Un incubo funesta il mio orizzonte. Anzi un incubo nell’incubo: i mondiali di calcio (soprattutto il loro dominio mediatico e le opinioni rompiballe di giornalisti e appassionati) e le scatolette di carne della Simmenthal. Le avevo rimosse dalla memoria poi arriva questo qui, tale Riccardo Montolivo a rovinare tutto. Ok, non seguo molto il calcio. Denunciatemi.
Sul prodotto capiamoci. Non sono mai stata e mai sarò una gastrofighetta, tanto che mi devastavo di Spuntì.
Niente di specifico contro la Simmenthal che a suo modo è un’istituzione, o il junk food ante litteram se preferite.
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Semplicemente provo ribrezzo per la carne in gelatina: è tra le poche cose al mondo che sono incapace di deglutire, anche se me la cucinassero 47 chef stellati insieme.
Ora però ho scoperto che porterebbero anche sfiga, visto che un connubio di circostanze ha generato il più epico degli epic fail.
Tipo comunicare che la Simmenthal è così buona da causare il ritardo di Montolivo alla partita, intento a seguire una sua versione personale della dieta dell’atleta, ingurgitando carne in scatola nello spogliatoio, prima che lo stesso si rompesse la tibia sinistra.
Addio mondiali e buona Simmenthal. Nel frattempo su Twitter è scattata l’inevitabile perculatio ad aeternum. Della serie non fai in tempo a leggerti la pagina che si moltiplicano tweet e hashtag spietati. Tipo sotto #dovèmontolivo (su twitter la sintassi ha le sue deroghe), proseguono gli sfottò dedicati all’azzurro e a tutto il tempo libero rimastogli per mangiarsi la sua carne preferita.
Messa da parte la curiosità morbosa di sapere la quantità di bestemmie tirate da creativi e committenti dopo l’infortunio, mi sono chiesta: cosa faranno ora? Ritireranno la pubblicità? Si suicideranno?
Hanno fatto questo?
No, non è uno scherzo. Tra una bestemmia e l’altra hanno raccolto tutte le energie creative e le velleità di buon gusto per riproporre Montolivo in piedi, energico e scattante (regale direi) augurandogli di tornare presto in campo. Perché “Simmenthal e gli italiano tifano per te”.
La splendida foto è apparsa oggi tra le pagine della Gazzetta dello sport, del Corriere dello sport e di Tuttosport (ma in Italia perché esistono 3 quotidiani sportivi?), immagino a pagamento.
Quindi, ricapitolando: hanno scelto un testimonial della nazionale, avranno messo mano alla cassaforte (dubito costi poco fare mangiare carne in scatola a un azzurro), gli hanno causato involontariamente la rottura della tibia, altrettanto involontariamente hanno finito per prenderlo per i fondelli, pagando affinché tutti i lettori di giornali sportivi guardassero questo augurio brandizzato.
A quando una pubblicità di Messi e Cristiano Ronaldo nello spogliatoio con il mio amato Spuntì?
[Crediti | Immagini: Giovanni di Nardo, ACMilan News]