Ebbene sì, siamo colpevoli. L’ultimo fine settimana siamo stati un po’ distratti da tematiche collaterali e di scarsa pregnanza come le elezioni. Eppure sotto il nostro naso si svolgeva un evento di ben altra rilevanza sociale e culturale, oserei dire epica. Sabato scorso la coppia che ha ridefinito il concetto di sobrietà e rusticità, quella composta dal re dell’hip-hop Kanye West e l’attrice (si fa per sintetizzare) Kim Kardashian, ovvero i Kimye, si è unita in matrimonio a Firenze.
Con il consueto gusto per l’understatement che li accomuna, hanno affittato il Forte di Belvedere per la modica cifra di 300mila euro, ma per i motivi di cui sopra non hanno potuto invitare Matteo Renzi a cantare un rap. Cerimonia blindatissima per proteggere la privacy del vippume presente, ma qualcosa però la sappiamo. Sappiamo che c’era un pianoforte e un muro di fiori, ad esempio. E soprattutto abbiamo una fotografia del menu.
Raccontiamolo:
MEZZELUNE DI PASTA FRESCA AL TIMO E MAGGIORANA CON RICOTTA ALLO ZABAIONE DI PARMIGIANO E RICCIOLI DI FOGLIA D’ORO.
% di nazionalismo retorico: 75 – L’immagine è quella della pasta domestica con la prole che raccoglie timo e maggiorana in giardino, il casaro bussa alla porta con la ricotta fresca e una forma di parmigiano. Il tricolore sventola alla finestra, e in lontananza si sente un rumore di mandolini.
% di gourmettismo cafone: 20 – Buoni sapori tradizionali con unica sterzata stizzosa data dai riccioli di foglia d’oro
FILETTO DI RANA PESCATRICE IN CROSTA DI ERBETTE AROMATICHE SU PUREA DI SEDANO RAPA CON MILLEFOGLIE DI CIPOLLE ROSSE DI TROPEA E PATATE VIOLETTE.
% di nazionalismo retorico: 90 – Se il pauperismo si infila pure nelle cucine di K&K non c’è scampo. Scelgono un pesce umile e delicato come la rana pescatrice in una modesta crosta di erbette aromatiche. Non paghi, lo sistemano su una purea di sedano rapa. Il sedano rapa, capito? Magari preso dal mercatino a due passi.
% di gourmettismo cafone: 30 – Ma insomma: che stamo a fa, il km 0? Sono sorpreso in positivo. Qui a fare la voce grossa c’è solo il titolo del piatto che occupa quattro righe. Insomma, dove sono il caviale e l’aragosta? Dove sono le ostriche, dove sono le dannate ostriche? Sulle tavole di un qualche magnate del petrolio in Russia o negli Emirati, probabilmente.
CUORE DI FILETTO DI MANZO AL BRUNELLO DI MONTALCINO, TORTINO DI PATATE, DOLCI AL TARTUFO E COVONCINO DI FAGIOLI AL VAPORE.
% di nazionalismo retorico: 60 – Quota tutta assicurata dal Brunello. Non c’era il Cabernet dentro, vero? Ricordate che non si può! Sì, lo so agli americani piace molto.
% di gourmettismo cafone: 70 – Ecco, ci siamo ripresi. Finora erano stati filologicamente (abbastanza) corretti. Ma dopotutto, ehi, sono americani. Di più: sono un rapper americano e una, uhm? protagonista-di-un-reality-
Potevano resistere al richiamo delle patate dolci al tartufo? Mistero sul covoncino di fagioli al vapore. Quale senso ha la sua esistenza? Un richiamo nostalgico ai baked beans che, sicuramente, Kanye ha mangiato durante la sua infanzia nel ghetto?
SORBETTO ARTIGIANALE ALLA FRAGOLA
Considerazioni: beh, nessuna. È un sorbetto alla fragola.
Livello foodie complessivo: 70%. C’è attenzione alla provenienza della materie prime (cipolle rosse di Tropea, patate vitelotte). C’è l’uso di pesce azzurro ricercato, verdure ed erba fresca. Ci sono prodotti italiani. Ma l’indole yankee emerge, e la stessa raffinatezza che li ha spinti ad assoldare Lana del Rey per cantare a Versailles fa spargere riccioli d’oro sul primo e tartufo sul secondo.
Considerazione finale: qualcuno ha notizie della torta?
[Crediti | Link: Repubblica Firenze, immagini: E]