pericolosi.
Per questo oggi abbiamo disobbedito, civilmente, e siamo venuti sulla scalinata del Campidoglio per gustare un panino in compagnia di amici, 400 amici (20 per la questura), organizzandoci con l’aiuto dei famigerati social network. Volevamo farle vedere com’è andata, dia un’occhiata:
Per prima cosa abbiamo radunato i panini. Io personalmente ho ritirato il pacco incriminato da ‘Ino a Eataly, ma pure Roscioli, quelli del forno, Bottega Liberati, Beppe e suoi formaggi, il mitico Gabriele Bonci, Laboratorio agricolo Panella, il Sorì, Massimiliano Sepe, Primo al Pigneto, Sicilia Eat, Gino Sorbillo e Tricolore hanno gentilmente offerto il loro contributo.
Ci siamo messi di buzzo buono per imbustare ed etichettare i panini, poi li abbiamo distribuiti ai ragazzi che arrivavano, un po’ alla volta.
Alle 13.30 è suonata la tromba di Roy Paci, un bravo musicista sa, ci siamo tutti seduti ordinatamente sulla scalinata e abbiamo iniziato a mangiare, facendo attenzione a non sporcare (né a far fuoriuscire i famosi liquidi pericolosi).
Come può vedere dalle foto, tutto è andato per il verso giusto, senza tafferugli, senza lancio di panini atomici.
In verità, le confesso che qualche multa i suoi fidati vigili l’hanno fatta, cinque credo, da €50. A quel punto ci siamo anche un po’ indignati, ma fa parte del gioco, lo avevamo messo in conto.
Per solidarietà verso i malcapitati flashmobers, è stata fatta una colletta tra i partecipanti, non si preoccupi, abbiamo ripagato il debito verso la nostra città per la grave offesa: mangiar panini in piazza.
A questo punto ci siamo sciolti, salutando affettuosamente vigili, questura e le cinque camionette della polizia in tenuta anti sommossa, ringraziando per i verbali e tornando ognuno alle proprie attività, in silenzio. Senza mangiare.
Il Magna Magna Flashmob finisce qui, speriamo serva a far riflettere sull’assurdità di un’ordinanza che puzza di propaganda a spese della libertà dei cittadini, libertà di vivere la città senza paura di una multa (essù diciamolo) priva di senso. Non sarebbe male se i nostri vigili fossero impegnati in attività più utili e dignitose, o semplicemente solidali con i proprietari e gestori delle attività per la somministrazione da asporto, moltissimi in centro, che con questa ordinanza potrebbero avere delle difficoltà.
Con affetto, i suoi cittadini disobbedienti.
[Crediti | Link: Dissapore, immagini: Lorenza Fumelli]