Mancano dieci giorni al matrimonio. Belen e Stefano hanno già completato la lista di nozze, che saranno il 20 settembre a Comignago (praticamente dietro casa mia). Gli invitati sono circa 200 e la lista è alla Rinascente. Ce n’è per tutte le tasche: si va dal centrotavola da 1200 euro al set di tovaglioli da 13 euro.
Un momento, se mi brucio tutto subito, il post finisce e ciccia.
Bisognerà pur parlare del gran rifiuto di don Roberto Cavazzana prima e don Marco Pozza poi. Entrambi hanno declinato l’invito a celebrare il matrimonio. La risposta è sempre la stessa: “Troppo clamore attorno a un evento che non è una carnevalata”. Se lo dice anche “don Spritz” (Don Pozza è conosciuto così per via dell’abitudine di cercare i giovani nei locali della movida di Padova) con tanto di lettera di spiegazioni inviata all’Avvenire, la situazione dev’essere grave.
Per lodare la scelta si è scomodato persino Michele Serra, che da consumato moralista qual è sull’Amaca, la sua rubrica per Repubblica, l’ha messa giù serissima: “In questo paese slabbrato e facilone ogni richiamo alla serietà delle cose (non solo delle cerimonie) è un indizio di salvezza“.
Povera Belen.
Ma questo post doveva parlare d’altro. La lista nozze si diceva. Volevo farmi i fatti degli altri e allo stesso tempo mettere alla prova il tasso di gastrofanatismo della coppia. Così sono andata sul sito del grande magazzino paradiso a otto piani del consumismo meneghino, alla voce “lista nozze”, e ho inserito il cognome di Belen.
Ecco comparire il nutrito elenco con tanto di filotto di prezzi annotati puntigliosamente: valore commerciale complessivo, 80mila euro.
Da veri vip della porta accanto, che pubblicano su Facebook, postano su Twitter e immortalano su Instagram, per Belen e promesso sposo vale soprattutto una regola: essere nazionalpopolari (con qualche eccesso, ma pochi).
Utensili da cucina, complementi d’arredo per la camera da letto e elettrodomestici più o meno indispensabili. Due esempi su tutti: la friggitrice ad aria da quasi 200 euro e l’affettatrice elettrica da tavola da 700. C’è il servizio buono bordato d’oro, nei colori crema e bianco. Lenzuola e federe tutte firmate Frette, con tanto di trapuntino di raso che fa pensare a una bollente prima notte di nozze. Oggetti di design e pentole evergreen de Lagostina, con cui Belen medesima, sicuramente, preparerà succulenti manicaretti per il suo bello. La cosa più costosa? Una macchinetta del caffè da 1600 euro.
Ma questo è Dissapore, facciamo le pulci. Ecco 10 oggetti su quali vogliamo i vostri augusti pareri. Il gioco è: siete Belen e Stefano, scegliete questi? Esagerate? Meglio Totti?
Friggitrice ad aria – Airfryer – Philips: euro 194,90.
Macchina da caffè Jura Chrome Impressa J9 One Touch: euro 1.599.
Vassoio con manici Vertigo di Christofle: euro 870.
Robot da cucina Food Pro Artisan L4 Kitchen Aid: euro 569.
Bollitore elettrico Artisan Kitchen Aid: euro 189.
Centrifuga Duo Plus Magimix: euro 320 euro.
Servizio da caffè 6 pezzi Richard Ginori Luna Planet: euro 57 (a pezzo).
Vassoio con manici Vertigo di Christofle: euro 870.
Bottiglia whisky Carre di Cristal Sevres: euro 445.
Set 4 coltelli da bistecca lama liscia Zwilling: euro 169.
Tocca a voi.
[Crediti | Link: Corriere, Avvenire, La Rinascente]