Corriere Cucina sgancia la bomba: Michelle Obama cucina la pasta nella pentola a pressione. A ruota arriva Repubblica. Peccato però che la first lady americana abbia detto una cosa diversa.
Va bene, mettiamo in fila le cose.
Dopo la visita a Expo 2015, la moglie del presidente Obama è stata protagonista di uno showcooking in Galleria Vittorio Emanuele a Milano con i ragazzi delle scuole americane. Michelle ha preparato il pollo con prezzemolo, scaglie di grana e rucola e un’insalata d’orzo perlato, fregola, lenticchie e quinoa. Infine ha promosso le tante qualità della pasta, valida dal punto di vista nutrizionale, comoda e conveniente, con un modello produttivo sostenibile.
Del resto, argomenta Corriere Cucina, “qualche mese fa la first lady aveva svelato a un magazine americano la sua ricetta preferita: spaghetti con pomodori e spinaci cotti per 30 minuti in pentola a pressione“.
Si tratta degli spaghetti al pomodoro e spinaci, una ricetta che le è valsa la copertina della rivista Cooking Light, in prima fila nel promuovere lo stesso stile di vita salutista tanto caro a Michelle Obama.
Non è la prima volta che sentiamo parlare di pasta cotta nella pentola a pressione. Con tutto il rispetto per le doti culinarie di Michelle, la ricetta dell’amatriciana nella pentola pressione di Davide Scabin (chef stellato del Combal Zero di Rivoli), ci sembra anche meglio.
Ciò detto, ecco la sorpresa.
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Con la propensione per le pieghe che ci contraddistingue, recuperata la ricetta originale degli spaghetti al pomodoro e spinaci sul sito di Cooking Light, ci siamo accorti dell’errore del Corrierone, che ha tradotto “dutch oven” con “pentola a pressione”. Una licenza gastronomica, diciamo così.
Dutch Oven è invece una pentola che ha la proprietà di trattenere il calore per poi distribuirlo uniformemente (ricrea condizioni di cottura simili a quelle di un forno). Realizzata in ceramica o ghisa è usata negli Stati Uniti per preparare stufati, arrosti, brasati, sformati, fritture o per cuocere il pane.
La ricetta di Michelle Obama è in realtà una specie di pasta risottata, che agli americani piace tanto. Il procedimento prevede:
— soffritto con aglio e cipolla
— aggiunta del pomodoro
— immersione della pasta nel liquido
— copertura della pentola e cottura per circa 7 minuti a fuoco medio-basso.
Insomma, della pentola a pressione nessuna traccia.
Siamo sollevati per due motivi.
Davide Scabin può tirare un sospiro di sollievo: il copyright della pasta cotta nella pentola a pressione dove non servono grassi, si utilizza 1/8 del sale usato per la cottura tradizionale e si rispetta l’ambiente risparmiando acqua e gas, resta suo, mentre noi non siamo costretti a inveire contro Michelle in versione cuoca presidenziale per il maltrattamento dell’amata pasta.
[Crediti | Link: Corriere.it, Dissapore | Immagini: Repubblica Cooking Light]