Pochi giorni fa leggevo un articolo un po’ secchione intitolato “14 abitudini di persone che hanno un sano rapporto con il cibo”. Penso che per tutti noi sarebbe più rincuorante, e forse, non si sa mai anche più sano, leggerlo al contrario.
Così per il bene di tutti (sicuramente per il mio) abbiamo compilato una lista per far svanire i vostri sensi di colpa. Fidatevi: in questi giorni post abbuffate pasquali vi servirà sentirvi parte del godereccio mondo dei golosi renitenti.
1. Non mangiano a colazione.
Il goloso renitente si alza sempre pervaso dai migliori propositi. Ed è per questo che fa colazione al massimo con un caffè amaro. Perché la dieta comincia sempre alle 8 del mattino, salvo finire un’ora dopo, davanti ai cornetti del bar in preda alle contrazioni di rabbia dello stomaco rimasto vuoto e a un’ipersalivazione degna di un lama.
2. Quando sono affamati è meglio girare al largo.
Nell’inconciliabile dilemma di dare fondo al banco della pasticceria sotto casa o tenere duro almeno fino a pranzo, il goloso che tenta di avere una sana giornata di pasti salutari alimenta la sua mania come un drogato alle prime ore di astinenza.
3. Nascondono ovunque i biscotti.
Il posto dei dolciumi è sempre in fondo al mobiletto, dietro il tonno al naturale e alla crusca biologica. Inesorabilmente il sacchetto della crusca, negletto, finisce per cascare a terra mentre si allunga il braccio per trovare l’ultimo biscotto, che si infila sempre in un anfratto.
4. Tengono il cioccolato per i momenti difficili.
“Non mangiate per riempire un vuoto emotivo”: facile a dirsi. Ma come si può fare se il cioccolato, la pizza e le patatine fritte mi capiscono meglio di chiunque alto?
5. Si siedono sul divano con la vasca del gelato.
Complici decenni di serie tv, l’idea di sedersi sul divano con in grembo una scatola di gelato grande come la vasca da bagno ci si è impressa nella memoria. La coppetta di vetro con lo stelo che la nonna usava nei giorni di festa ha l’orribile abitudine di sporcarsi e quindi di necessitare un lavaggio accurato. Allora che gusto c’è?
6. Finiscono le scatole e leccano i barattoli.
Una volta me ne vergognavo, ma da quando ho cominciato a condividere i miei gesti atroci con il junk food ho scoperto che siamo milioni: presente quando si mangia così tanta Nutella che il primo tratto dell’esofago si ricopre di crema al cioccolato in uno strato talmente spesso da impedirne quasi il movimento? Ah, allora lo fate anche voi! E cosa dire dei tubi di Pringles? C’è davvero qualcuno che riesce a fermarsi a metà?
7. Odiano gli “spezza-fame”.
Bisognerebbe sapere la differenza tra uno spuntino e una goloseria. Eppure sono sicura che molti di voi quando fanno merenda con una mela croccante stanno pensando a quanto sarebbe più appagante una focaccia da 15 centimetri con un etto di prosciutto dentro.
8. Tappezzano il frigo di fondoschiena sodi e patinati (e photoshoppati).
Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Siamo tutti alla ricerca di ispirazione tra le pagine dei rotocalchi patinati, completamente dimentichi dell’uso del fotoritocco, rimaniamo sempre vagamente depressi dopo la lettura. Ma, provare per credere, un fondoschiena, per quanto regolare, non funziona da deterrente.
9. Anelano il digiuno.
Il vero goloso renitente si addolora di aver ceduto ancora ed esclama convinto: “‘Sta sera non mangio nulla!”. E dire che basterebbe solo mangiare il giusto, per evitare di tornare al punto 1.
10. Adorano lo spuntino notturno.
[related_posts]
E poi, una volta infilatisi a letto senza cena, si alzano nel cuore della notte. Il buio è complice di ettolitri di latte bevuti dal cartone e di un intero arrosto freddo mangiato con le mani. In fondo ognuno sceglie i suoi maestri, noi, almeno per questo, scegliamo Nigella.
[foto crediti: la strategia della cipolla, aliexpress, scattidigusto, dissapore, angolo di dafne il gusto, diabetebrescia, donnamoderna, veganblog]