Ieri è stata la Giornata Mondiale Vegetariana e Vegana, promossa in tutta Italia anche tra i più piccoli. Siccome ne avevamo parlato, ci siamo chiesti come fosse andata nelle mense delle scuole pubbliche di Milano, il cui menu, per l’occasione, è stato studiato dallo chef stellato Pietro Leemann.
Le dichiarazioni di Milano Ristorazione, l’azienda di proprietà del Comune di Milano che cura l’iniziativa sperimentale, erano piene di speranze:
«Il giorno 1 ottobre 2013 vi prepareranno un pranzo molto speciale, adatto anche ai bambini con particolari esigenze dietetiche. Se il menù verrà gradito, faremo altre date con quel tipo di piatti, in modo da far conoscere diverse pietanze gustose anche senza la presenza di proteine di origine animale».
Il menu vegano servito ieri ai bambini è stato questo:
- Primo: Grano saraceno con crema di zucca e zucchine.
- Secondo: Insalata di tofu in salsa di soia.
- Frutta: Banana
Il clima attorno alla sperimentazione si è fatto caldo quando al Corriere della Sera è arrivata la lettera di un genitore arrabbiato per la costrizione di far mangiare a sua figlia un menu vegano:
“[…] Milano Ristorazione propone, anzi IMPONE, il menù vegetariano, e questo non lo trovo accettabile. L’alimentazione vegana non si richiama a differenti etnie o culture ma solo ad una scelta molto personale e radicale e, tra l’altro, presenta notevoli controindicazioni soprattutto nei riguardi di bambini di età tra 6 e 10 anni in termini di apporto di cibi nutrienti.”
D’accordo o meno, a testimoniare che la giornata vegetariana nelle mense scolastiche è stata un flop, sono arrivati i resoconti dei bambini e degli insegnanti raccolti dal Giornale:
«Vedere tutti i bimbi digiuni è stato uno strazio»
«Corpo docenti (compresi i vegani) inferocito»
«Che schifo!» era la frase che risuonava in mensa e rimbalzava da una bocca all’altra...»
Dunque poche informazioni sulla giornata, insegnanti scarsamente informate e cibo inadatto ai bambini catapultati all’improvviso sul “pianeta vegan”.
Ma non è finita qui.
Ci sono anche le esperienze singolari degli scolari che hanno trovato due bruchi nell’insalata alla scuola Arkadia e due lombrichi alla primaria Carlo Poerio, ha assicurato a noi di Dissapore Manuela, mamma di due bambini in età scolare, disposta anche a inviarci una foto.
Insomma, un fiasco che avrà allontanato, molto più che avvicinato, i bambini e le famiglie a questo modo di mangiare. Potrebbe andare meglio con la giornata della grigliata di carne nel caso ci ripensassero.
[Crediti | Link: Corriere della Sera; Il Giornale]